v e n t u n o

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Lancio un sasso, osservandolo sprofondare con pesantezza dentro alla piccola fontana del giardino dei LaLaurie.

Sono stanca, eppure non riesco a dormire per i troppi pensieri che mi folgorano quotidianamente la mente.

Penso a Theo: alle sue strambe idee medievali e alla sua richiesta di trasformazione.

Mi vengono i brividi solo al pensarmi come ad una vampira o mentre bevo il sangue da una busta di plastica ospedaliera o dal collo di Theo.

E' una cosa che ho già fatto in realtà, ma pensare che potrei anche vivere grazie a questo mi fa venire da vomitare.

Vorrei davvero tornare alla mia vita prima di Theo.

Un sasso cade nella fontana davanti a me e io subito mi volto, sorpresa dal non essere più sola, e poi cresce subito il nervosismo quando mi rendo conto di chi si tratta.

"Oh, sei tu." Dico, acida.

Will mi sorride affabile mentre si siede al mio fianco sulla panchina, sempre mantenendo la sua assurda aria di altezzosità.

"Una bambina come te non dovrebbe essere a scuola a quest'ora?" Chiede, lanciandomi un'occhiataccia.

"Ma si può sapere cosa vuoi da me?" Sputo, iniziando a non sopportare la sua presenza: lui qui è un ospite e dovrebbe portare rispetto per chi non lo lascia in mezzo ad una strada.

Forse, però, in Olanda ci sono tradizioni diverse.

"Non so." Ribatte, guardando verso la fontana, mettendo in luce la sua mascella decisa, simile a quella di Theo se non fosse per le lentiggini "Forse ricordarti che tu non dovresti essere qui."

"Nemmeno tu." Esclamo, e so di aver colpito nel segno quando WIll torna a guardarmi con ancora più disgusto.

"Tu non sei nessuno, lo sai questo, piccola umana?"

Mi avvicino a lui, priva di qualsiasi paura mentre una manciata di millimetri dividono i nostri visi, entrambi tesi dalla rabbia "E tu sai che vale lo stesso per te, olandese?"

Will sorride, allontanandosi da me mentre si sistema distrattamente i capelli, che sembrano comunque un disastro.

Lui e Theo non si assomigliano per niente: mentre uno sembra sempre rigoroso e impassibile l'altro è costantemente attraversato da energia elettrica, oltre che dal veleno che lo rende tanto insopportabile.

"Sai, non sei così male." Constata, infine, beccandosi subito un'occhiataccia: sta facendo sul serio?

Si volta verso di me e risponde con divertimento alla mia espressione sorpresa "Che c'è? Non te lo aspettavi?"

"Tu sei pazzo." Commento, incrociando le braccia al petto e tornando a guardare la fontana.

"Si dice sia una caratteristica di noi vampiri." Dice, sempre sorridendo "E a giudicare da certe ossessioni non posso che condividere."

Mi volto subito verso di lui, capendo dal suo sguardo che cosa intende.

"Io non sono l'ossessione di Theo."

"Oh, sicuramente." Ribatte, e si capisce subito l'ironia "E' sicuramente pazzo d'amore per te."

"Tu non sai niente di me e Theo." Lo addito, non ammettendo alcun commento da parte sua "Quindi sta zitto."

"Mi è stato raccontato tutto di te e la vostra insulsa storiella d'amore." Ribatte, e io posso già immaginare chi possa essere la colpevole: Luce.

"Quindi?" Chiedo, sempre ironica "Ti sei divertito a fare i fatti miei?"

"Molto." Ribatte, facendo un sorrisetto "Soprattutto vedere quanto Theo pensi di amarti e quanto tu invece lo allontani."

Questo è troppo.

Mi alzo e gli punto un dito contro, completamente furiosa.

"Io non so chi tu pensi di essere, Willard, ma ti avverto: se continui a farti i fatti miei o giudicarmi, sarai tu quello a dover temere per la propria vita."

Sono convita, sono sicura, mi sento una guerriera, ma tutto crolla quando Will mi afferra il polso e mi attira a sé, facendomi ritrovare con la schiena contro il suo petto e il collo circondato da un suo abbraccio.

Cerco di liberarmi, provo anche a morderlo, ma lui è troppo forte e ogni mio tentativo è vano.

Will mi libera un lato del collo dai capelli e si avvicina con le sue labbra alla mia pelle, facendomi subito rabbrividire.

Al novanta per cento sono sicura che lui ora mi morderà o tenterà di staccarmi la testa dal collo.

"Lasciami andare!" Urlo, cercando di lottare, per quanto sia inutile.

Will ride contro la mia pelle, e poi fa passare le sue labbra contro il mio collo, facendomi immobilizzare.

È come se stesse dicendo puoi lottare finché vuoi, ma quello che uccide sono io.

"Ragazzina, ti conviene ricordare una cosa:" sibila, convinto "mai sfidare un vampiro affamato."

Stringo i denti, cercando di far finta di non essere seriamente spaventata da questa situazione.

Stare con Theo e perdere Samuel ha avuto i suoi pregi: ora la morte non mi fa più così tanta paura.

"Lasciami." Dico, ancora, e, stranamente, sento davvero la presa sul mio corpo allentarsi.

Lo guardo, e subito vedo il suo sorrisetto divertito.

"Non so se tu sia coraggiosa o semplicemente stupida, ma inizio a capire cosa ci veda Theo in te." Dice, alzandosi e facendo qualche passo verso la villa.

"Cosa intendi?" Chiedo, confusa.

Lui si volta verso di me, i capelli come fiamme sotto i raggi del sole.

"Capisco perché Theo pensa di amarti."
Dice, sicuro "E sicuramente non è per nessuno dei motivi che credi tu."

Angolo

Bene, sono felice di annunciarvi che siamo quasi nella top 10 delle storie più apprezzate nel genere vampiri e ne sono davvero felice :)

Detto ciò, volevo sapere, cosa ne pensate della piega della storia, magari del rapporto fra Theo e Grace e dell'arrivo di Will?

Fatemi sapere!

A presto,
Giulia

Collateral loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora