Capitolo 1:un anno dopo

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(La storia verrà raccontata sotto un punto di vista esterno,e non quello dei personaggi)



Era ormai passato un anno preciso dalla sconfitta della calamità Ganon,in quel giorno al villaggio calbarico c'era gran movimento,danze e festeggiamenti per ricordare quel memorabile giorno in cui l'eroe leggendario Link aveva sconfitto grazie all'aiuto di Zelda la grande calamità
la ragazza era intenta a ballare con le altre fanciulle del villaggio,ormai felice e spensierata da quando è tornata la pace
al contrario l'eroe biondo era chiuso nella sua stanza,all'interno della casa sua e di Zelda costruita proprio nel centro del villaggio,una casa modesta nulla di che,qualche arredamento reale rimasto dalla distruzione del castello e tutte le varie stanze,sia Link che Zelda avevano preferito così.Tornando a noi,il biondo era appunto nella sua camera,sdraiato sul letto a fissare il soffitto con un solo pensiero in testa...la caduta dei campioni,dei suoi migliori amici...è stata colpa sua?non poteva fare a meno di pensare lo fosse,credeva fermamente che se avesse sconfitto la calamità Ganon prima,tutto ciò non sarebbe mai e poi mai successo.Mentre questi pensieri annebbiavano la mente del ragazzo insistentemente,i suoi occhi si annebbiarono di lacrime a pensare a tutti i cari dei valorosi guerrieri morti...al fratello di Mipha,al discendente di Daruk,a tutte le gerudo che conoscevano e che ammiravano Urbosa...a chi ammirava Revali...e non può far a meno di pensare alla disperazione che quei poveretti avevano provato.
Il viso del ragazzo era percorso da tante lacrime calde e i singhiozzi che scuotevano violentemente il suo corpo coperti solo dalla musica della festa.

Passò qualche ora,era tarda notte quando Link cedette al sonno e alla stanchezza ancora in preda alle lacrime...Zelda rientrò pochi secondi dopo,salì le scale leggermente cigolanti ed entrò piano nella stanza del ragazzo
quasi sentì il suo cuore spegnersi alla vista del suo volto pieno di lacrime,poteva immaginare i suoi pensieri conoscendolo bene,non poteva fare a meno di pensare che sarebbe dovuta arrivare prima al posto di divertirsi nelle danze,ma pensandoci bene sarebbe stato inutile,poiché Link sarebbe finito col consolarla...a quel pensiero si formò un tenero sorriso sul volto di Zelda che richiuse piano la porta senza svegliare il suo cavaliere,si diresse subito dopo nella sua stanza sdraiandosi a peso morto sul letto e si lasciò andare completamente al sonno e alla stanchezza.

Il giorno dopo entrambi si svegliarono al suono di un coccò,si sistemarono pettinandosi i capelli come a loro solito.Zelda uscì di casa andando ad aiutare con le faccende del villaggio già di prima mattina,era una ragazza dal cuore d'oro come Link d'altronde.Il ragazzo invece prese la sua spada andando nella periferia del villaggio ad allenarsi.Tanti dopo aver scoperto chi lui fosse provarono a sfidarlo,tutti persero.ed ecco un altro sfidante che ha trovato l'eroe,l'uomo incalzò subito:<<IO TI SFIDO EROE LEGGENDARIO LINK...SE VINCO MI CONCEDERAI DI POSSEDERE LA SPADA SUPREMA>> Link tirò un sospiro,quante volte i guerrieri lo avevano sfidato e avevano detto quelle esatte parole?troppe volte per tenere il conto,ma ormai era senza scelta perciò si limitò ad annuire e a tirare fuori la spada,quella mitica spada chiamata suprema
subito l'uomo partì con un rapido affondo,inutile dire che Link in completo silenzio si spostò di lato,deviando la spada del nemico con la sua facendo scivolare la lama una contro l'altra lasciando un apertura nel nemico, in un gesto molto più rapido dell'affondo precedente dell'uomo Link puntò la sua fidata spada al collo dell'uomo dichiarando la sua sconfitta senza spiccicare parola,molti lo prendevano addirittura per muto e pensare che non aveva nemmeno dato il suo massimo.L'uomo rimase a bocca aperta,pensava veramente di farcela <<S-sei bravissimo ragazzo...il tuo titolo è a dir poco meritato...>> commentò deglutendo e facendo un passo indietro,riponendo l'arma nel fodero e andandosene.Quando il biondo fu certo che l'uomo fosse andato via parlò tra se e se <<Certo che era spavaldo...ne ha avuto di coraggio a sfidarmi senza nemmeno pensarci...però in confronto ad altri che ho affrontato non era poi così male...>> dopodiché tirò un rumoroso sospiro,cominciando ad allenarsi come ogni giorno <<Affondo...affondo...schivata>> ripeteva nella sua mente il ragazzo eseguendo quelle mosse,ormai per lui erano un abitudine...però non poteva fare a meno di distogliere la mente dal pensiero dei campioni...dal fatto che fosse colpa sua... se solo ci fosse un modo per farli tornare pensava il ragazzo
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E QUI FINISCE IL PRIMO CAPITOLO.
Ditemi cosa ne pensate dato che già dal prossimo capitolo si comincerà ad intuire qualcosa di più sulla storia

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