Capitolo 2

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Ok ho esattamente 7 ore per inventare una buona scusa sul fatto del telefono rotto. Ci riuscirò no?
Entrai in casa e quello che vidi mi conferma il fatto che la sfiga mi perseguita. Perché perché perchèeeee  non vengono mai prima i mei genitori e  per una volta che non ci devono essere ci sono io ma io boooh.
Mamma:Auguri tesoro mioo
mi andò incontro mia madre. Auguri? Perché auguri? Che giorno è oggi?
Io:ehm auguri?
Papà: Dory non ti sarai mica dimenticata che oggi è il tuo compleanno vero?
Mio padre mi chiama sempre Dory perché mi scordo sempre tutto...ma ehi non ci posso fare niente.
Io: che giorno è ?
Mamma: il diciotto, per questo siamo tornati prima
Io: Aaa grazieee
Gli abbracciai
Papà: allora che cosa vuoi fare di bello?
Io:non saprei...
Mamma: vuoi che invitiamo dei tuoi amici a casa?
MA QUALI AMICI SCUSA ?
Io:ehm no oggi sono... sono impegnati si avevano da fare con... i genitori.
Inventai.
Papà: tutti quanti?
Mi guardò strano mio padre
Io: già...
Papà: vabbè vorrà dire che siamo solo noi tre come quando eri piccola
Mi avvicinò a se e cercò il contatto visivo con i miei occhi cosa che non gli diedi. Devo ancora dirgli del telefono. Ecco a cosa stavo pensando.
Io: senti mamma,papà vi dovrei dire una cosa prim-
Mamma: no no aspetta tesoro prima che ce lo scordiamo perché sai la mela non cade mai lontano dall'albero
Papà: ehi parla per te
Mia madre alzò gli occhi al cielo
Mamma: dobbiamo darti una cosa.
Io annuì incerta.
Mi diedero un pacco di forma rettangolare.
Mentre lo scartai loro si misero a parlare.
Papà:abbiamo visto che il tuo telefono è un po' vecchio e non ti permette di fare molto cose e una buona comunicazione è essenziale per te dato che stiamo sempre fuori casa...

Mi avevano regalato un nuovo telefono.Per una volta la fortuna era dalla mia parte. Così non devo dire ai miei che l'altro si è rotto. Tirai un sospiro di sollievo, gli ringraziai e gli abbracciai fortissimo
Io: non dovevate vi sarà costato tanto
Mamma: ehi non ti devi preoccupare tesoro abbiamo chiesto lo stipendio prima Per potertelo fare.
Io gli abbracciai ancora, ho dei genitori fantastici. Ma non perché mi hanno regalato un telefono ma perché si sono sacrificati per me per farmi contenta anche se solamente il fatto che non stanno a lavoro in questo momento mi rende più che felice.

Abbiamo passato il pomeriggio a mangiare, giocare a giochi da tavolo e guardare film. Mi mancavano momenti come questi...
Papà: tesoro noi dobbiamo tornare a lavoro.
Io:come ?
Mamma: ci siamo presi il pomeriggio libero quindi dobbiamo lavorare stanotte.
Io senza esitare gli abbracciai forte
Io: vi voglio bene.
Papà/mamma: anche noi

Gli salutai e dato che non mi andava più di stare a casa decisi di uscire un po' così presi lo skate ed andai nel mio posto preferito non lo mai mostrato a nessuno. Beh forse perché non conosco nessuno a Parte i miei genitori o forse perché è troppo importante per farlo vedere ad altre persone chi lo sa.
Andai nel boschetto pochi isolati dopo casa mia. E al posto di prendere la strada principale ne presi una piccolina e nascosta tra i cespugli. Dopo un po' di camminata arrivai a destinazione. Il piccolo sentiero si affacciò su una piccola spiaggia isolata bagnata dal mare.
In questo posto ci vengo sempre quando sono triste oppure quando devo pensare o anche semplicemente per rilassarmi un po' e "staccarmi" dal mondo intero anche quando serfo è così sono isolata dal mondo ci sono solo io, le onde e la mia tavola.
Mi sedetti sul spiaggia e iniziai a pensare. Alla mia vita... ho dei genitori meravigliosi, una casa e cibo in tavola cosa chiedo di più ?
Però ho una domanda che mi perseguita da un bel po di tempo...
Riuscirò mai a trovare una persona che mi capisce? Una persona che non gli importa dei giudizi delle persone o che gli si rovina la reputazione standomi vicino? Riuscirò a trovare un persona che mi accetti per quello che sono? Che cercherà di conoscermi senza basarsi su delle critiche infondate? Riuscirò a trovare quella persona che mi asciuga le lacrime o meglio ancora non me le fa versare? Ci riuscirò mai? Io ci spero, spero di trovarla un giorno, ma fino a quel giorno mi accontento di stare da sola tanto non é così male no? Le pacche di conforto me le sono sempre data da sola perché dovrei aver bisogno di un aiuto? Perché dovrei aver bisogna di una amica?
Mi alzai dalla spiaggia perché stavo incominciando ad avere freddo.Mi asciugai le lacrime che tra l'altro neanche sapevo che fossero cadute e feci la strada per il ritorno. Ero talmente tanto concentrata a vedere il cielo che neanche mi accorsi di essere andata addosso ad una persona.
Io: oddio scusami
X: non fa niente.
Alzai lo sguardo ed era lui. Di nuovo il biondino che pensa di essere diverso dagli altri.
Io: vabbè ora devo andare. Ciao.
Dissi acidamente.
Lui mi bloccò per un polso e mi voltò. Ma cosa vuole da me questo?
X:stavi piangendo?
Io: non ti interessa
Mi scrollai di dosso la sua mano e salii sullo skateboard per tornare a casa ma la sua voce mi fermò
X: ti prego dammi l'opportunità di farti capire che sono diverso.
Mi implorò.Che faccio accetto? Non so che fare, non so se fidarmi sono stata delusa molte volte e sinceramente non credo che il mio corpo sia pronto per un altra delusione.
X: ti pregooo
Mi fece la faccia da cucciolo, io alzai gli occhi al cielo.
Io: eh va bene, ti do mezz'ora.
Lui mi abbracciò contento ma io lo staccai. Tutta sta confidenza?
X: ehm...scusa
Disse imbarazzato
X: comunque mi chiamo Austin
Mi porse la mano ed io la strinsi
Io: Carina

Spazio autrice
Salve bella gente...spero che la storia vi stia piacendo fatemi sapere nei commenti e colorate la stellina di arancione GRAZIE
Ah e BUON NATALE 😘

Ti amo per davvero ~Joey Birlem~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora