5AM

Ha un che di ironico quando qualcuno che non conosci ti fa la stessa domanda che ti sta rimbalzando da settimane nella testa. Sa un po' di scherzo del destino, ecco.
"Perché fare amicizia è così difficile?"
Perché siamo umani, pensi subito. Perché siamo diversi, perché non la vediamo tutti allo stesso modo, non abbiamo gli stessi gusti.
Però poi ripensi alle feste a cui non ti invitavano, ai piani che facevano senza di te, ai coltelli piantati nella schiena e alle cicatrici che, non importa quanti anni siano passati, ancora non sono rimarginate. Non del tutto. Mai del tutto.
E allora vuoi rimangiarti quella risposta, così pacata, così poco da te.
Perché la gente fa schifo, vorrebbe rispondere la bambina dentro di te, quella che cerca di nascondere le lacrime e che finge di non vedere i suoi genitori chiedersi cosa c'è che non va in lei.
Quella che prega le stelle e i suoi numeri fortunati di far passare il dolore, che trova amici solo tra le pagine di libri, tra elfi e cavalieri dei draghi, dove sa che non la tradiranno.
Ma non la lasci parlare; quella bambina, dopotutto, non lo sa quanto bene la aspetta. Non sa quanti abbracci, quante risate e inviti alle feste di compleanno ha davanti a sé. Lei vuole dare la colpa a qualcuno, e puntare il dito contro il mondo intero è più facile che affrontare il mostro nello specchio.
Ma quella bambina non esiste più, così la lasci andare, e con lei vedi sparire le sue risposte, la sua rabbia.
E sei di nuovo al punto di partenza.
Perché è così difficile?
Perché ci vuole coraggio, finalmente ti rendi conto. Perché ti hanno fatto male, perché ti hanno illuso, sostituito, allontanato.
Perché se ne sono andati via senza un motivo. Perché si sono stancati di te, o magari non ci hanno mai tenuto.
E ogni volta che hai visto qualcuno lasciare la tua vita, lo hai visto portarsi via un pezzo di te. E tu sei stanca di essere così vuota, e vuoi tenerti stretto il poco che è rimasto.
Perché provare di nuovo a buttarsi fa paura. E perché restare fermi è molto più facile che mettersi in gioco.
Ma poi ti ricordi che chi non si mette in gioco non vince. Mai.
E che forse, forse, vale la pena provarci ancora.