Secondo estratto

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Secondo avvertimento!

Se prima non avete letto "Sorteggio" non proseguite oltre, non capireste nulla della storia!





Solo l'intervento minaccioso della Professoressa Bustier aveva zittito la classe dopo dieci minuti abbondanti di risate dovute all'abbigliamento stravagante di Kim in quella fredda mattina di febbraio. La professoressa lo squadrò a lungo, poi chiese con un'espressione tra l'arrabbiato e lo sconvolto "ma ti pare che il 15 febbraio tu debba venire a scuola vestito così? Carnevale era martedì! Cosa ci fai con la gonna? Intanto ti fai un giro dal preside e chiedi il permesso di tornare a casa per vestirti in maniera consona. E voi altri smettetela di ridere altrimenti metto una bella nota a tutta la classe!"

Kim piego la testa e sconsolato si allontanò sperando in una semplice ramanzina e non in una sospensione. Certo, se fosse stato intelligente quanto il suo amico adesso non sarebbe in quella situazione. Ma Max era sempre un passo avanti, soprattutto nei suoi confronti, compensava la scarsa attitudine atletica con un acume fuori dal comune: la mattina era arrivato in classe sfoggiando un grazioso gonnellino preso in prestito dall'abbigliamento di danza della sorella, indossato rigorosamente sopra i pantaloni. Pensare che tutto il gioco era stato un'idea sua. Tutto per uno stupido bacio! quella scema di Chloé era stata irremovibile, inoltre qualcuno le aveva spifferato quale sarebbe stato il pegno da pagare per l'insuccesso e ciò aveva solo peggiorato le cose.

Mal comune mezzo gaudio però penso Kim quando nell'uscire dalla classe incontrò Nathanaël conciato allo stesso modo e si trattenne per un attimo dal ridergli in faccia, pensando a cosa lo avrebbe aspettato dopo pochi secondi e infatti non appena il compagno varcò la porta sentì chiaramente il boato delle risate sovrastato a malapena dalle urla della professoressa ora più infuriata che mai.

Intanto in classe Alya era ancora intenta a sfogliare le fotografie di quello stupido gioco che aveva coinvolto i ragazzi nel giorno di san Valentino, incuriosita soprattutto da chi avesse avuto in sorte la sua amica che questa mattina si era presentata molto in anticipo e stranamente silenziosa. Dovette trattenere un urlo quando nello sfogliare la galleria creata per l'occasione vide Marinette labbra su labbra nientemeno che con Adrien. Si voltò verso di lei con un sorriso incredulo, mostrandole il cellulare. L'amica minimizzo "è stato solo per uno stupido gioco, non c'era né passione né altro" ma omisse di dire che quello della fotografia era stato il quarto bacio; il primo era stato troppo veloce, il secondo senza fotografia, il terzo... già il terzo non si ricordava nemmeno più' perché non era stato fotografato, quindi era stato necessario il quarto. Quattro baci con Adrien, quatto infarti mancati, anche se lui era stato chiaro e diplomatico fin da subito, addirittura le aveva proposto di scambiarsi con Nathanaël se lei lo avesse preferito. C'era stata solo perché era un gioco, questo continuava a ripetersi, non c'era coinvolgimento da parte sua né tantomeno da parte del ragazzo, che però stamattina era piuttosto sfuggente e silenzioso. Che baciasse così male? Non che avesse molta esperienza in quel campo, magari l'alito? Era stata a scuola tutto il giorno e non si era portata nemmeno una mentina. No, di sicuro era perché lei non era capace di baciare che il ragazzo stamattina la evitava. Per colpa di uno stupido gioco si era bruciata tutte le sue carte, niente da fare, avrebbe rinunciato per sempre al suo sogno d'amore.

Si stupì molto quando le arrivo una notifica su WhatsApp, a lei come a tutte le ragazze; Chloé invitava tutte a restare in classe per una decina di minuti dopo le lezioni. Così con grande stupore generale Chloé attese che tutti i maschi fossero usciti per chiudere la porta e dar voce al suo piano "sono molto arrabbiata e delusa, ieri per colpa di uno stupido gioco non solo ho rischiato di essere baciata da quello scimmione deficiente di Kim, ma il mio Adrien è stato costretto a, bleah, non riesco nemmeno a dirlo, mi fa male anche solo ricordarlo" Alya scocciata si mise in mezzo "E' stato un sorteggio, non puoi biasimare nessuno, è stato solo un colpo di fortuna" la bionda la zittì con un'occhiata letale e continuò "se loro si divertono con questi giochetti infantili allora noi non possiamo che vendicarci. Sabrina scrivi i nomi dei maschi, poi ognuna di noi estrarrà un biglietto e dovrà invitare il ragazzo estratto a prendere un caffè lungo la Senna e a fine serata baciarlo. E voglio le fotografie. Chi non dovesse riuscire sarà costretta a venire a scuola domattina con i capelli come appena sveglia" Fu il turno di Marinette prendere parola "non voglio che sia Sabrina a scrivere i nomi, magari vi siete messe d'accordo per evitare di inserire tutti i nomi" fischi di approvazione i levarono dal fondo della classe dove Alix, Rose e Juleka erano sedute annoiate da questa sciocca discussione "vero, se li scrivi tu non metterai Adrien, o magari hai già' il suo nome nascosto in mano!" dissero le tre quasi in coro immaginando qualche sporco trucco da parte della bionda. Chloé risentita dovette arrendersi e lasciare che fosse Rose a scrivere i nomi dei maschi e inserirli nel suo astuccio da cui poi sarebbero stati pescati dalle ragazze. Sabrina subito si fece da parte per non rischiare di interferire con i piani dell'amica e anche Juleka preferì lasciar perdere, almeno sarebbero state lo stesso numero. Tutte pescarono, poi pian piano aprirono il biglietto e dalle facce si capì subito che non tutto era andato al meglio. Alya spiò subito in direzione di Marinette che aveva messo una faccia da poker come non si era mai vista e si guardava intorno cercando di apparire anonima e invisibile. Chloé emise un grugnito di insoddisfazione e strinse il pugno con rabbia, chiaro segno che la pescata non era andata a buon fine. Alya lesse il nome che le era toccato e sospirò con rassegnazione, avrebbe dovuto fare qualcosa, altrimenti sarebbe finita male. Marinette piegò il suo biglietto e lo mise in tasca, avrebbe avuto modo di riflettere su come scambiare il nome che le era arrivato in mano, ma il tempo era tiranno, aveva solo 6 ore per mettere a punto un piano e riuscire a fare qualcosa, non che le interessasse venire a scuola spettinata, ma l'orgoglio e la Ladybug interiore le imponevano di vincere la scommessa. Dopotutto se ieri aveva aiutato Adrien con il bacio l'aveva fatto solo per la scommessa, o no?

Secondo estrattoWhere stories live. Discover now