Nebbia. Solo nebbia, era ciò che lui vedeva.
Poi ad un tratto quell'offuscamento sparì e il giovane uomo si ritrovò in un prato. Violette e margherite erano sparse ovunque. Poco distante da lui tre bambini giocavano. O meglio due di loro si divertivano, mentre il terzo piangeva a dirotto.
Il rosso sgranò gli occhi, stupito. Conosceva quel luogo e quei bambini. Quelli erano lui, Fred e Ron in un giorno di estate di molti anni prima. Non ricordava il motivo, ma sapeva solo che lui e il suo gemello avevano spaventato a morte il più piccolo.
L'uomo si ritrovò ad osservare quella scena con avidità. Quei momenti di felicità e spensieratezza gli mancavano.
《Ce la siamo proprio spassata in passato, eh?》 George sussultò; girandosi lentamente. Chiuse gli occhi più volte non credendo a quello che vedeva.
《F-Freddie?.》 La sua voce era poco più che un sussurro.
L'altro gli sorrise 《No, è un mio sosia! Certo che sono io!.》
《M-ma t-tu... Fred tu sei morto.》
《Uffa, come sei noioso. Questi sono solo degli inutili dettagli.》 Disse quest'ultimo ridacchiando. Il gemello non rispose a quella affermazione, ma bensì rimase in silenzio osservando colui che aveva parlato.
《George cavolo. Si può sapere cosa ti è successo? Non ti riconosco.》
《Tu non ci sei più.》
《Mi sembra che lo hai già detto o sbaglio? E poi che cosa importa? Pensi che la mia morte sia una giustificazione per ridurti in questo stato?.》
《I-io.》George si interruppe un attimo, chiuse gli occhi e riprese a parlare. 《La verità è che ho paura di dimenticarmi come eri. Temo che, nei miei ricordi, la tua immagine sbiadisca. Io non voglio avere una vita senza di te Freddie, perché tu eri la mia vita. Io e te condividevamo tutto. E per questo sto male. Avrei dovuto morire con te.》
L'altro lo osservò, corrugando la fronte.《Sei un idiota. Un emerito idiota. Ti sembrano discorsi da fare?.》 Fred si zittì per cercare di calmarsi. Poi sorridendogli più dolcemente disse 《Io ci sono ancora. Sono dentro di te e niente potrà cambiare questo fatto.》
《Mi sei mancato.》
《George Weasley, mi assicuri che tornerai in te?.》 L'interessato con le lacrime agli occhi, annuì con il capo.
《Sì, te lo prometto. Lo farò per tutti e due.》
Detto questo entrambi si girarono a guardare loro due da piccoli, che giocavano allegri.
《Ci siamo proprio divertiti.》 Constatò George con malinconia.
《Già.》 Si sentì rispondere.
Quando si girò per osservare il gemello, non lo vide più. Lui se ne era andato.
George si svegliò ed osservò il soffitto. Si domandò se quello che aveva fatto era stato solo un sogno o qualcosa d'altro.
Poco dopo si alzò, guardò lo specchio e sorrise, come non faceva da tanto tempo. Fissò il proprio riflesso e finalmente lo vide. Fred lo guardava felice.
Forse, ad occhi esterni, poteva sembrare un pazzo a cui il suo sub-conscio aveva fatto uno strano scherzo, però lui era convinto che non fosse così. Ne era certo.
Il sogno era stato l'ultimo saluto del gemello. Ultimo? No che stupido che era. Fred sarebbe stato sempre con lui. Per ogni istante della propria vita, fino a quando si sarebbero di nuovo rincontrati e allora sarebbero stati di nuovo insieme; come era stato un tempo e come avrebbe dovuto essere.
Nel frattempo, però, avrebbe atteso e sarebbe andato avanti. Avrebbe vissuto per se stesso e per il gemello. Sì, avrebbe fatto così.
Così dicendosi, si diresse in bagno. Si lavò, tagliando anche barba e capelli. Qualche ora più tardi, quando ebbe ripulito la casa, passò di nuovo di fronte allo specchio. Si fermò. Ora si che si riconosceva. George Weasley era tornato. O meglio, erano tornati.
《Ciao Freddie.》Disse al suo stesso riflesso. Sorridendo ad un nuovo giorno e alla rinascita di una vita.
In una calma notte di luna piena, il cielo era sgombro da nuvole. Al piano superiore delle Tana, la finestra che dava sul tetto era aperta.
Fred si svegliò e vide che il letto accanto era vuoto. Alzandosi, uscì dalla camera attraverso quell'apertura. Da lì proveniva una leggera brezza, che faceva muovere le tende.
《Dovresti dormire. Domani sarà una lunga giornata.》
George rimase un po' in silenzio e poi disse 《Ti ho svegliato?.》
《No.》 Fred osservò il gemello, che ora si era voltato e guardava il cielo 《Che hai? Sei preoccupato?.》
《No, certo che no. Solo...》 Il rosso sospirò 《Ho una strana sensazione.》
Il fratello gli fece lieve carezza sul capo. 》Ehi, andrà tutto bene. E qualunque cosa accada staremo sempre insieme. Non preoccuparti.》
Quella stessa notte, Fred non disse al gemello che anche lui provava una sensazione simile. Quella morsa all'altezza dello stomaco lo tormentava, portandolo a fare persino fatica a respirare. Pensò che non fosse necessario parlargliene, tanto il giorno successivo sarebbe giunto presto. E sarebbe andato tutto bene.
《Sì.》 Si disse, mentre si coricava 《Noi, domani, vinceremo.》
Poche ore dopo George, pulito e profumato, bussò alla porta d'ingresso della Tana. Quando Molly Weasley lo vide, iniziò a piangere sommessamente. Il figlio sorridendo, abbracciò la donna.
《Perdonami mamma. Sono stato via per un po', ma adesso sono tornato.》
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Whatever Happenes ||FredxGeorge Weasley||
FanfictionGeorge Weasley non vedeva e non sentiva niente. Non riconosceva le altre persone, né i suoi fratelli. Come d'altronde non distingueva, tra la folla, sua madre piangere disperatamente; mentre veniva sorretta dal marito. Tutti quegli individui che lo...