Giugno 2016

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La scuola è finita e, come immaginavo, sono stata bocciata.
Me l'aspettavo, ma meglio così.
I miei genitori sono rimasti delusi da questo esito, ma sapevano anche loro che sarebbe stato l'anno scolastico peggiore di sempre.
Imparerò dai miei errori e migliorerò, almeno spero.

Ho quasi finito di fare la valigia, è piena di costumi da bagno e vestiti bellissimi.
Mi manca il mare, il caldo e la bella compagnia, fortunatamente mancano due giorni alla partenza.

Stasera Daniele mi porta a cena fuori, non so dove perché mi vuole fare una sorpresa.

Indosso un vestito lungo a fiori che mi arriva sopra al ginocchio e si appoggia delicatamente sui miei fianchi.
Raccolgo i miei capelli e metti un bel rossetto rosso fuoco.

Mi sta aspettando davanti  al cancello di casa, fuori dalla macchina con un bouquet di fiori: sono calle, i miei fiori preferiti.
Mi dà un bacio dolce e saliamo in macchina.

"Stasera ti porto in un posto da sogno", mi dice.
"Sono troppo curiosa, dimmi dove stiamo andando!", rispondo.
"Non posso dirti nulla", prende una benda e dice: "Tieni, mettiti questa."

Odio le sorprese, sono troppo curiosa e non sto più nella pelle, devo sapere dove mi sta portando e questa benda mi sta rovinando il trucco!

Dopo 30 minuti, finalmente mi apre la portiera e mi fa scendere dall'auto nera, elegante e di lusso.
Sono ancora bendata, mi sento stupida a camminare disorientata ed aggrappata a lui.

L'aria è fredda e il profumo del posto non mi è per niente familiare.

Camminiamo sui ciottoli per 15 minuti- i più lunghi di sempre- e ci fermiamo.

"Pronta?", mi chiede.
"Pronta!", rispondo con un tono di voce quasi agitato.
Il cuore batte all'impazzata e Daniele inizia a slegare il fiocco della benda.
La benda cade a terra e davanti agli occhi vedo una reggia antica, grandissima, con un giardino curatissimo e delle fontane enormi e colorate.

Mi manca il fiato, lo guardo e gli dò un bacio, commossa.

"Daniele sono senza parole", dico.
"Allora non dire niente, seguimi e basta.", risponde, afferrandomi la mano.

Entriamo nella reggia e all'interno c'è un ristorante molto chic ed è enorme.
In meno di 5 secondi un cameriere ci ospita e ci dirige verso un tavolo vicino ad una finestra.
"Accomodatevi, arrivo subito."

La cena è terminata e credo di non aver mai mangiato così bene.
Dopo aver parlato con Daniele di qualsiasi cosa, credo di averlo conosciuto un po' di più: è impulsivo, ambizioso, buono e brillante. Su molte cose siamo simili e da quello che mi ha fatto intendere abbiamo gli stessi valori.

È quasi mezzanotte, siamo in auto e siamo quasi arrivati a casa.
"Mi mancherai, sai? Vorrei tanto partire con te...", afferma Daniele.
"Io sono a Barcellona, sai dove trovarmi.", dico.

Mi dirigo verso il cancello di casa e lo salutò con un bacio casto, ma ricco di emozioni. Credo di essermi completamente presa di lui, è un ragazzo speciale.

"Sarà dura stare lontano da te.", dico a due centimetri dalla sua bocca. Percepisco il suo fiato.
"Ci vediamo presto, principessa.", mi dà un bacio sulla guancia.
Corro a casa e vado a dormire, sono stanca. Stanca ma al settimo cielo.

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