Falsa Nemesi

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Agatha's POV

Forse sarebbe stato meglio assistere alla lezione di storia piuttosto che attaccare misere zucchette di carta nei corridoi della scuola. Le mie mani appiccicose imploravano pietà da più di un'ora e mezza, e la montagna disorganizzata di zucchette che aspettavano di essere appese mi demoralizzava ancora di più. Misi il broncio.


"Dai Aggie! Non fare quella faccia!" Sentii dire dalla papera accanto a me.
"Preferivi per caso la noiosa e lebbrosa professoressa di storia?" Mi disse in tono ironico. Quel suo visino da mocciosa mi urtava e non riuscivo a guardarla in faccia mentre le parlavo senza che mi venisse un profondo disagio.
"Sì" dissi con espressione quasi gelida.
"Agatha! Mi dovresti venerare per averti fatto evitare l'interrogazione da quel mostro! E invece tu mi tratti male come se ti avessi costretto a venire qui ad appendere le decorazioni di Halloween!"
Finsi di non prestarle attenzione e ricominciai ad occuparmi delle zucche.
"Sophie" cercai di spiegarle  "Io non ti ho chiesto proprio nulla-"
"Vuoi fare una passeggiata nel cortile? Tanto non nessuno può riprenderci" mi propose.

L'idea di buttare tutte quelle ore di lavoro al vento non mi allettava "Ma...uhm... fa freddo fuori" farfugliai poco convinta. Non ero brava a mentire sotto pressione.
"Beh, questa notizia ti può sconvolgere... " si avvicinò al mio orecchio per sussurrarmi "ma esistono le giacche per coprirsi... "
Poi mi fissò con un' espressione da fessa e scoppiò a ridere. La guardai confusa, e stranamente la sua insulsa risata contagiò anche me. In fondo... In fondo non ci terrei tanto a vederla morire.

Lei è così buona, pensai fra me e me, che è capace di far ridere una come te. 

O forse avevo solo dei seri problemi.



 Il cortile scolastico era paragonabile alla piazza del comune: c'erano alcune panchine , le quali attorniavano una fontana imponente al centro, e poi vi erano delle palme che separavano dei piccoli sentieri ghiaiosi, ognuno dei quali portava ad una precisa porta dell'edificio o un'uscita. La piazza era circondata a sua volta da un piccolo boschetto che dava un'atmosfera quasi magica al posto... per la sua questionabile grandezza, qualche compagno l'aveva battezzata "selva infinita", ma per me continuava a rimanere un giardino poco curato.

La struttura scolastica, invece, rispecchiava il contrario della natura candida e pulita del cortile. Non che mi ricordasse un appartamento di periferia, ma...diciamo che mi faceva sentire più a casa che mai.  

Mentre fantasticavo sulla mia affascinante e polverosa casa spiovente in cima al colle simile alla scuola, Sophie afferrò con le sue candide dita la mia mano callosa e appoggiò la testolina sulla mia spalla insicura.
Nonostante non avessi compreso il motivo del gesto, rinunciai all'idea di scostarla da me e continuammo a camminare, in silenzio, nel giardino.

Tutto d'un tratto goccioline di sudore rotolavano sulla mia fronte, la mia presa si faceva rigida sotto la veste e avevo il necessario bisogno di sboccare. Non volevo il suo affetto. Non volevo il suo affetto?  Per la prima volta in mesi, la sua non sembrava un'azione finta o programmata nei miei confronti. Per la prima volta, mi chiesi se davvero le sbattesse della mia esistenza. Non avevo mai avuto un' amica -amica- lontanamente simile a lei. Le uniche persone a cui importava di me erano solo Hester, Anadil, Ravan, Hort-

Assorta nei miei pensieri, non mi ero accorta di quest'ultimo che si trovava di fronte ai miei occhi, semi sdenudato,  nella fontanella. 

Mi stropicciai gli occhi con l'unica mano libera e riaprendoli lo vidi ancora lì, davanti alla fottuta fontanella, intento a...specchiarsi? Molestare i pesci rossi?

Rimpiansi di averlo considerato per qualche secondo mio amico appena vidi la faccia schifiata che rivolgeva a me e alla ragazza appoggiata a me. Per fortuna Sophie si era risparmiata la scena pietosa tenendo gli occhi chiusi; non s'era nemmeno accorta della sua presenza.

Hort era scappato via tenendo qualcosa in mano ed ebbi un enorme istinto di impiccarmi nella selva infinta.

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Note dell'autore AGGIORNATE: la mia prima intenzione era solo quella di correggere qualche errore e pubblicare nuovamente i capitoli, e ora mi ritrovo a riscrivere tutto da capo. Quindi, cosa sta succedendo, praticamente?

SONO CONSAPEVOLE che niente di tutto questo abbia senso. Perché riscrivere tutto un'altra volta, storpiando un po' il plot originale? Perché mi diverte, easy

Mi mancava wattpad e mi andava di scrivere due cazzate, e sto usando i miei vecchi libri come cavie :D  quindi sì, thats basically it.

Per quanto continuerò a scrivere? Aggiornerò altri libri? Mi piace ancora sge? 

So quanto vuoi al momento. Ve se ama, sia se stiate rileggendo, sia se abbiate trovato questa fucking storia ora.


Thanks for sticking up with me

Grazie per il supporto

<3

-betta


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28, 2020 ⏰

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