Capitolo 2

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Capitolo 2.

La mattina dopo Sky si svegliò prima di Andrew.

Si alzò senza svegliarlo ed andò a prendere una fetta di dolce per entrambi tenendo i piatti in un vassoio torno in camera e posò il tutto sul comodino iniziando a giocare con i capelli del ragazzo che lentamente aprì gli occhi.

«Sky...» borbottò assonnato.

«Oggi devi andare a scuola?» chiese lui guardandolo con occhi da cucciolo abbandonato.

«Non vado. Diro una piccola bugia, voglio restarti ancora vicino» disse prendendolo per il polso attirandolo a sé per abbracciarlo.

Sky ricambiò quel semplice gesto, ma avvertì qualcosa che non andava e si allontanò leggermente: «Stai bruciando...»

«Forse ho la febbre ecco perchè mi sento stanco e debole» ammise lui.

«Cosa devo fare?» chiese senza riuscire a mascherare la sua paura.

Andrew sorrise e con dolcezza gli accarezzò il volto: «Potresti entrare in bagno e prensere un cassetta con un adesivo che ha una croce rossa?» il ragazzo annuì ed oltrepassò la porta adiacente trovando subito quello che gli serviva.

Tornato in camera si avvicinò ad Andrew che gli prese la valigetta dalle mani aprendola prendendo il termometro digitale che accese e lo posò sulla fronte appena fece il solito bip lo spostò: «Trentanove...»

«Cosa posso fare?» chiese preoccupato.

«Niente, piccolo. Ho tutto qui, adesso prendo una pastiglia e mangio il dolce poi facciamo quello che vuoi» rispose lui sorridendo, per poi prendere una delle pastiglie e mandarla giù.

Sky rimase a guardarlo alcuni minuti dopo, ma quando iniziò a mangiare sorrise e fece la stessa cosa sedendosi tra le coperte.

Terminata la colazione Andrew fece per alzarsi, ma Sky lo spinse tra le coperte: «Stai a letto»

«Piccolo, devo chiamare a scuola e poi torno a letto» disse lui.

«No. Chiamo io» borbottò lui.

Andrew sorrise intenerito: «Potresti prendermi il cellulare sulla scrivania?» Sky annuì, dopo essersi alzato dal letto, prese l'oggetto dalla scrivania porgendoglielo.

Lui digitò il numero e lo portò all'orecchio il telefono: «Pronto?»

«Sì. Buongiorno sono Andrew della sezione 4A chiamo per avvisare che oggi sarò assente. Mi sono preso l'influenza e devo restare a riposo» disse tranquillamente lui.

«Molto bene. Avviserò i suoi insegnati» rispose la donna senza mezzi termini chiudendo poi la chiamata.

Sky gli prese il telefono di mano e lo spinse ancora una volta tra le coperte coprendolo bene e portò i piatti in cucina mettendoli assieme agli altri, ma ripensando a come aveva fatto Andrew riempì la bacinella al lato del lavandino con dell'acqua e sapone.

Rimase sorpreso nel vedere tutte quelle bolle e ci giocò un po', ma si ricordò che doveva lavare i piatti per questo ne prese uno e con la strana spugna iniziò a lavarlo mettendolo poi nell'altro lato del lavandino.

Sicuro di averci preso la mano fece lo stesso con tutti gli altri.

Solo ad ultimo via il sapone riponendo i piatti nel cesto poco distante in modo che asciugassero.

Guardò l'orario e sospirò per un attimo, lesse un libro per un oretta e poi prese un libro di cucina. Era abbastanza indeciso così andò da Andrew, ma vedendolo addormentato non osò svegliarlo.

Vide una donna arrivare ed aprì la porta di casa.

Lei vedendolo esclamò: «Chi sei?»

«Sono, Sky. Un amico di Andrew. Lui non sta bene, ma lei chi è?» chiese il ragazzo.

«Sono un amica dei genitori di Andrew, ma cosa stavi facendo?» domandò notando che teneva un libro di cucina in mano.

Sky arrossì imbarazzato: «Volevo preparare da mangiare ad Andrew, ma non capisco delle cose»

La donna non fece domande e lo condusse in cucina dove lo aiutò a preparare da mangiare.

Il ragazzo biondo capito quei particolari che non gli erano chiari si mosse a suo agio. Quando guardò l'orario sorrise aveva terminato di cucinare puntuale per il pranzo.

Mise i piatti in un vassioi ed andò in camera, posò il tutto sulla scrivania e lo scrollò con dolcezza.

«Sky...» borbottò lui aprendo gli occhi.

«Il pranzo è pronto...» disse lui con dolcezza senza alzare troppo la voce.

Andrew l'osservò per un attimo e gli domandò: «Come hai fatto?» gli prese le mani osservandole in cerca di ferite.

«Mi ha aiutato un'amica dei tuoi genitori» ammise lui.

«Ho avuto paura che ti fossi fatto male provandoci da solo» sospirò lui sereno.

Sky sorrise e prese il vassoio dalla scrivania portandolo sul letto.

Andrew sorrise nel vedere quello che aveva preparato e gli accarezzò il volto con dolcezza: «Grazie, piccolo. Sono i miei piatti preferiti» un enorme sorriso apparve sul volto del ragazzo biondo che felice per quel complimento iniziò a mangiare.

Terminato di mangiare, Andrew, prese un altra pastiglia per evitare che gli salisse di nuovo la febbre e si alzò dal letto andando in cucina con Sky.

Il ragazzo biondo lavò i piatti, ma poi domandò ad Andrew: «Ti va d'insegnarmi a cucinare. Ci ho preso leggermente la mano, ma voglio imparare da te»

«Certo, piccolo. Dimmi cosa ti piacerebbe fare?» domandò lui.

Sky prese il libro di cucina e trovò una bella torta con tante rose colorate e gliela mostrò: «Vieni qui, piccolo» tese le braccia verso di lui ed il ragazzo obbedì.

Andrew lo fece sedere su le sue gambe e l'abbracciò per poi posargli un bacio sul collo: «Sei troppo tenero...» Sky arrossì imbarazzato e lui aggiunse: «Mettiamoci al lavoro»

«Andrew, tu provi qualcosa per me?» chiese lui d'impulso.

«Sky, tu sei speciale per me...» rispose lui facendolo voltare gentilmente per guardarlo negli occhi.

Sky l'osservò attentamente per un attimo, ma fece per baciarlo e lui mise la mano davanti: «Perchè?»

«Perchè posso passarti l'influenza» rispose lui teneramente.

Il ragazzo biondo abbassò il volto ed Andrew sospirò per un attimo solo prima di immergere la mano nei suoi capelli e baciarlo con dolcezza accontentandolo.

Una luce dorata avvolse Sky ed una donna vestita in bianco fece la sua comparsa e disse: «Il bacio del vero amore ha reso permanente questa tua trasformazione»

s'interruppe un attimo e si rivolse ad Andrew: «Prenditi cura di Sky proprio come hai fatto in questi giorni»

«Lo amo e lo proteggerò sempre» rispose lui.

La donna scomparve e i due ed i due si misero a preparare la torta.

Al termine di quella giornata i due ragazzi andarono a dormire felici sapendo che nessuno li avrebbe separati e che la loro vita insieme era appena iniziata.

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