I baffi del professor Clark erano rimasti uguali.Stesso taglio di capelli e stessa montatura degli occhiali.
Stava parlando da ormai mezz'ora,ma non ero sicura che qualcuno lo stesse ascoltando.
Stava esponendo il programma di terza ma non capiva che in realtà nessuno era interessato.
Mi voltai verso Jen ma notai che stava disegnando e non la disturbai,aveva una grande passione per l'arte e io amavo i suoi disegni.
"Bene ragazzi,l'ora sta per finire,vi auguro un buon anno scolastico,ci vediamo alla prossima lezione"
Il professore uscì dall'aula prima del suono della campanella,cosa alquanto strana da uno come lui,ma non mi interessava più di tanto.
"Jen,ti va di fare un giro prima della prossima lezione?Devo lasciare dei libri nell'armadietto"
Lei annuì e così ci alzammo entrambe sotto lo sguardo degli alunni ancora presenti in classe.Fessi.
"Allora?Com'è essere tornati in questa scuola?La scuola di Londra era diversa?"
"Beh non molto in realtà,li c'erano le divise e poi un giorno a settimana dovevo rimanere fino alle cinque,sai,per non andare anche il Sabato.Gli studenti sono simili,la mia era una scuola come tutte le altre,niente di piu e niente di meno"
Finii il mio piccolo discorso proprio davanti il mio armadietto,era lo stesso dal primo anno.
Spostai tutti i libri dalla borsa all'armadietto e lo chiusi sbattendolo non molto delicatamente.
"Sono stanca,ne ho già abbastanza di questa routine"
Mi poggiai al muro e sospirai,avevo sonno,ero affamata e la giornata era ancora lunga.
"Oh andiamo Lauren,non essere così pessimista,quando inizieremo con le interrogazioni allora cosa farai?"
La trucidai con lo sguardo ma lei non se ne rese conto.
"Grazie Jen,questa è l'ultima cosa a cui voglio pensare ora"
Raccolsi il mio zaino,era suonata la campanella.Mi aspettava un'intensa lezione di trigonometria.
"Ci vediamo a pranzo?" Jenna annuì e io scappai in classe."Quindi mi stai dicendo che tra due giorni inizierà già ad interrogare?"
Carrie era furiosa con la prof. di letteratura e non c'era da biasimarla,stare sui libri sin da ora non era di certo uno spasso.
"Proprio così,oggi mi aspetterà un intenso pomeriggio con la mia amata letteratura" Raggiungemmo il nostro tavolo in silenzio.Io non avevo nulla da raccontare e Carrie si disperava per lo studio.
"Giordan!Cosa ci fai qui?"
Mio fratello si girò nella mia direzione,aveva già indosso la divisa della squadra di basket.
"Lo,ehi!Aspetto una persona,tutto quí"
Aggrottai le sopracciglia "E perché al nostro tavolo?.."
"Perché devo darti queste" Estrasse dalla tasca dei suoi pantaloni un mazzo di chiavi.
"Perché mi stai dando le chiavi di casa?Tu dove vai?" Me le porse e le misi subito nella tasca dello zaino.
"Oggi ci sono le selezioni per la squadra,io in quanto capitano dovrò assistere"Presi posto affianco a Cara nel frattempo.
"Capisco,beh ci vediamo a cena quindi" Giordan annuì e facendo un cenno con la mano mi salutò.
"Che dite?La cuoca nell'arco di un anno sarà migliorata o il suo purè fa venire ancora il mal di stomaco?"
Spostai con la forchetta i pezzi di cibo presenti nel mio piatto.Non avevano un buon odore a dirla tutta.
"Non saprei,lo scorso anno l'ho sempre evitato,portavo pranzo da casa.Ma oggi non sono attrezzata"
Carrie assunse un espressione disgustata quando guardò il suo piatto.
Io pero' avevo troppa fame e addentai un pezzo di carne.
"Ragazze,ehi.Sono sopravvissuta,potete mangiare"
Le mie amiche risero,e insieme iniziammo a mangiare.
"Oh Lauren,girati" Feci come mi avevano detto ma tutto quello che trovai davanti a me fu il professore di fisica.
"Il professor Poul è invecchiato"
Continuai a mangiare fino a quando Carrie non mi tolse la forchetta dalla mano "Ma ehi!Che ti prende?" Gliela strappai di mano ma come stavo per poggiarla sul tovagliolo mi scivolò di mano.
"Grazie Carrie,ora dovrò andare a prenderne un'altra!" Mi alzai di scatto senza dare ascolto alle mie amiche che mi richiamavano,sfortunatamente pero',mi girai troppo velocemente e andai a sbattere a un ragazzo.
Quando alzai lo sguardo rimasi paralizzata.Non ci potevo credere!
"Simon!Che ci fai qui?Dovevi tornare fra due settimane" Lo abbracciai,era molto più alto di me e..oddio com'era cresciuto.
"Sorpresa!Dovevo tornare fra un po' di giorni ma ho preferito anticiparmi"
Mi staccai dal suo abbraccio e vidi Jenna correre verso di noi.
"Ingrato di un cugino!Torni e non me lo dici?"
Simon la abbracciò subito,senza neanche darle il tempo di opporsi.
"Che ci fai qui?"
"Sono venuto qui di corsa in realtà.Volevo farti una sorpresa e..a quanto pare sono riuscito nel mio intento"
Jenna sorrise,nel frattempo Simon pero' si rimise la giacca.
"Devo scappare,tua madre mi aspetta qui fuori.Ci vediamo appena esci da scuola.Ci vediamo piccola Lauren,è stato bello rivederti"
Sorrisi e lo salutai "Anche per me,ci vediamo presto".
Come mi girai notai che Cara e Carrie non erano più sedute al nostro tavolo,mi guardai intorno e notai che stavano parlando con un gruppo di studenti a me sconosciuti.
Cara era seduta sulle gambe di Justin mentre Carrie stava ridendo con un ragazzo,mai visto prima.
Distolsi lo sguardo,non interessata a sapere chi fosse.
"Ragazze,devo assolutamente andare,ho arte"
Salutai Jenna e andai pure io.Altre due ore e potevo andare a casa finalmente.Prima di tornare a casa mi fermai alla pasticceria di fianco,mia madre mi aveva chiesto di prendere dei dolci,non ne conoscevo il motivo,di solito non li mangiava mai.
Con il vassoio in mano mi fu difficile aprire la porta ma sorprendentemente ce la feci senza nemmeno far cadere il mazzo di chiavi.
Poggiai il vassoio sul tavolo,non c'era traccia dei miei genitori,sicuramente erano nel loro ufficio,così decisi di non disturbarli e iniziare a preparare la cena.
Proprio quando stavo per entrare in camera mia pero' sentii chiamarmi.Era mio padre.
"Lauren,vieni qui,ti devo parlare"
Avanzai verso di lui,usava sempre quel tono apatico che io odiavo.
"Dimmi papà"Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Com'è andato il primo giorno di scuola?"Proprio quando stavo per rispondere ricominciò a parlare.
"Sai,non vorrei metterti pressione,ma spero che quest'anno tu non mi deluda e che riesca a prendere sempre il massimo dei voti.L'anno scorso a Londra non ti sei impegnata molto,ma ho fatto finta di niente.Impegnati Lauren,non mi deludere"
Senza aggiungere altro rientrò nel suo ufficio.
A mio padre importava solo di questo,del rendimento scolastico.
Non si era mai interessato a conoscere le mie amiche,a chiedermi dove andavo quando uscivo e a sapere come stessi.
I voti erano tutto per lui.
"Tesoro cosa ci fai ferma qui?"
Sorrisi a mia madre,lei sapeva essere molto più dolce.
"Scusa mamma,mi ero fermata a pensare un attimo,vado a preparare la cena"
Corsi giù per le scale senza nemmeno aver posato lo zaino.
Ero delusa dal comportamento di mio padre ma ormai ci avevo fatto l'abitudine.
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Chills
Teen FictionEravamo noi,i nostri diciassette anni e il sorriso immancabile. La tua sigaretta,io tra le tue braccia e il resto altrove.