Maybe I love you || Fenji OS

Maybe I love you

*È LA PRIMA FAN FICTION CHE SCRIVO QUINDI SCUSATEMI PER EVENTUALI ERRORI* 

Federico era tornato da poco a casa. Finalmente era di nuovo nella sua città: Modena.

Sarebbe rimasto con la madre solo per quel giorno, poi avrebbe preso un aereo per il Messico insieme al suo migliore amico Yuri. A loro due si era aggiunto anche Benjamin. Quest' ultimo però non era solo c'era anche Demetra, ovvero la sua attuale ragazza.

Federico, però, non era entusiasta di ciò. Da quando la ragazza era entrata a far parte della vita del moro, era come se tutto girasse intorno a lei, come se lui fosse la seconda scelta. Era così che si sentiva.

Lui e Morena avevano appena finito di cenare. Mentre la madre finiva di mettere i piatti sporchi nella lavastoviglie, cantando un pezzo di Buona Fortuna, Federico aveva preso il cellulare per fare un giro sui social. Dopo aver fatto una stories in cui Morena chiedeva del disco, andò in camera sua a cambiarsi per la notte.

Morena, nel frattempo, aveva finito con le stoviglie ed era tornata in camera trovando un Federico con solo una felpa enorme a coprirlo. Di solito, o almeno fino a quando Federico non si trasferì a Milano, passavano un'oretta nel lettone a raccontarsi l'una l'altro le loro giornate.

Mentre Federico si infilava sotto le coperte, il suo telefono iniziò a squillare ma ignorò la chiamata e si sistemò meglio nel letto.

-Dede... chi era?- sapeva che il figlio non era il tipo che ignora le chiamate.

-Benjamin-

-E perché non gli hai risposto?-

-Sono sicuro che qualsiasi cosa voglia dirmi, abbia a che fare con Demetra- appena finì di parlare il cellulare tornò a squillare.

-Rispondi, Federico- lo incoraggiò la mamma sistemandosi al suo fianco. Il biondo quindi si convinse.

-Pronto?-

-Fede, finalmente, perché non rispondevi?-

-Ero sotto la doccia, scusami. Cosa è successo?-

-Ho intenzione di presentare Demetra ai miei, secondo te cosa dovrei mettere?- sentendo queste parole, Federico sentì gli occhi inumidirsi e iniziò a mancargli il fiato. Si sentì morire dentro, non si aspettava tutto questo, non si aspettava che presentasse Demetra ai suoi così presto.

-Federico, ci sei?- chiese Benjamin sentendo solo silenzio dall'altra parte del telefono.

- S-si ci sono – gli tremava la voce.

- Allora, secondo te cosa dovrei mettere?-

- n-non so... - cercò di non balbettare, ma senza alcun risultato – vestiti come ti vesti di solito, in fondo sono solo i tuoi genitori, Benjamin -

-Grazie Federico, ti voglio bene- concluse il moro salutando l'altro.

"Ti voglio bene". Sono queste le tre parole che continuava a sentire nelle orecchie, nonostante le chiamata fosse finita da almeno quindici minuti. Aveva iniziato a piangere, singhiozzava. Un singhiozzo più forte attirò l'attenzione di Morena.

-Cosa è successo Dede?- Federico scosse la testa in segno di negazione. Non voleva parlarne, quindi, intuendolo, Morena si sistemò meglio sotto il piumone caldo. Il piccolo lo colse come un invito a mettersi accanto a lei, si stese e si sistemò accanto alla madre. Lei accolse il figlio tra le sue braccia per consolarlo. Sapeva che era successo qualcosa con Benjamin. Iniziò ad accarezzare i capelli e le schiena del biondo cercando di calmarlo. Intanto questo continuava ad esser scosso dai singhiozzi.

Dopo una buona mezz'ora il biondo si era finalmente calmato, però rimase ugualmente tra le braccia della madre.

-Allora, vuoi dirmi cosa è successo con Benjamin?-