Per le strade di Orpheum, una delle tante cittadine nello stato fantasma un tempo appartenente al Sole passeggiava la guardia serale, una donna sui circa sessant'anni, priva di vista dall'età di ventiquattr'anni. Il suo nome era Nora, proveniente da centro Sole ma condannata al esilio per la sua improvvisa cecità. Arrivata ad Orpheum come senzatetto riusci a trovarsi un lavoro come guardia e non ebbe problemi, con il suo grosso stipendio ad ottenere una casa dal comune, molto umile ma capace di contenere le poche cose che Nora si era portata dalla patria.
-Nora?
La donna sì girò di scatto, e quasi prese un infarto. Davanti a lei, un giovane uomo immitava la sua espressione impanicata.
-T-torni a casa ragazzo.- cercò di riprendere la calma e ritornare al lavoro. In effetti lei non poteva vederlo e non era sicura della sua ipotesi iniziale.
-Come mai sei così...-l'uomo cercò di avvicinarsi
-Stai lontano!-puntò il suo lungo bastone dritto al collo del notturno.
-Ma... Non riesci davvero a riconoscermi. S-sono io Nathan! Ti ricordi, mi chiamavi sempre Nana!
-Non so di cosa tu stia parlando, vai a casa tua e che non ti veda mai più su queste strade di notte.-la voce della donna era calma ma nello stesso tempo tremante. Il ragazzo girò sui suoi tacchi ma poi ci ripensò.
-Io abito lontano... In centro Sole sai. Sono venuto qui per cercare una persona ma... Non penso di averla trovata. Sa dove posso trovare riparo...almeno per questa sera?
-Non dubito che tu sia nuovo da queste parti.- abbassò il suo bastone- Questo posto accoglie esiliati da tutta la regione intorno Sole e per questo é molto pericoloso di notte. Non troverà alberghi qui intorno, solo accampamenti lerci e qualche casa in rovina.
-Posso stare da lei?-fece lui quasi ottimista.
-Cosa? Io sono una guardia non un addetta agli immigrati.
-La prego! La ripaghero in qualche modo!-dei passi pesanti iterrompe la risposta di Nora.
-Arrivano.- prese dalla felpa il ragazzo e lo posto dietro portone di quella che doveva essere l'abitazione della donna.
Tappo con una mano la bocca del ragazzo e fece fuoriuscire un orecchio fuori dal portone.
-E dimmi Josh... Quanto hai guadagnato con la vendita degli esiliati di Uranio? Ho sentito che hai venduto due grossi pezzi d'uomo al generale India per settecento mila stelle... É vero?-la voce acuta di una donna spunto da un angolo della strada.
-É vero ma non dovremo parlarne su queste strade piene di spie che cercano informazioni...-l'uomo, nobile e di bell'aspetto si guardò intorno per poi rimanere con lo sguardo fisso sul portone.
-Di cosa stai parlando tesoro?-la voce della donna divenne subito disgustata.
L'uomo si avvio verso il portone di Nora e diede un calcio proprio in mezzo in modo da spalancarlo.
-Di lei.-Nora rimase nella stessa posizione di prima. Probabilmente quel Josh non aveva notato il ragazzo nascosto dietro un cespuglio decorativo.
-Poco sveglia stanotte vero Nora? Si vede che con l'età le cose sono un pò cambiate.-sollevo Nora in aria e la porto all'altezza della sua bocca.
-Mi ricordo che quando da ragazzino passavo le notti a fare piccole "commissioni" a mio padre e TU...mi sequestravi le sigarette per mio padre e mi davi quei schiaffetti fastidiosi sulla faccia. Non nego tu non fossi stata una bella donna e che tutti i ragazzini mi invidiavano per quei piccoli gesti in più che mi davi...-sollevo ancora di più Nora e la avvicino a se- Una volta mi misi in testa che ti avrei sposata quando sarei cresciuto ma adesso vedendo come sei ridotta...-tocco con l'altra mano il seno della donna- mi pento di aver pensato a cose losche su di te.
La poso a terra per poi tornare alla sua "amica", ma non prima di aver dato un bacio disgustoso sulle labbra di Nora.
-Non sono diventato un fallito come dicevi tu! Con il mio lavoro sporco ora ho soldi, salute e anche donne migliori di te.
-Fottiti ok?-Nathan spuntò dal portone. Dovrebbe aver assistito alla scena e non ebbe più pazienza per fermarsi.
-E questo chi é Nora? Se gli altri guardiani scoprono che hai portato qui dei normali civili ti potrebbero sequestrare fino all'ultimo centesimo nel tuo miserabile portafoglio.
A quelle parole Nathan diede un pugno alla testa di Josh così forte da mandarlo dritto dall'altra parte della strada.
-Cazzo Miriam sei qui per far qualcosa no? Non ti ho assunta solo per farmi da puttana!
-COSA?!-l'espressione della donna mutò in rabbia.
Si recò dall'uomo e diede un calcio nel suo intimo per poi scappare imboccando una delle tante stradine di Orpheum.
-Cosa sta succedendo?-Nora ora era accanto a Nathan e stava posando una mano sulla sua spalla.
-Penso che il pezzo di merda ora stia per avere una brutta notte.- Nathan si liberò dal braccio di Nora e si abbasso a terra, accanto a Josh.
-Non fargli male, ci penserò poi io a lui.-cercò senza successo di allontanare il corpo di Nathan per poi arrendersi e ritornare dentro al suo portone.
-Te la sei scampata con poco oggi.-diede due pacche all'uomo e si alzò per affiancarsi a Nora.
-Quindi... Alla fine posso rimanere da te per stasera?
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THE Orpheum
Adventure(È la mia prima storia pubblicata [le altre sono troppo strane quindi...forse sarebbe meglio non farlo] quindi qualche errore ortografico o ripetizioni ci possono stare, fino ad una prossima correzione) Nora, una serantenne cieca vive in una delle t...