1 - Capitolo

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Guardo il cielo mentre aspetto la mia amica Gabriella ( ci frequentiamo dalla seconda media sebbene la conoscessi già in prima ) per andare all’universita’. Lei è la persona di cui mi fido maggiormente oltre a me stessa *OVVIAMENTE*.
Gabriella ha vissuto una situazione terribile, era una ragazza chiusa e dato che si odiava si autotorturava tagliandosi le vene ( in poche parole era una autolesionista ) . Nonostante il suo dolore passo’ con una semplice carezza e un po’ di affetto, le sue cicatrici sono rimaste. Mentre il mio dolore ancora c’è ma non lo dimostro per paura di essere derisa o essere vista come una persona vulnerabile davanti ai miei “compagni”.
Ah, quasi mi dimenticavo, comunque mi chiamo Amara e come avrete già intuito non sono del tutto italiana, ma sono di origine africane precisamente del Sud Africa .

Sono alta e  un po’curvy grazie alle mie origini africane, porto dei capelli afro e sono mulatta con dei bei occhi azzurri ( provenienti da mio padre, che come dice mia madre era italiano).

L’incertezza delle origini è dovuta dal fatto che sono il frutto di una relazione extraconiugale: infatti, c’era stato un periodo in cui molti europei emigravano verso l’Africa per amministrare le aziende della lavorazioni delle risorse minerarie. Mio padre dirigeva una oreficeria. Mamma dice sempre è stato un amore a prima vista come quello nei film dei bianchi.
Era una giornata calda e lui era entrato in laboratorio a controllare come procedeva il lavoro.
Passarono diversi giorni prima che le chiedesse di uscire.
Erano i giorni più belli della mia vita-mi ripeteva sempre mamma.
Andarono più a fondo e la relazione sembrava sempre più seria fino a quando un giorno sparì del tutto non sapendo che aveva lasciato mia madre incinta di appena un mese.

-Aaamy... !

Mi grida alle spalle la mia amica Gabriella.
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