dove mi aspetto

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CENERE

Spengo una sigaretta,

ruotando la carta tra le dita,

intorno al filtro.

Lascio cadere la cenere,

sul marciapiede impolverato,

la guardo bruciare dall'interno

e spegnersi da sola.

Mi ricorda un cuore innamorato,

così ardente

e così autodistruttivo.

Come era stato il mio.

Forse lo avevo perso per sempre,

forse non era mai stato mio.

Lo avevo rubato,

per scherzo,

per scommessa,

o forse per invidia di chi lo possedeva.

Non è da tutti avere un Cuore

C'è chi ci nasce.

C'è chi lo guadagna.

C'è chi non lo vuole.

E poi ci sono io.

Io

ho fallito.

E quel che resta

Ora

È cenere.

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