Kakao - Identità Nascoste // Yoonmin [IN REVISIONE]

14. First Kiss

*Domenica 18 ottobre 2015*

Jimin's p.o.v.

"Piccola curiosità, sono le quattro e siamo ancora tutti ubriachi, come ci andiamo a casa?" Chiede Tae a tutti mentre cerca di usare Kookie come cuscino.
"Potete restare, così poi mi aiutate a pulire" il padrone di casa fa un sorrisetto furbo ma appena Jin, che è seduto sopra di lui, se ne accorge, il ragazzo urla di dolore per uno schiaffo ricevuto sulle parti intime.
Scoppiamo tutti a ridere mentre Namjoon prende il suo ragazzo per i capelli
"Cinque minuti e siamo da voi" si carica Jin sulle spalle e se ne va su mentre il maggiore gli lascia bacini sulla testa.

"Cosa facciamo?" Chiede il piccolo della Taekook appena riesce a togliere il corpo del più grande dalle sue gambe.
"Non lo so, io voglio dormire" risponde il ragazzo dai capelli colorati accanto a me sul divano, il quale mi sta accarezzando le gambe da circa un'ora.
"Tu vuoi sempre dormire, Suga" rispondono Namjoon, che é appena sceso insieme a Jin, Jackson e Hoseok ridendo.
"Non è colpa mia, diglielo piccolo!" Yoongi si trasforma in un bambino e io comincio a ridere mentre penso al fatto che mi ha chiamato piccolo ma quello davvero piccolo sembra lui.

"Il tuo telefono sta squillando Jimin"
"Come fai a sapere che ho cambiato suoneria, chocolate hyung?" Chiedo
"Solo tu metteresti fantastic baby dei Big Bang come suoneria" ride Yoongi e io decido di andare a rispondere e ignorarlo.
"Omma, che ci fai sveglia?"
"Ti devo dare una bella notizia, tu stai bene?"
"Cioè? Dimmi, comunque sto bene."
"Non ti ho detto niente prima perché ti ho visto che ti preparavi e mi dispiace dirtelo per telefono..."
"Omma! Metti ansia! Dimmelo"
"Nel pomeriggio sono stata al processo...

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...tuo padre è stato condannato a venticinque anni, hanno trovato anche altre accuse grazie alle liberatorie che ha firmato Marianne per me sotto tua visione"
"Omma..."
"So che stai per piangere, ma so che stai piangendo di felicità quindi va bene, ci vediamo più tardi va bene? E dì a Jin di ringraziare i suoi genitori per me"

Dopo quasi dieci minuti, nei quali assimilo così tante informazioni che il mio cervello potrebbe esplodere da un momento all'altro, decido di bloccare mia madre.
"Mamma, non mi aspettate per pranzo tu e i nonni, so che è domenica e dovrei pranzare con voi ma se la nonna mi vede in questo stato mi picchia col cucchiaio di legno, e non so nemmeno se sarò sveglio per quell'ora"
"Buanotte allora"
"Anche a te omma"

"Jin! Tae!" Comincio a saltare da una parte all'altra del soggiorno dove siamo riuniti noi otto e tutti mi guardano straniti così decido di calmarmi.
"Che succede?" Chiedono i due ragazzi guardandomi.
"Mia mamma mi ha detto che devi ringraziare i tuoi genitori da parte mia e sua, tra parentesi tuo padre è il nuovo proprietario dell'azienda e il mio è in cella per i prossimi venticinque anni. Questo basta per avere il diritto di girare per tutta la casa saltando come se fossi un bambino di cinque anni?"

"Hai perso l'azienda di famiglia, tuo padre è in carcere e tu vuoi gioire?"
"Non l'ho persa, io e Jin hyung siamo cugini di primo grado da parte di mio padre e sua madre, ma non ci siamo mai considerati tali in quanto i suoi genitori sono rimasti in contatto con mio padre solo per soldi e noi due ci siamo sentiti sempre amici più che cugini, inoltre quell'uomo violentava mia madre e picchiava me"

Yoongi è l'unico che mi guarda come se già lo sapesse da tempo, gli altri, apparte Jin e Tae, sono con gli occhi spalancati e le labbra serrate.
"Scusa Jimin" sussurra Hoseok riferendosi a quello che mi ha detto prima.

"Sono tanto felice che vorrei sfracellarvi la testa a colpi di bottiglie di vetro" rido vedendo le espressioni di terrore che si formano negli occhi di Jackson e di Jungkook.
Io, Tae e Yoongi puntiamo il dito contro il secondo per poi urlare "Jungshok!"
"Sei crudele, e sei capace di fare certe cose" ride Jungkook mentre cerca di alzarsi invano, ricadendo ogni volta: è ancora troppo poco sobrio per alzarsi.

"Lo so" rispondo ridendo insieme a tutti gli altri appoggiandomi, ancora in piedi, a Yoongi.
"Sono così felice che vorrei baciarti, anche se vorrei baciarti sempre" gli sussurro senza pensare.
"Piccolo, sei tu?" Mi chiede ridendo ma la sua risata, bellissima, viene bloccata dalle mie labbra sulle sue.
"No, sono Park Jimin" rispondo staccandomi da quel bacio che mi ha portato sulle nuvole.
"Tu sei l'uomo più bipolare, stronzo, eccitante ed omosessuale che esista" mi prende per i fianchi e mi fa avvicinare a lui tanto da far sfiorare le nostre intimità dai pantaloni. Poi mi bacia.

E giuro che il mio corpo non ha mai sofferto e allo stesso tempo goduto così tanto in tutta la mia vita. Nella mia pancia ci sono più animali di quanti ne esistono e il mio corpo sta tremando più di quanto tremerebbe se mi trovassi al polo nord solo in boxer.