One Thing 05/07/2015

50 22 14
                                    

ALIS POV'S
La musica nelle cuffiette calma la mia ansia per quanto sia possibile.
Sono le otto della prima Domenica mattina di Luglio, il sole brill sfiorando con i suoi raggi caldi il paesaggio.
L'alternanza delle voci dei One Direction con quelle delle Little Mix mi tengono compagnia mentre scrivo su Whatsapp alla mia migliore amica, lei.
Sorrido come un ebete allo schermo del mio IPhone 6 che mi hanno regalato i miei per la promozione dell'esame di terza media.
Manca sempre meno per raggiungere il parco acquatico di Antegnate.
Non ci siamo mai viste...oggi è il nostro giorno.
Mio papà parcheggia l'auto e poi ci mettiamo in fila all'ingresso per prendere i biglietti.
Sdraiata sulla sdraio, con il cellulare fra le mani, i minuti sembrano infiniti.
Entro in acqua e la sua freschezza mi avvolge piacevolmente in questo caldo asfissiante.
Continuo a pensare a lei...non posso farne a meno.
Esco dall'acqua sedendomi sul bordo della piscina accanto a mia mamma, ho il cuore scosso da battiti felici e impazienti.
"Ali...?" mi chiama qualcuno.
Una ragazza con una voce dolce ed esitante... la sua voce.
Mi giro piano e la vedo avvicinarsi a me titubante sui suoi passi, sorrido, e non penso nemmeno prima di alzarmi, correrle incontro e stringerla a me.
Non mi interessa se sono bagnata e lei è vestita: aspetto questo attimo da due fottuti anni.
E ora lei è qui: fra le mie braccia, con il respiro tremante per passare una giornata con me.
"Scusa, sono tutta bagnata"
"Non fa nulla" ridacchia e nel frattempo sua mamma si presenta ai miei genitori mentre io resto al suo fianco.
Al suo fianco e lei al mio.
Così è e sarà per sempre.
È così strano...surreale.
Mi sembra di vagare in un sogno troppo terreno per essere infranto.
La giornata trascorre troppo velocemente (abbiamo fatto la nostra prima foto insieme alle 13:34) e so per certa che lei è la mia migliore amica.
Non voglio nessun'altra con cui condividere un pezzetto della me interiore se non lei.
Voglio colmarla della mia vita, renderla partecipe insieme a me.
È lei che mi completa anche se l'ho vista per poche ora, ma ci ho condiviso tutti i momenti essenziali attraverso Whatsapp.
Sorrido a questi semplici pensieri.
Mi riempiono il cuore e mi scaldano l'anima.
Siamo ancora qua...non siamo io e te, ma siamo NOI.
Noi che insieme viviamo il nostro legame indistruttibile: un frammento di immortalità.

MOMY'S POV
Era una domenica mattina, precisamente le 7.
Mi alzai e iniziai a prepararmi, dovevo andare in piscina con i miei e alcuni miei parenti.
Non avevamo ancora deciso precisamente dove andare in piscina... beh i miei volevano andare in un acquapark diverso dai soliti.
Optammo quindi per Antegnate. Scrissi subito ad Alice.
Oddio anche lei era lì quel giorno! Ero davvero emozionata!
In macchina il tempo sembrava non passare, ascoltavo solo One Direction e avevo il sorriso stampato in faccia. Mi accoccolai a quello che era (SOTTOLINEO ERA) il mio fidanzato... lui sapeva qualcosa di lei, ma non molto.
Appena arrivati la coda all'entrata sembrava infinita e dopo 15 minuti riuscimmo ad entrare e prendemmo 4 tavoli mettendoli vicini.
Lasciai il cellulare a mia mamma che lo nascose insieme al suo e a quello di mio padre.
Appena lasciati i bagaglio, con Enrico, mia madre e mio padre andai a fare un giro per vedere le piscine.
Sul bordo di una di queste vidi una ragazza seduta... aveva i capelli biondi legati in uno chignon un po' disordinato.
<<Ali...>> sussurrai e la ragazza si girò.
Era lei. Era proprio lei!
Era bagnata ed io ancora vestita. Ma questo non importava.
Ci abbracciando stringendoci forte.
Eravamo entrambe incredule di tutto.
Sento ancora quella sensazione, quella del nostro primo abbraccio.
Due anni, e finalmente quel giorno ce l'abbiamo fatta. Abbiamo sconfitto la distanza.
I nostri genitori si presentarono mentre io e lei parlavamo e la presentai appunto al mio ragazzo,
La giornata passò velocemente tra foto (le nostre prime foto!), giochi e risate.
Tutto questo è ancora nella mia mente. Fu un giorno indimenticabile per... due motivi: il primo perché era appunto la prima volta che vidi ali, il secondo... beh, proprio quel giorno mi rubarono il cellulare.
Una gioia e una sfiga. Ovvio no?
Ma comunque per me la cosa più impostante era stata incontrarla, per la prima volta e da lì entrambe sapevamo che vederci non poteva essere un così grosso problema.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 24, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Promise?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora