Mi svegliai alle 9 con il suono della sveglia...
Era il giorno della 'festa', e io ero allegra...
Dopo essermi fatta una doccia mi misi un paio di leggins neri, una felpa ( abbastanza leggera) -che una volta apparteneva a mio padre- grigia, che mi arrivava a metà coscia circa, e un paio di scarpe da ginnastica della Nike.
Salii in cucina per fare colazione ancora mezza assonnata, nonostante avessi fatto la doccia.
Presi dello yogurt al caffè e alcune fette biscottate, su cui, poi, spalmai della Nutella, e un po di succo di frutta; mentre mangiavo Sveva entrò in cucina ancora in pigiama.
"Buon Giorno! " dissi sorridendo.
"È? oh si Giorno! " rispose lei sorridendo leggermente e prendendo la caffettiera.
"come va Oggi? " le chiesi porgendole la fetta alla Nutella che le avevo appena preparato.
"bene, mi sento felice." risponde lei sorridente, e spensierata.
Finita la colazione guardo l'ora e noto che sono le 10.
"Sve" la chiamo con sguardo scherzoso.
"Dimmi! ." risponde lei ridacchiando.
"che ne diresti di svegliare le belle addormentate nel Bosco? ma a modo mio," le rispondo alzandomi dalla sedia.
"Uuuh Certo! prima Anna, che per svegliare Lidia ci vogliono le cannonate. " rispose lei ridacchiando.
Presi un bicchiere d'acqua pieno fino a metà, e scesi in camera mia, feci segno a Sveva di fare silenzio mentre appoggio il bicchiere sulla scrivania e prendo il mio cuscino, ne do un altro alla mia amica che mi ero affianco e iniziamo a prendere a cuscinate mia cugina che dormiva.
"ma che c***o Fate! ?!? Sono sveglia sono sveglia basta prima che mi prendo la vendetta! " urla lei da sotto le coperte.
Io e Sveva ci sediamo sul bordo del letto ridendo come due mongole, 'contagiando' anche Anna.
"nana vieni anche tu a svegliare Lidia? ci servono rinforzi." chiedo ad Anna facendole l'occhiolino.
"si certo, ma non chiamarmi più nana.! Odio quel soprannome! " mi rispose lei scoprendosi.
"Okay nana. Ahahaha" lei mi guarda male e mi tira il cuscino in testa scoppiando a ridere.
Andammo tutte e tre verso la stanza degli ospiti, che utilizzavano Lidia e Sveva come camera da letto durante la scuola.
Lidia era sdraiata a pancia in giù, nel letto, mezza scoperta.
Iniziammo a prenderla a cuscinate ma non si voleva proprio alzare...
"Mmh... Siete una palla voi tre, tornate tra due ore." ci rispose lei comprendosi, senza degnarci di uno sguardo.
*a Si? bene... Vedi come ti sveglio Io! * pensai, facendo segno alle mie amiche di aspettarmi, mentre andavo a riprendere il bicchiere d'acqua nella mia stanza.
Lanciai l'acqua sulla testa della mia amica, che si alzò di scatto per lo spavento, e per l'acqua fredda..., guardandomi come se io fossi un torero e lei il toro...
"ahahahah Eddaiiiii babu ! Non prendertela! ahaha" le dissi, prima di scappare inseguita da lei furiosa.
"giuro che mi Vendico! Te lo Giuro! ma pensa se mi viene la bronchite! io ti piglio a botte! " mi urlava lei cercando di aprire la porta della mia stanza, dove mi ero rinchiusa ridendo.
Dopo una buona mezz'ora se ne andò a lavarsi e vestirsi; così io potei uscire.
Salii in salotto e mi arrotolai le maniche del felpa fino al gomito, dopo di che iniziai a spostare il primo divano verso le scale -tutto da sola perché le altre erano 'improvvisamente' scomparse-.
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MOON
VampireSilvia è una ragazza di 18 anni, che vive con le sue amiche per finire il liceo. si innamorerà del nuovo ragazzo italo-americano che è nella sua classe, e lui ricambierà questo sentimento, anche se ha un segreto da nascondere.