Epoca sbagliata

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Non lo so...

So che potrebbe essere una cosa da persone un po' svitate di testa, ma ho avuto sempre una strana sensazione... Volete sapere quale?

Il fatto è che, sono convinta di appartenere all'epoca sbagliata.

Per carità, il ventunesimo secolo non è poi così male.

Insomma, la tecnologia, internet, lo spettacolo, la moda, i diritti, il modo di pensare e un miliardo di altre cose al mondo che sono fantastiche!

Certo, ci sono sempre gli aspetti negativi e positivi da considerare, ma...qualcosa non mi convince per nulla...

Ed infatti alcune volte mi sento molto parte della mia generazione. Altre volte mi sembra di vivere nell'epoca sbagliata. Mi viene nostalgia per un periodo che non ho nemmeno vissuto!

Riuscite a capire quant'è strana e straziante la cosa? Uff...

Il fatto è che nel mondo di Facebook e Youtube non trovo il mio posto.

Ma non era più romantica una canzone cantata sotto la finestra come si faceva una volta o una lettera di due pagine che un post in bacheca e un sms con WhatsApp? Un Sei carina e un sorriso rispetto a un mi piace e ad uno smile in un commento?

Rivoglio le serate al cinema o le uscite al Luna Park! Ed i baci nascosti ai genitori.

Rivoglio il poter raccontare ad unamica qualcosa senza che mi risponda lho letto su fb.

Voglio poter chiedere ad un ragazzo cosa pensa di me senza ask e roba del genere.

Voglio poter sfogliare un libro e sentirne il profumo e non leggerlo attraverso un tablet.

Rivoglio quegli attimi impressi come fotografie e non le fotografie da mettere su uno stupido social network.

Desidero gridare ad alta voce quello che penso e non su Twitter...

Io dovevo nascere con le macchine da scrivere, le polaroid, le televisioni in bianco e nero, i cellulari inesistenti, le lettere, i baci, le tazze di tè, gli abbracci, le canzoni trasmesse in radio o con un giradischi, i viaggi

Dovevo nascere quando lamore aveva ancora un valore.. quando i ti amo non erano venduti come dei semplici e banali ciao...

quando il sabato sera lo si passava in famiglia...

quando una cioccolata calda faceva più effetto di un bicchiere di qualche schifezza alcolica...

quando lessere timidi era un diritto...

quando si aveva un lavoro, quando i sorrisi erano sinceri.

Io dovevo nascere quando esistevano i sentimenti, quelli veri

Era decisivamente meglio, più semplice, più dolce, più vero.

Quelli si che dovevano essere dei bei tempi.

E mi sento una stupida, una capitata per caso in questa generazione.

Una che fa tutto difficile...

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