Mirrors

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BOOM!

L'uomo scattò a sedere, il cuore che gli batteva forte nel petto.

Che cosa diamine è stato?

Robert si guardò circospetto attorno, riuscendo ad intravedere attorno a lui, celati nel buio, i dettagli della stanza del Bed & Breakfast dove alloggiava quella notte.
Il comodino, la scrivania, l'attaccapanni, l'armadio, la sedia con sopra i vestiti pronti per il giorno seguente. Era tutto in ordine.

Si alzò dal letto, intenzionato a sapere cosa avesse provocato quel rumore. L'indomani si sarebbe dovuto alzare presto per lavoro: avrebbe tenuto un importante seminario in una delle più prestigiose università della Virginia e poi sarebbe finalmente tornato a casa sua, in Wisconsin.

Alloggiava in una villetta al piano terra, leggermente fuori città, ma da quel che aveva appreso non si era mai sentito di ladri in quella zona e le recensioni della struttura erano eccellenti.
L'uomo uscì dalla stanza lentamente, facendo volare lo sguardo in ogni angolo nel timore di cogliere movimenti che non ci sarebbero dovuti essere.

Percorse piano il lungo corridoio, mentre il proprio riflesso lo seguiva, cupo e silenzioso nel lungo specchio appeso alla parete.
Robert notò con amarezza le profonde occhiaie che gli solcavano il viso smorto.

Giunto in cucina appurò che andava tutto bene, e lo stesso valeva per il salone e il bagno. Sollevato decise dunque di aprire la porta d'ingresso, chiusa a diverse mandate, per dare un'occhiata fuori. Scoprì in questo modo, con non poco sollievo, l'origine del rumore.

Un merlo giaceva ormai esanime sugli scalini di pietra della villetta, le ali spezzate a formare un'irregolare angolatura. Il poverino nell'oscurità della notte non aveva visto l'ostacolo e vi aveva sbattuto con violenza.
L'uomo sospirò, chiudendo la porta: forse prima di ripartire avrebbe dato una degna sepoltura al volatile.
Sperò solamente che durante la notte non lo mangiassero i gatti.

Robert sbadigliò avvertendo il sonno che lentamente tornava ad avvolgerlo, ma mentre percorreva il tragitto contrario tornando a letto si bloccò nel corridoio, realizzando una cosa.

Si rese conto, alzando lo sguardo sullo specchio, che il suo riflesso non c'era più.
Non c'era mai stato.
Perché quello situato nel corridoio della villa, ricordò con orrore, non era uno specchio.
Era una finestra.

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