Proemio

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Canterò le gioie, i dolori, le sublimi sensazioni
Ch'il mi cor vorace varia e nutre.
Canterò i pensieri, i desideri, le grandi ambizioni
Catapultate dal mio capo alla tua utre.

Tra i miei versi scorgerai l'io celato
Tra i nessi dell'incapito e dell'erudito,
E anche se ad essi sarò stato dal fato legato
Ti rivelerò con la Luna il mio dito.

Mi chiedo s'io possa esser capace
Di mostrar com'io vedo le situazioni
Tramite l'uso di un verso efficace,
Scrivendo delle mie più intime rivelazioni:

Intime perch'io d'intimo il verbo tratto
Come se fosse una parte di me stesso;
E come s'i fossi d'un tratto disfatto
Rivelo ciò che celo dandone l'accesso.

Vivo di versi, e di versi la mente salvo
Poichè trovo l'equilibrio nella poesia
Come genialità in un cervello calvo,
Come musica in melodica sinfonia;

S'i ne fossi sfoglio scomparirei al'istante
S'i ne fossi privo di vita mi priverei,
Ma essendo foco in un'anima dettante
Arde ed incidendia i fogli che battei.


Ti dedico a te lettore questa umile raccolta,
E giuro di metter il cor, di volta in volta.

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