MI CHIAMO MILLIE BOBBY BROWN.

Prologo

Ci sono momenti, in cui la vita di una persona deve finire. Tutti hanno una fine... o meglio, tutto ha una fine. Anche la cosa più bella esistente al mondo, ha una fine. Nessuno sa veramente cosa voglia dire porre fine alla propria vita, nessuno. Forse nemmeno io. Ma ho vissuto troppo a lungo una vita triste, troppo a lungo.
Inizialmente le cose andavano bene, facevo parte di una serie tv di grande successo. Finchè il mio personaggio non fu costretto a morire. Poi non mi hanno più richiamata. Mi ero convinta che sarei stata sempre solare, in ogni momento con un sorriso stampato in faccia... ma solo ora mi rendo conto di star esagerando. Non voglio dire che odio sorridere... sto solo dicendo che esistono anche cose tristi nella vita... e probabilmente non si posso affrontare con un sorriso. Se solo potessi ascoltarmi, sapresti che cosa mi hai fatto. Mi hai rovinato la vita, tu e quella tua amichetta della Apatow. Ho sempre sofferto vedendovi insieme. Sapevo sin dall'inizio che di lei non mi sarei potuta fidare, non dopo che ha rovinato la nostra amicizia. Anche se per me non credo fosse stata solo amicizia. Sai, come mi guardavi... come anch'io ti guardavo. Nelle interviste abbiamo sempre negato di stare insieme, che quello fosse amore. Anche se ora che ci penso noi non stavamo insieme... e forse quello non poteva essere chiamato amore. Ma per me lo era, per me era amore.
E forse eri tu... tu a rovinare la nostra amicizia, ma non potevi essere tu. Sei sempre stato gentile e carino nei miei confronti. Sapevo bene che io ti piacevo, ti ero sempre piaciuta. Come tu eri sempre piaciuto a me. Non l'abbiamo mai ammesso, ma in fondo sapevamo entrambi quello che provava l'altro.
Ora voglio partire dalle basi, Finn, voglio partire da dove questa tortura è cominciata, da dove io e te non siamo più stati amici. Te lo ricordi? Oh so che te lo ricordi. Sei solo uno stupido, lo sai? Uno stupido a dar retta a quell'oca. Sai, non le ho mai preso una museriola. Anche se ci ho pensato diverse volte. L'ho sempre odiata e sempre lo farò. La museruola sarebbe stata la via più semplice per chiudere quella bocca da cagna che si ritrova. Per farla smettere di parlare. Ma, come ho già detto prima, tutti hanno una fine. Anche lei avrà una fine, forse dopo di me... o dopo di te. O forse sarà l'ultima persona al mondo a poter vedere il sole. Ma di sicuro io vorrò vedere te. O meglio, voglio. Sai chi sono e io so chi sei.
Tutti hanno una fine, questa forse è la mia. Ma prima, voglio raccontarti per filo e per segno quello che hai fatto, quello che non hai fatto... e in particolare quello che avresti voluto fare ma che quella oca della Apatow non ti ha permesso di fare. Ogni singolo giorno passato a rimpiargermi di aver sbagliato, di aver sbagliato sul tuo conto.