hello?

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come prima lezione andò tutto bene, poi la signora che lo aveva accolto prima gli chiese, appena avrebbe avuto tempo, di andare in segreteria e lui acconsentí.

«ehhyyy!~» felix si girò e si ritrovò davanti un ragazzo somigliante ad un coniglietto puccioso o ad una tartaruga o ancora ad uno scoiattolo, non sapeva bene come definirlo. «ciao?» disse felix «io sono jisung, han jisung, piacere di conoscerti!» e si strinsero la mano. «io sono-» «tu sei lee felix, lo hai detto prima» sorrise. felix non sapeva che fare, era impacciato e timido, anche se a guardarlo non sembra nulla di tutto questo.

«voglio presentarti due persone, vieni» gli prese il polso e lo tirò con se. «loro sono seungmin e jeongin. ragazzi lui è felix» «salve» jeongin lo accolse con uno dei suoi soliti sorrisi e seungmin si limitò ad alzare la mano e a sorridere. «quindi tu vieni dall' australia?» cominciò seungmin «si, so parlare bene l'inglese e sto imparando il coreano» spiegò. «perciò se dico qualcosa di sbagliato scusatemi» disse con una risatina nervosa.

al quel punto suonò la campanella, «ci vediamo dopo all'intervallo?» disse jisung, «veramente dovrei andare in segreteria, scusatemi» «fa nulla, allora domani?» annuí felix e si sedette al suo posto.

l'altra lezione ancora terminò e cominciò l'intervallo, felix si diresse verso la segreteria dopo aver salutato gli altri tre. cercando di non perdersi per tutte le stanze della scuola trovò la segreteria. era vuota e fredda come stanza, si diresse verso la sala d'attesa, e fu lí che lo rivide. il ragazzo oscuro, seduto con un quaderno di musica tra le mani.

felix si avvicinò e provò a parlarci, «ciao, ti ricordi di me, ci siamo visti prima» ... silenzio assoluto da parte dell'altro. «oh felix, sei arrivato allora!» disse un uomo ben vestito, «si?» «vieni che compiliamo dei moduli» e l'uomo gli fece segno con la mano di entrare nell'ufficio. il ragazzo alzò la testa non appena se ne andò felix.

passarono minuti e il ragazzo rimase lí, non che stesse aspettando felix, ma la sua vita apperteneva di piú alla musica che alla scuola e cosí si rifuggiava lí, in quella stanza fredda, dove nessuno avrebbe potuto disturbarlo.

felix uscí dall' ufficio, «ti sei ambientato giá?» «no purtroppo» l'uomo alzò gli occhi e riconobbe changbin «changbin! perchè non aiuti questo nuovo arrivato a visitare la scuola? mi farebbe molto piacere» changbin fissò per un attimo felix e poi annuí lentamente riabbassando la testa.

«grazie» gli disse felix avvicinandosi.

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