Prologo.

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Jimin sospirò, mentre guardava le rose, ormai appassite, cadere nel cestino di fronte a lui. I fiori morti diventavano scuri, e di certo non poteva permettersi di avere un simile colore al Bom, il suo negozio. Tornò a sistemare alcuni vasi sulle mensole che si trovavano dietro il bancone, quando alle sue spalle la campanella che annunciava l'arrivo di qualcuno suonò, mentre la porta d'ingresso veniva aperta. Erano solo le sette di mattina, quindi il negozio era ancora chiuso, ma Jimin non aveva bisogno di girarsi per capire chi fosse entrato prima dell'orario di apertura.

"Buongiorno ChimChim!" lo salutò la voce allegra di Taehyung sedendosi sul bancone, subito seguito da Jungkookche si appoggiò vicino a lui, mentre Jin chiudeva la porta e si avvicinava al padrone del negozio con un sacchetto in mano.

"Buongiorno ragazzi." rispose Jimin, prendendo il sacchetto che il più grande gli porgeva. Lo aprì trovandoci dentro una ciambella con sopra della glassa rosa confetto, lo stesso colore che aveva la sua maglietta quel giorno. Jimin andava al negozio già di mattina presto, quindi ormai era diventata abitudine per i suoi amici portagli la colazione.

"Posso chiedervi un favore?" disse, mentre prendeva il primo morso della sua ciambella.

"Ovviamente." rispose Taehyung, appoggiando una mano sulla gamba di Jungkook, che gli lanciò uno sguardo arrossendo.

"Durante il periodo di chiusura estivo, vorrei rimodernare un po' il negozio... sapete, ridipingere, comprare qualche mobile, trovare una nuova disposizione. Potreste aiutarmi? Se non interferisce con il vostro lavoro, ovviamente."

"Chiudi la settimana prossima, vero? -chiese il più piccolo, ricevendo un cenno dall'altro- non dovremmo avere molto lavoro la settimana prossima." concluse, spostando lo sguardo su Taehyung.

"No, siamo praticamente quasi liberi, a parte due set fotografici." rispose questo, sorridendo. Buttarsi nel mondo della fotografia era la migliore scelta che avesse mai fatto in tutta la sua vita, anche solo perché gli aveva permesso di conoscere Jungkook, famoso modello del momento nonché suo fidanzato.

"Bene! Jin-hyung, tu cosa ne dici?" chiese Jimin, guardando Jin confuso non appena notò che questo aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse pensando a qualcos'altro, mentre giocava con i lacci della sua felpa azzurra. Si avvicinò a lui, sventolandogli una mano davanti agli occhi.

"Kim Seokjin, mi stavi ascoltando?"

"Eh? Cos'hai detto?" esclamò Jin ritornando a prestare attenzione a ciò che succedeva intorno a lui.

"Ti ho chiesto se la settimana prossima puoi aiutarmi a rinnovare il negozio."

"Oh, si... tanto coincidono con le ferie che mi ha dato lo Yuhaeng." rispose, riferendosi al negozio di alta moda dove lavorava come commesso.

"Non ti ho mai visto distratto..."

Taehyung alzò gli occhi al cielo.

"Jin-hyung, non dirmi che stai ancora pensando a quella storia che ci hai raccontato mentre venivamo qui."

Jimin guardò entrambi curioso. I tre ragazzi venivano sempre insieme al Bom la mattina, non era la prima volta che si perdeva qualcosa.

"Che storia?"

"Crede di aver visto un ragazzo vestito di scuro qualche giorno fa..."

"Io non credo di averlo visto! Io ne sono sicuro!" lo interruppe il maggiore, mentre Taehyung alzava le mani in segno di resa.

"Un ragazzo vestito di scuro? Qui a Balgeun? E' impossibile." rispose Jimin con lo sguardo stupito.

"Ma io ti dico che l'ho visto! A Jag-eun Street! Stava in un vicolo, ma appoggiato al muro lilla e vestito di scuro, si notava eccome. Aveva un berretto, una mascherina e un lungo cappotto, tutto di colore nero. Ci siamo guardati per qualche secondo, poi lui è scappato via."

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