Capitolo 6

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Capitolo 6.

I due ragazzi seguiti dal professore di pozioni andarono in sala grande a mangiare.

Draco guardava il segno rimasto sul volto del compagno e gli accarezzò quel punto preoccupato: «Ti fa male?»

«Mio zio picchia più forte di lui...» rispose il ragazzo dai capelli corvini sorridendogli con dolcezza per poi prendergli la mano e posarci sopra un dolcissimo bacio.

Draco a quel gesto arrossì leggermente, ma il loro attimo magico fu rotto da Silente che si avvicinò loro dicendo semplicemente: «Signor Potter, signor Malfoy dopo vorrei parlarvi nel mio ufficio. Vi aspetto al termine della colazione» i due si guardarono per un attimo ed annuirono a quella richiesta per poi terminare di mangiare tranquillamente.

Ginny intanto li osservava irritata, ancora non si era arresa ad avere il ragazzo tutto per sé così quando li vide lasciare la sala li seguì: «Harry! Stai ancora con quello!»

«Scusa?» chiese lui freddamente: «Questi non sono problemi tuoi a chi dono il mio cuore. Adesso sparisci»

«No! Io ti amo e ti voglio!» disse lei puntando la bacchetta contro Draco.

Harry la guardò minaccioso e nell'arco di tre secondi fu davanti a lei bloccandola contro il muro con un braccio alla gola: «Non osare minacciare il mio compagno o sarà l'ultima cosa che fai in questa vita»

Ginny a quelle parole impallidì, ma provò lo stesso a baciarlo e lui in risposta le sferrò un pugno nello stomaco ringhiando: «Mi fai schifo sei solo una puttana che si è già scopata tutti ragazzi etero della scuola. Sparisci dalla mia vista prima che ti faccia veramente del male» detto questo se ne andarono per la loro strada raggiungendo l'ufficio del preside che li attendeva seduto dietro la scrivania.

Entrati nella stanza s'accomodarono nelle due sedie libere davanti alla scrivania ed Harry domandò: «Di cosa voleva parlarci?»

«La causa dei vostri malori se state troppo distanti» disse l'uomo osservandoli attentamente.

«Da cosa sono causati?» chiese Draco preoccupato che fosse qualcosa di grave o qualche maledizione che gli avevano lanciato contro.

«Voi siete la reincarnazioni di Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde» disse Silente senza giri di parole.

«Questo cosa implica?» chiese Harry perplesso.

«Voi due uniti avete dei poteri fuori dal comune che nessun mago ha mai raggiunto prima» disse ancora una volta l'uomo.

I due si guardarono perplessi e si presero per mano creando una sfera di magia argentata e dissero insieme: «Dobbiamo imparare a controllarli a questo punto»

«Siete qui proprio per questo. Ho contattato una persona che sa come aiutarvi» «Chi sarebbe?» chiesero i due tranquillamente.

Silente non disse niente ed un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi azzurri come il cielo estivo entrò nella stanza: «Sono io quello che vi aiuterà a controllare i vostri poteri» i due si voltarono a guardarlo e Harry ne rimase sorpreso, quegli occhi li aveva già visti tempo fa e disse: «Merlin? Tu sei Merlin, vero?»

«Sì. Io sono Merlin» disse semplicemente il ragazzo.

Draco e Harry l'osservarono per un attimo perplessi, ma poi s'alzarono dalle sedie e dissero semplicemente: «Siamo pronti»

«Seguitemi allora...» i tre si congedarono dal vecchio preside e dopo aver lasciato lo studio raggiunsero un'aula in disuso nei sotterranei ed iniziarono il loro addestramento.

I mesi passarono lenti, l'addestramento di Harry e Draco andò a buon fine.

Riuscirono a controllare la loro magia, alla fine non erano cambiati moltissimo, ma in loro scorreva il sangue dei due fondatori di Hogwarts più forti.

Merlin era riuscito ad aiutarli entrambi ed una volta terminato il suo compito se ne andò dal castello andando nuovamente a vegliare il sonno del suo principe sulle sponde del lago di Avalon.

Intanto i due ragazzi diedero una lezione a Lucius che da quel momento non diede più fastidio a Draco usandogli violenza per l'ennesima volta.

Da quel momento i due ragazzi andarono a vivere al Piton Manor, nonostante tutto Piton non protestò più di tanto, anzi, fu ben lieto di ospitare i due nella sua abitazione.  

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Nasce tutto da un messaggio mandato alla persona sbagliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora