Code: Mafia [IN REVISIONE]

Code: Mafia

Sakura stava seduta sulla sedia davanti alla toeletta, dandosi un'ultima occhiata allo specchio prima di alzarsi. Anche quella sera avrebbe lavorato al Luxury, con suo grande entusiasmo, il quale era pari a ogni volta che doveva farsi la ceretta. Appena arrivata a Konoha non si sarebbe certo aspettata di dover fare quel tipo di lavoro extra per poter pagare l'affitto ma si poteva pure ritenere fortunata dato che alla fine non doveva fare molto. Anche se poteva sembrare poco ortodosso, fare la puttana di facciata non era poi così male, se si pensava che si guadagnava più ad abbordare clienti più che ad arrestarli.

A quanto pare poteva soddisfare i pezzi grossi della società, o al contrario, i boss più famosi della malavita, e non certo per scelta, ma le bollette non si pagavano da sole e lo stipendio alla centrale di polizia non era il massimo. Si sarebbe sicuramente trovata in mezzo alla strada se non fosse per quel dannato locale, e per quanto lo odiasse, le aveva permesso di andare avanti con una certa agiatezza. Era stata ingaggiata come esca per poter ottenere informazioni sui soggetti che le mandavano solo due mesi prima, in qualità di poliziotto sotto copertura, dopo che ad un suo "turno", il sindaco aveva iniziato a parlare un po' troppo e vantarsi di quelle che dovevano essere delle mazzette da parte di alcuni politici. Sakura aveva ricollegato tutto a dei casi di acconti collegati ad un altro caso e ci aveva visto giusto. E da li era cominciato tutto.

Solitamente riusciva a far confessare con delle semplici adulazioni visto il loro ego e la sicurezza di parlare ad una persona che probabilmente non avrebbero più rivisto, magari arrivando ad un contatto più approfondito, ma mai sesso. Siccome la polizia aveva trovato sia il locale che la situazione vantaggiosa, aveva proposto a Izumi, il proprietario, di chiudere un occhio su varie "piccole cose che potrebbero mettere a rischio il locale", nel caso lui avesse consentito a istituire una camera-interrogatorio nella quale Sakura avesse potuto lavorare. Era piena di microspie, telecamere nascoste e microfoni, tutti aggeggi pronti a catturare una qualche parola di troppo dei sui clienti.

Sakura prese un rossetto rosso acceso dalla trusse e se lo applicò fugacemente per poi appoggiarlo sul tavolo, fare un passo indietro e darsi un'occhiata. I lunghi capelli una volta castani e ora tinti di rosa che le arrivavano al sedere sodo, cadevano sensualmente sui seni pieni, praticamente in vista a causa della vestaglia in seta nera ormai aperta sul davanti. Sotto di essa portava solo un paio di tanga nere fatte interamente in pizzo.

- Bellissima come sempre, Cherry - sentì parlare attraverso il micro auricolare appena si allontanò dallo specchio.
- Grazie Lee, ma vedi di concentrarti di più sul nostro obbiettivo ora, al posto di continuare a zoommare la telecamera sulle mie tette - fece lei in tono divertito, guardando verso il grande quadro raffigurante una scena di sesso in stile egiziano posto sopra il letto sfarzoso.

- Beh, come potrei ignorare tutto quel ben di Dio sprecato in questo modo! Per non parlare del fatto che l'altro ieri...- Lee stava per continuare ma fu interrotto dalla ragazza con un' aria seccata mentre si sentivano in sottofondo le voci degli altri poliziotti che lo prendevano in giro mentre Lee gridava imbarazzato.

- Senti, non so per quanto tempo tu voglia andare avanti con questa storia ma non funzionerà mai! L'altro ieri siamo usciti insieme solo perché mi stavi per procurare una crisi di nervi e hai potuto vedere tu stesso che non siamo fatti l'uno per l'altra. Piuttosto...perché non mi dai i dettagli sul prossimo cliente?- Sakura si sedette sul bordo del letto, accavallando le gambe e aspettando la risposta di Lee.
- Prima o poi ne riparleremo! - esclamò e dopo una breve pausa riprese - Il prossimo obiettivo è un pezzo grosso. Si chiama Sasuke Uchiha, ed è il secondogenito di Fugaku Uchiha, capo della Uchiha's Corporation.-

- Uchiha's Corporation? L'ho già sentita nominare... ma non era quell'agenzia gestita dai mafiosi? -

-Esattamente. - Lee sospirò.