Yoongi rimase a fissare quel sorriso rivolto solo a lui per qualche secondo, senza nemmeno lasciar andare la mano di Jimin. Questo almeno, finchè il cellulare di Yoongi non squillò. La stessa cosa fece quello di Jimin, ma ripetutamente.
Da: Taehyung
A:Jimin
JIMIN
BAR
ADESSO
SEOKJIN
IL TIZIOJimin sospirò, alzando gli occhi al cielo. Non aveva capito molto, se non che era arrivato il momento di tornare da loro.
Da: Hoseok
A: Yoongi
Alzati da quel letto e vieni subito al Hyusig, è successo... qualcosa.Yoongi alzò un sopracciglio. Si era dimenticato di avvisare i suoi amici che era uscito di casa.
"Io devo andare..." disse Jimin. Yoongi lo osservò, mordendosi il labbro. Era stupido da parte sua, impulsivo e insensato, ma non voleva lasciar andare via quel ragazzo senza sapere come rintracciarlo.
"In realtà -continuò il ragazzo chiaro, guardandosi intorno- non ricordo bene la strada..."
"Dove devi andare? Magari posso accompagnarti." rispose prontamente l'altro. Era la sua occasione.
"A un bar qui vicino, mi pare si chiamasse Hyusig..."
"Davvero? Anche io devo andare là, ci lavora un mio amico!"
Jimin sorrise raggiante. La prospettiva di passare altro tempo con quel ragazzo non gli dispiaceva affatto.
"Mi farebbe piacere se mi accompagnassi..." rispose, sentendo le guance arrossire leggermente. Una piccola parte di Yoongi si chiedeva cosa diamine stesse facendo, e perché mai avrebbe dovuto fare un favore del genere a uno di Balgeun. Ma l'altra parte, quella molto meno razionale, si concentrò sull'espressione timida di quel ragazzo.
"Ma certo, da questa parte!"
Quando però arrivarono allo Hyusig, la scena non fu esattamente quella che si aspettavano. Jin e Namjoon erano uno di fronte all'altro, fissandosi con gli occhi sgranati.
"Da quanto tempo stanno così?" chiese Jimin a Taehyung, che stava osservando il tutto tra Jungkook e Hoseok.
"Da quando ti ho messaggiato..."
Yoongi, invece, si andò a mettere a fianco al barista.
"È lui? Il ragazzo che Namjoon ha visto a Balgeun."
"Già -risposte l'altro, per poi spostare lo sguardo su Jimin- è uno dei suoi amici?"
"Così sembra... L'ho incontrato per caso e dovevamo andare nello stesso posto, quindi..."
"E tu vorresti farmi credere che per caso hai iniziato a parlare con uno di Balgeun?"
"È... Una lunga storia."
"Sono cinque minuti che vi fissate! -sbottò all'improvviso Jungkook indicando Jin e Namjoon- volete almeno presentarvi?!"
Solo in quel momento i due si ripresero, guardandosi imbarazzati.
Namjoon sorrise, tendendo la mano all'altro:
"Io sono Namjoon, piacere."
Jin ricambiò la stretta arrossendo.
"Seokjin, ma tutti mi chiamano Jin."
"Di che... di che anno sei?"
"Del 92'..."
"Oh, allora sei un mio Hyung!" rispose Namjoon, con un sorriso che fece arrossire Jin. La prospettiva di essere chiamato Hyung da quel ragazzo lo faceva sentire leggermente in imbarazzo, e non sapeva nemmeno il perché.
STAI LEGGENDO
You see my true colors.
FanficBalgeun è una cittadina completamente fatta di colori dalle sfumature pastello, dove Park Jimin gestisce un negozio di fiori. Chikhan invece conosce solo colori scuri, ed è qui che Min Yoongi coltiva la sua passione per la pittura. Un fioraio stanc...