When The Love Changes Your Life

Capitolo 2

Sono le 08:30 mi alzo stanca e mi reco in cucina dove trovo mia zia preparare la colazione
"Non devi andare alľuniversità?" Mi chiede
"Si, dovrei" dico con voce stanca
"E le altre?" Domando
"Sono uscite" risponde
Mi siedo a tavola e inizio a mangiare.
"Io scendo, se non vai alľuniversità avvisa tua sorella"
"Okok"
Mia zia esce, io mi preparo e decido di andare a questa università.
Il perché ľho scelta non lo so, forse perché mio padre era un medico, ma non so se veramente vorrei fare questo.
Salgo in macchina e vado lì.
Faccio le prime lezioni e poi vado a mangiare.
Riguardo la scuola sono sempre stata una ragazza molto intelligente infatti non trovo difficoltà a differenza di altri.
Mia sorella dice che è strano essendo la persona che sono ma quello è solo un difetto.
Ritorno alľuniversità dopo aver mangiato al ristorante con 2 amiche e un amico, si, ho fatto anche lui.
Appena entro trovo un ragazzo, mai visto, ma molto bello.
Capelli ricci di un biondo scuro, occhi verdi e fisico perfetto.
Forse si era iscritto da poco ma doveva essere la mia preda.
Mi avvicino e lo saluto
"Hey, ciao, sei nuovo?"
"Si, è il mio secondo anno però ho cambiato università"
"Ah, capito, io sto al terzo"
"Per caso sai dove si trova l'aula 32?"
"Si, seguimi"
Aveva una voce magnifica qualcosa che non avevo mai sentito prima
"Emh...scusa, ma come ti chiami?" Gli chiedo
"Harry, Harry Styles, tu?"
"Diana"
"Piacere"
"Ecco la tua aula"
"Grazie"
"Di niente, ci vediamo in giro"
"Lo spero"
Mi allontano e vado a fare la mia lezione però a metà vado in bagno e noto lui poco distante da lì.
Cosa ci faceva ancora qui? I suoi corsi erano finiti mezz'ora fa
Lo guardo e lui mi guarda però non ci salutiamo ed io entro in bagno.
Dopo un poco sento sbattere la porta, ormai era mio.
Mi giro e si era Harry.
"Sei venuto"
"Come avrei non potuto"
Si avvicina a me e mi butta contro il muro
"Scusa, ma qui non si può, stasera"
"Vogliamo fare a casa mia?" Domanda
"Ok"
"Ti mando ľindirizzo"
"Ok, ecco il mio numero"
Ormai era mio mi bastava una serata e poi ne avrei trovato un altro.