"Amore.."
Disse la ragazza sdraiata sul letto, i capelli neri adagiati come una corona attorno alla sua testa ed al suo viso delicato, niveo. Mosse nuovamente le labbra sottili ma rosse come il sangue e continuò a parlare dolcemente al suo fidanzato accanto a lei, intento a coccolarla.
"Sin da quando ero piccola, ero terrorizzata dal mostro nell'armadio".
Indicò un armadio a doppia anta, posto nel lato opposto della stanza rispetto al letto. Il giovane ragazzo ridacchiò, pensando che lei scherzasse, le fece una carezza sul volto, al che, lei proseguì: "non lo apro da anni, ma so che c'è qualcosa lì dentro, ma se lo aprissi, ho paura che possa uscire e magari mi divori".
"Non dire schiocchezze, tesoro".
Cercò di farla breve lui, scettico e soprattutto intollerante rispetto agli scherzi.
"Ma amore, ho paura.."
Il ragazzo sbuffò, alzandosi e dirigendosi verso l'armadio, ne sfiorò le ante, intenzionato ad aprirle.
"Guarda, non c'è niente. Poi sei grande per queste paure, Tif."
Lei stette zitta, seduta sul bordo del letto, attendendo con un flebile sorriso che la sua paura si dissolvesse grazie al suo coraggioso fidanzato.
Spalancò le ante, ma qualcosa lo costrinse a fare un passo indietro, quella stessa cosa che di dimenava all'interno dell'armadio.
Distratto e spaventato dalla figura legata all'interno del vano, non si accorse della velocità con cui la ragazza seduta alle sue spalle gli saltò dapprima sulla schiena e dopodiché si portò al suo collo, estraendo i propri denti affilati e conficcandoglieli nella carne, squarciandogli la giugolare.
La figura nell'armadio tentò di urlare, di divincolarsi dalle corde che la tenevano stretta, ma riuscì solo a vedere quello che era il suo fidanzato venire sbranato, divorato, consumato, da quello che sino al giorno prima era il mostro rinchiuso in quell'armadio; ora i ruoli, dopo tanti anni, si erano invertiti. Il mostro aveva sconfitto finalmente la propria più grande paura grazie al ragazzo: non assaporare mai più sangue umano.
Ma dopo un'accurata caccia, poteva alla fine cibarsi di due corpi. Alla ragazza toccò la stessa sorte del suo fidanzato, uccisa e trasformata in nutrimento per il mostro. Ora potevano rimanere insieme per sempre.
Non sempre trionfa il bene.
Il mostro riprese le sue sembianze naturali e strisciò fuori da quella casa, diretto dalle prossime vittime, diretto dai prossimi due pasti di cui ha bisogno per sopravvivere.
State attenti se la vostra compagna o il vostro compagno vi confessa di aver paura di ciò che c'è in un armadio..