Butterly

5 0 0
                                    

"Il mondo é freddo, oggi."
Mi aveva sussurrato in un orecchio una notte.
Lo guardai senza capire, lui sembrava cosí... Perso nei suoi pensieri.
Lo baciai per calmare la sua mente galoppante che piú di una volta gli aveva causato dei grossi problemi.
Le sue labbra vennero a contatto con le mie ed erano soffici, giocose, fatte apposta per me.
La verità é che io e Min Yoongi ci completavamo, non solo perché eravamo una bella coppia, ma anche perché con lui potevo parlare.
Non é facile, parlare.
C'é una gran differenza tra parlare e dialogare, ma con lui ogni cosa era perfetta.
Lui era giusto nel momento giusto.

Avevamo passato una bellissima giornata.
Di mattina mi aveva portato a fare un pic nic al parco, con tanto di Kimbap e vari cibi preparati da lui.
Subito dopo mi portó ad un museo d'arte, da cui rimasi incantato.
Gli chiesi di indicarmi il quadro che piú gli ricordavo e lui mi portó davanti ad una fotografia.
Rappresentava un ragazzo completamente solo che guardava Seoul, circondandola con lo sguardo.
Gli chiesi perché e lui rispose:
"Quello sei tu e la città" si prese un attimo per rispondere "sono io."
Mi guardó serio.
"ecco vedi: tu stai sempre attento a me, ti prendi sempre cura di me ed io te ne sono grato. Ti permetto di guardarmi, di scrutare nella mia mente. Quella... La città... É la mia mente. É grande, vero? Solo tu puoi tenerla a bada, Jimin."
Aveva cambiato espressione, ora ne indossava una che non avevo mai visto.
Subito dopo cambió argomento, lasciandomi con le mie domande.

Per cena corremmo ad una Noodles House e mangiammo fino ad essere troppo pieni per camminare.
Volevo portarlo in centro, ma lui disse che non aveva voglia e mi diede la mano per poi condurmi a casa.
Lí ci vestimmo ed andammo a letto.

Era notte fonda quando sentii quella frase.
"Il mondo é freddo, oggi."
Non capivo, ma lo presi fra le mie braccia e lo strinsi molto forte cercando di scaldarlo.
Stava tremando ed era freddo.
Mi bació sorridendo e si alzó dicendomi che sarebbe andato a fumare una sigaretta.
Gli chiesi se voleva compagnia, ma lui si rifiutó e uscí dalla camera.

Mi addormentai.

"Hai una risata bellissima.
É cosí bello sentirti ridere, mi migliori sempre la giornata.
Ma oggi ho scoperto che qui c'é troppo freddo per me, piccolo.
Oggi ho scoperto che nel mondo non c'é spazio per me.
Mi sento risucchiato nei miei pensieri, perennemente.
Non capisco quello che gli altri dicono quando mi parlano oppure vado in panico se le persone mi guardano.
Tu non meriti questo.
Tu non meriti quello che sto passando.
Ho paura di poterti contagiare, io... Io sono un egoista.
So che morirai dentro, lo fai anche per le piccole cose.
Anche quando vedi un uccellino solo oppure quando mi senti piangere nel bagno.
Non piangere amore, tu non c'entri niente.
Tu mi hai fatto passare i migliori momenti della mia vita e te ne sono grato.
Ti amo Park Jimin, ma..." si mise a piangere. "dimenticati di me.
Sempre il tuo Hyung,
Min Yoongi."

Lo riascoltai molte volte.
Troppe.
Milioni.
Gridando.

Gridavo al vento, al mare, ai palazzi. Gridai durante il funerale gettandomi contro alla bara.
Cercando di aprirla, cercando di riportarlo a me in un furibondo grido di aiuto.
Gridai che lo rivolevo con me, che avevo bisogno di lui, che la mia vita non poteva continuare senza il suo conforto.

Lo riascoltai da solo, sulla sua parte di letto, ricoperto dalle sue magliette.
La sua voce che mi rimbombava nel cervello mentre chiudevo gli occhi cercando di immaginarlo di fianco a me.
Ma lui non c'era e non ci sarebbe mai piú stato.

E successe mentre ero lí ad ascoltare le sue registrazioni con le cuffie.
Presi una lametta e mi tagliai le vene proprio come aveva fatto lui, in silenzio.
Con le ultime forze presi i suoi vestiti insanguinati e strisciai fuori dalla porta d'ingresso.
Le persone mi guardarno inorridite.

Pensai a Yoongi.
Pensai a tutto del mio ragazzo.
Mi rese orgoglioso.
"QUESTO É IL MIO RAGAZZO." volevo urlare al mondo intero, l'avrei fatto davanti a chiunque, ma lui non me l'avrebbe permesso.

Sorrisi con le ultime forze e gridai, o almeno sussurrai:
"QUESTO É IL MIO RAGAZZO."
Stringendo nella mano una nostra foto insieme.

Il funerale di Jimin venne svolto due giorni dopo, di sabato, lo stesso giorno di Yoongi.
Venne sepolto di fianco a lui e la foto venne messa in comune, quella che Jimin stringeva durante la sua morte.
Sotto le scritte:

        Min Yoongi  & Park Jimin
Che qui possano riposare insieme per        sempre, nella promessa della loro unione.

Come avevano sempre voluto.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Dec 10, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Il freddo dentro.  [one-shot]Where stories live. Discover now