Prologo ¿1?

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Tanto tempo fa, dopo la creazione dell'universo fu creato da Dio, Lucifero. Un Angelo, il bene,il giusto, la perfezione. Egli era bellissimo, buono, sapeva ogni cosa  tranne quello che era veramente: un Male talmente forte da ribellarsi al suo stesso Creatore.

Lucifero pov's

"Gabriel, come è andata oggi?" chiesi felicemente al mio piccolo fratello, mentre con i suoi occhi dorati e col suo sorriso faceva brillare il mondo.

" bene, anzi benissimo, sono il primo della classe ed è tutto merito tuo. Mi hai insegnato a usare i miei poteri, e per questo ti ringrazio. "mi rispose Gabriel. La sua dolcezza, la sua innocenza, erano la prova che fosse un Angelo. Un essere creato per portare la Luce.

" grazie.. Fratellino". Mi avvicinai a lui, e gli diedi un bacio sulla fronte. Era ancora piccolo, era nato solo sette secoli fa, mentre io avevo già parecchi millenni. L'età in cui un Angelo raggiunge la sua massima forza, e luce, in cui si ricevono le proprie ali si aggirava intorno al primo millennio.

"Lucifero, andiamo a giocare, ti prego! "mi supplicò. Accettai, stritolandogli leggermente le guance.

Andammo verso il giardino della Luce, mentre aprí le mie ali morbide e candide come il mio abito.

Lo presi in braccio dato che non aveva ancora sviluppato le ali, e lo feci salire sulle spalle, mentre accarezzavamo il vento e il senso di libertà. Amavo renderlo felice.

Io ero il fratello maggiore nella mia famiglia di discendenza. Dopo di me, quello più vecchio era Michele, mia sorella Reina ed infine il più piccolo Gabriel. Eravamo rispettati in tutto il paradiso, dato che eravamo gli Angeli con discendenza reale, e con un paio di Ali dorate.

Appena arrivati, lasciai Gabriel andare a giocare con alcuni suoi amici di scuola, della scuola Angelica creata all'inizi dei tempi, quando ancora ero solo un ragazzino. Gli sorrisi mentre con lo sguardo lo tenevo in guardia.

Mi sedetti, su una panchina, mentre guardavo il sole di mezzogiorno che brillava nel cielo azzurro, coperto da leggere nuvole bianche. Il paradiso era bellissimo. Era la mia casa, e non l'avrei mai lasciata. La mia eternità l'avrei passata aiutando gli altri, come facevo già allora. Ma non sempre questo mi soddisfaceva.

Mentre guardavo i bambini gioire, dentro di me, sentivo qualcosa che non andava, era da tempo, che sentivo uno strano malessere, ma non capivo cosa fosse. Io conoscevo solo la felicità, il giusto il bene,ma mi ero sempre chiesto se esistesse qualcosa di diverso oltre tutto quello che mi circondava.

Venni risvegliato dal pianto di Gabriel, che era appena caduto.
Era comune tra i piccoli farsi male, ma quando vidi quel sangue che cadeva dalla sua ferita, lui che piangeva, non feci nulla, come se nulla fosse successo.

Ero tranquillo, non mi stavo preoccupando e la cosa mi sorprese. Provai qualcosa di così fastidioso a vederlo. Finché una lacrima di qualcosa che non era felicità, cadde sopra la sua ferita. Una lacrima di dolore.

Ma cosa stai pensando? Tu devi aiutarlo, ma cosa ti prende?

Chi sei?

Sono la tua parte angelica.

E perché sei nella mi testa?

Perché io faccio parte di te, ne ho fatto  sempre parte, ma adesso ti sto parlando perché non stai facendo una azione corretta.

Ma quindi esiste qualcosa che non é corretto?

Certo!

Dove si trova?

Non esiste un luogo per il non corretto, perché Dio non l'ha creato.

E perché no? Secondo me dovrebbe esistere qualcosa che non sia corretto, intendo qualcosa che faccia soffrire.

Ma cosa stai dicendo? Non esiste, perché, se il non corretto esistesse, gli umani potrebbero fare qualcosa che non sia il bene, ma grazie il bene tutto è pacifico e tranquillo.
Ma adesso aiutalo

Va bene.

E come se mi fossi risvegliato, con i miei poteri guarì la ferita di Gabriel.
Lui mi diede un bacio sulla guancia, in segno di ringraziamento, e se ne andò con i suoi amici.

Mi sentivo annoiato a vederlo felice, era tutto cosí noioso.

Ma cosa mi sta succedendo?
Pensai.
Mi sentivo meglio a vedere le sue lacrime.
Mi sentivo così male a sentire queste assurdità. Non era da me.

No, io non potevo continuare così.
Dovevo distrarmi, cosí andai nel tempio sacro a chiedere il permesso, per la prima volta per andare sulla Terra, a Dio.

La Terra era una creazione dell'Onnipotente, vietata a noi, per il semplice motivo che gli umani erano esseri liberi da ogni vincolo, cresciuti senza alcun insegnamento della vita, in cui il bene e il male si mescolavano.
Ma io purtroppo del male, a quei tempi, sapevo ben poco.

Volai fino al tempio d'oro e di marmo bianco facendo ingresso nella sala principale.
"Padre, sono venuto per chiedervi, se posso andare sulla Terra"

"Figlio mio, io ti do il permesso, solo se ti trasformerai in un umano, loro non devono vedere le tue ali, e non devi usare i tuoi poteri, va bene?"

"Certo padre"
Mi girai, ma prima di oltrepassare il portone mi richiamò.

" aspetta figlio mio, tu devi ritornare in te stesso hai capito? Perché se sbagli l'universo cadrà. Tu devi scegliere il giusto. Adesso puoi andare"

"ma Padre, perché mi dite questo? "

" devi sapere che io so il futuro ma non posso dirtelo. Ma se vuoi, puoi cambiarlo e ti avverto, che qualcosa non va in te, tu sei il mio primo figlio, e come tutti io ti voglio bene, e io voglio che tu faccia la scelta giusta.. "

"ma Padre"

" adesso vai figlio, rifletti un po' sulla terra. Vai.. "

E le porte si chiusero.
Ma cosa significa? Dio sa tutto. Quindi c'è qualcosa che succederà. Lo sapevo.

Aprí un portale per la Terra, e dopodiché, mi ritrovai, in mezzo a due palazzi scuri e ammuffiti.
Ero ancora con le ali e vestiti bianchi, così feci scomparire le mi ali, feci apparire una maglietta azzurra, jeans, e un cappello mentre cominciando a camminare nel vuoto.

Un vuoto che mi avrebbe mostrato la via della mia esistenza.

Hello, come vi é sembrata la prima parte? Spero vi piaccia.
Ci sono molti errori nel seguito della storia, perché l'ho scritto tempo fa, all'inizi di wattpad.

Baci da

DarkNightmare11

I AM LUCIFER (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora