Capitolo 1

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MADISON POV'S

Sono sdraiata su questo pavimento gelido da ore. Mi chiamo Madison Grier ho 16 anni e sono un licantropo. Nel mio branco tutti mi possono picchiare e umiliare senza ricevere punizioni, non valgo niente. Sto perdendo molto sangue, mio fratello Nash mi ha picchiato di nuovo . Nash ha 18 anni è sempre stato protettivo e amorevole fino a quando non ho compiuto 11 anni da quel momento sono iniziate le botte ripetute. Lui mi picchia sempre con il suo migliore amico Cameron. Cameron è l'alpha del nostro branco e Nash è il Beta. Il branco si chiama Darkblue ed è molto potente, secondo soltanto al branco Redwolf.

<< Madison, hai sporcato tutto il pavimento adesso si che sei nei guai>> disse mia madre.

Già anche i miei genitori mi picchiano, molte volte però lo fanno fare a Nash. Non ho mai capito perché mi odiassero molto probabilmente perché sono l'unico lupo del branco ad avere il pelo blu.

Un dolore lanciante alla schiena mi fa risvegliare dai miei pensieri. Mi madre ha chiamato Nash adesso sono nei guai.

<<Nash, mamma scusatemi, pulirò tutto il pavimento>> dissi spaventata.

<<Madison ti ho detto mille volte che non puoi chiamarmi mamma, e le tue scuse non valgono niente come te>> disse mia madre.

Iniziai ad avere gli occhi lucidi, ero abituata a questi insulti ma faceva male sentirselo dire ogni volta da chi ti dovrebbe proteggere. Sentii un dolore acuto sulla guancia destra. Nash mi aveva dato uno schiaffo perché non lo stavo ascoltando.

<< Puttana, ti ho detto mille volte che mi devi ascoltare quando parlo>> disse Nash con disgusto

<< Scusa Nash >>

<<O no, Madison sta volta non la passi liscia, chiamo Cameron così ci divertiamo un po'>>

<< Ti prego Nash non chiamare Cameron, ti scongiuro>> dissi ormai in lacrime

Sarebbe stata la mia fine.


1 ORA DOPO

Ero chiusa in una cella. Nash e Cameron avevano appena finito la mia punizione non li avevo mai visti così arrabbiati. Mi avevano procurato dei lividi su tutto il corpo e mi avevano costretto a mangiare lo strozzalupo. La mia lupa chiedeva pietà così come il mio corpo.


Presi la mia lametta che portavo sempre con me e iniziai a tagliarmi. Mi faceva sentire meglio, protetta e amata. Erano anni che mi tagliavo e nessuno si era mai domandato il perché delle felpe in estate. Non importavo a nessuno, ero sola.





CAMERON POV'S

Ero con il mio amico Nash. Avevamo appena finito di picchiare quella puttana della sorella. La odiavo troppo. Era bella ma amavo farla soffrire, vederla urlare di dolore era qualcosa di fantastico. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 19, 2018 ⏰

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