<<Dana sbrigati o perderemo l'aereo!!>>
Mi alzo dal letto dove prima mi stavo rilassando,tolgo un auricolare e metto in pausa la musica: "Coldplay" il mio gruppo musicale preferito.
<<Arrivo mamma!! >>Urlo per farmi sentire. Butto le ultime cose in valigia e mi dirigo in salotto. Mi è sempre piaciuta la casa ma la stanza più bella è la mia, l'ho arredata secondo i miei gusti essendo figlia unica e con i genitori separati,mia mamma mi ha sempre viziata fin da piccola, prima mi piaceva, mi sentivo come una principessa ma ormai a 16 anni non mi trattava più in quel modo, ovviamente non mi dispiaceva ma volevo almeno un po' di considerazione da parte sua, questo è il motivo della mia partenza, oggi vado da mio papà e rimarrò lì fino all'ultimo anno di liceo. Qua mi sono sempre trovata fuori posto, le ragazze sono sempre state false e i ragazzi dei burattini nelle loro mani. L'unica amica che avevo era Sam, anche se eravamo completamente diverse eravamo inseparabili. Lei era tutto l'opposto di me, sicura di sé, abile in molte cose, a suo agio con i ragazzi e faceva anche parte di una band i Rockettari si chiamavano, beh lei l'aspetto da rockettara l'aveva: capelli rossi, lentiggini e piercing dappertutto. Il suo stile mi piaceva anche se non glielo facevo notare, c'era qualcosa in lei che mi rendeva diversa, ma soprattutto VERA. Lei sapeva tutto di me e io sapevo tutto di lei eravamo una cosa sola e poi sfortunatamente è arrivato quel giorno, quella notizia, quella bruttissima notizia. Era un sabato sera e lei mi aveva invitato a dormire a casa sua, stavamo parlando della sua nuova conquista estiva ma ad un tratto si azzittì.
<<Dana devo partire>> annunciò. Mi andò una patatina di traverso
<<Perché? >>chiesi spiegazioni.
<<Mio papà ha trovato lavoro fuori e io devo andare con lui>> disse. Se ne andò il giorno dopo senza salutare, mi lasciò da sola, senza nessuno con cui parlare. A causa della sua partenza mi crollò il mondo addosso.
<<Dana carica la valigia, poi tuo padre ti verrà a prendere>>. Dice mia mamma distogliendomi dai pensieri. Dopo due ore di volo arrivo finalmente a Houston, all'aeroporto mi aspettava mio padre, era invecchiato così tanto dall'ultima volta che lo avevo visto. Quando i miei genitori si separarono avevo solo dieci anni, mia madre decise di portarmi con sé e da quel giorno vidi mio papà solo per la vigilia di Natale del 2012, come ogni 24 dicembre lo passavo con lui poi mia madre si rifiutò anche di farci vedere quel giorno. Lei non ebbe più qualcuno dopo mio papà, invece lui trovò una donna fantastica che nelle poche occasioni in cui la incontravo è sempre stata cordiale e gentile. Non vedevo l'ora di vedere papà, Melanie e i miei fratellini: una bambina di quattro anni, bionda con occhi marroni, sempre con il sorriso stampato sulle labbra e un bambino di cinque anni, castano con occhi marroni, solitario che dedica tutto il suo tempo al basket. Usciti dall'aeroporto saliamo in macchina, un Audi nera bellissima che ho sempre voluto quando sarei stata grande. Verso l'ora di sera arriviamo a casa e ad accogliermi c'erano tutti: Melanie che mi abbracciò così forte da non farmi più respirare, Melodie e Harry che mi saltarono addosso facendomi cadere a terra. Mi ero dimenticata il calore di questa famiglia anche se mi dispiace di aver abbandonato mia madre ma da tempo invece che essere io e lei, eravamo io, lei e il suo lavoro.
<<Dana vieni ti faccio vedere la tua camera>> dice Melodie
<<Si dai andiamo piccola peste>> mi è sempre piaciuto chiamare Melodie così l'ho sempre fatto sin da quando ero piccola. Ci dirigiamo verso il corridoio e Melanie ci raggiunge
<<L'ultima porta è la tua camera spero ti piaccia,io e tuo padre quando abbiamo saputo che venivi ci siamo subito procurati i mobili>>. Entro, è bellissima più di quella a Miami. Le pareti sono color petrolio, tutti i mobili sono bianchi, ci sono poster ovunque e un letto enorme. Chiudo la porta e mi ci butto sopra, voglio concedermi solo qualche minuto per me.
Sistemo gli abiti e vado verso la cucina, Melanie sta preparando il pollo arrosto, uno dei miei piatti preferiti dopo la pizza. Papà sta guardando la televisione,Mel stagiocando accanto a lui con le barbie mentre Harry è in giardino a fare dei tiri a canestro. Dopo cena esco con i piccoli per farmi vedere come sanno andare bene in bici. Loro sono avanti a me e io sto ascoltando la musica osservando le case vicine, ad un tratto vedo un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi chiari seduto davanti ai gradini di una casa che fuma una sigaretta. Lo guardo per tutto il tempo, c'è qualcosa in lui che mi attrae forse è l'area da cattivo ragazzo. Quando mi rigiro dopo un attimo di distrazione per controllare i piccoli, vedo che anche lui mi sta osservando, ci guardiamo per un attimo, ci è voluto solo un attimo per perdermi nei suoi occhi. Squilla il cellulare, è mio padre vouole che torniamo a casa, così ci dirigiamo verso la via del ritorno.Una volta tornati, leggo la favola della buonanotte a Mel, le do un bacio sulla fronte e spengo la luce. Vado in camera di Harry, giochiamo a passarci la palla e poi lo metto a letto. Finalmente mi dirigo verso la mia stanza e crollo sul letto, ho sonno e mi devo svegliare presto per il mio primo giorno di scuola.
**SPAZIO AUTRICE**
Cosa ne pensate del primo capitolo? E del ragazzo misterioso? Secondo voi cosa succederà il primo giorno di scuola?PROSSIMAMENTE IN CARTACEO E IN EBOOK PRESSO CASA EDITRICE "PubMe" PER LA COLLANA "Lifechainseries".
IG LIFECHAIN: https://www.instagram.com/lifechainseries/
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BACK TO ME - Due cuori connessi
Lãng mạnDana è una ragazza di sedici anni con tutta la vita davanti , ma è arrivata a un punto in cui si sente sola, dovuto alla partenza della migliore amica e alla poca considerazione della madre nei suoi confronti. Così decide di lasciare tutto e crea...