Era notte fonda. I rami secchi degli alti alberi erano coperti da quel candido bianco tipico della neve, fredda e soffice. La ragazza, coi capelli dello stesso colore di quel soffice miscuglio di acqua densa a ghiaccio, camminava a fatica con lunghi passi in quel piacevole e stupendo paesaggio nel centro della grande foresta.
Le era stato ordinato dal suo "capo" di sorvegliare l'area siccome, secondo lui, proprio per questo clima ci sarebbero potuti essere dispersi da attirare o attacchi a sorpresa da diversi nemici. Dato che non aveva trovato anima viva, si era persa nella contemplazione della foresta imbiancata e non si era accorta di aver varcato il confine del territorio appartenente ad Offenderman qualche metro prima. Fu solo qualche metro dopo che si rese conto di essere osservata e probabilmente seguita da qualcuno, all'inizio, pensava fosse una dispersa o una fuggitiva del castello che si era approfittata dell'assenza sua e di Offenderman, spesso rinchiuso nel suo ufficio, quando non era troppo occupato a "divertirsi" con le sue prigioniere. Becky sapeva cosa il suo capo faceva con quelle ragazze, ma non la preoccuapava molto, le bastava avere un posto dove stare e sapere che lui non avrebbe mai allungato una mano su di lei in quel modo. L'albina si risvegliò dai suoi pensieri quando intravide con la coda dell'occhio il luccichio di una lama, che fece ricredere la diciassettene infinita sulle sue ultime ipotesi. Continuò a camminare, cercando di far finta di non averlo visto e, con grande azzardo, camminò velocemente dietro ad uno dei grandi alberi di quercia cercando di attirare il suo inseguitore in una trappola. Aspettò qualche decina di secondi prima che un ragazzo con una museruola con quelli che sembravano dei denti disegnati sopra, degli occhialoni dal quale era impossibile vedere gli occhi e una felpa beige, con le maniche a strisce nere ed il cappuccio tirato a coprirgli la maggior parte di quello che restava scoperto della faccia. Lo strano ragazzo aveva quelle che sembravano delle accette nelle sue mani, una per ogni mano. Becky gli corse dietro il più silenziosamente possibile, ma il ragazzo sembrò notarla lo stesso dato che si fermò quasi meccanicamente. L'albina prese la cosa a suo vantaggio e gli saltò sulle spalle mentre si girava. Il ragazzo non se lo aspettava di certo, per questo motivo quando la ragazza gli saltò addosso lui fece un verso di sorpresa cadendo rovinosamente a terra.
Becky ghignò, mettendosi comodamente seduta sulla schiena del ragazzo, che si agitava inultimente cercando di togliersela di dosso. La diciassettenne guardava orgogliosa il suo lavoro.
"Ehy ,tu! Togliti di dosso! Sei pesante!" Si lamentò lui, agitandosi più forte.
La ragazza si bloccò, mentre il suo ghigno scompariva lentamente dalla sua faccia.
"Come, scusa?" La rabbia dell'albina era evidente nella sua voce.
Il ragazzo con la museruola sogghignò, aveva fatto centro.
"Hai sentito! Come può un ragazzo come me reggere una donna adulta come me sulla propria schiena?" La stuzzicò lui, rafforzando la presa sulla sue accette, pronto a scattare e ribaltare le posizioni.
"Guarda che io ho diciassette anni, bastardo!" Gli urlò contro lei, distraendosi e diminuendo la presa.
L'incappucciato rimase interdetto, bloccandosi.
"Diciassette? Sei più giovane di me?" Chiese sorpreso, girandosi di poco verso di lei per osservarla meglio.
L'albina ghignò se possibile ancora di più, inclinandosi verso di lui.
"Oh, ma davvero? Chi è l'adulto adesso?" Gli sussurrò nell'orecchio lei, prendendolo in giro.
Il ragazzo ringhiò, rivoltando le posizioni con un colpo di reni e puntandole un accetta alla gola.
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The Hell Princess VS Ticci Toby
Action"Slender...?" Chiese lei. [...] "Lo conosci?" Chiese sospettoso il proprietario di quegli occhialoni arancioni. "Beh, solo di fama... È il fratello di Smexy!" Dichiarò sorpresa lei, cercando di vedere oltre quelle lenti colorate. Ticci Toby apparti...