AIDEN MILLER
《Non puoi annullare il combattimento per una stupida cena d'affari,papà》
《Certo che posso,infatti,lo sto facendo》
Butto un urlo roco di rabbia.
《Posso gestire tutto con Andre》
《Andre dovrà combattere e tu non puoi gestire quella folla senza le guardie del corpo》
《Hai già avvertito le tue guardie?》
Dico più arrabbiato di prima. Annuisce.
《Perché l'hai fatto?》
《Te l'ho detto,sono ad una cena e senza di me non si fa nessun combattimento》
Dice cantilenante. Mia madre spunta alle sue spalla,già pronta per andare.
La saluto con un bacio sulla guancia ed esco da casa loro,senza nemmeno degnare di uno sguardo papà.
Salgo sulla moto e sfreccio verso casa mia.
Non ha alcun senso,ho ventitré anni e so perfettamente gestire un combattimento da solo. Lo faccio da quando ne avevo diciassette. Le stupide parole di mio padre mi ronzano continuamente in testa e,per l'irritazione e l'adrenalina,accellero.
Tu non puoi gestire quella folla senza le guardie del corpo
'Fanculo le sue guardie del corpo e 'fanculo lui. L'ultima volta che ho organizzato un combattimento all'insaputa di mio padre,me l'ha fatta pagare con tante botte. Ma parliamo di cinque anni fa. Non sono più un bambino,tuttavia molte volte Derek e Andre mi dicono che mi comporto come tale. Parcheggio la moto dentro il garage e,dopo aver chiuso il tutto attivando l'allarme,trovo Derek seduto sulle scale del mio portico e gioca con il cellulare.
《È assurdo Aiden,mi hanno attaccato il villaggio》
Dice senza nemmeno alzare lo sguardo
Scoppio a ridere.
《Smettila con questo gioco,ne stai uscendo matto》
Si alza senza staccare gli occhi dal piccolo schermo e io apro la porta.
Lo tiro per il giubbotto facendolo entrare e lui continua a giocare.
《Vuoi una birra?》
Gli urlo dalla cucina e sento che ha accesso la televisione.
《Sì》
Mi urla a sua volta. Afferro due birre dal frigorifero per poi chiuderlo con un calcio,vado in salotto e mi siedo al suo fianco.
《Chi è la ragazza con cui parlavi ieri?》
《Nessuno di importante》
Dico alzando le spalle e bevendo un sorso della mia birra. Continua a cambiare canale fino a trovare un incontro di wrestling. Alza il volume. Ci sono due tipi grassoci e muscolosi,in questi casi è difficile capire chi vincerà.
《Era bella》
Odio le persone che negano l'evidenza e quindi non intendo farlo,sarei un incoerente.
《Hai ragione,era molto bella》
I suoi occhi azzurri infastiditi mi piombano di nuovo in testa.
《Allora? Mi dirai chi era o no?》
《La ragazza di cui parlava Andre》
《La ragazza del coltellino?》
Annuisco ridendo
《Come si chiama?》
Sgrano leggermente gli occhi e Derek capisce subito
《Ecco perché siete amici tu e Andre,perché siete due idioti》
Non dico niente,non ci riesco e non ho il coraggio. Forse non voglio.
《Il fatto è che quando vado da lei con l'intento di chiederle il nome,sembra voglia confondermi e ci riesce. Cambia discorso e mi irrita tanto da farmi perdere pure la voglia di scoprirlo,ma subito dopo mi pento perché sono molto curioso di saperlo oppure semplicemente lo dimentico》
Derek mi guarda perplesso. Le mie parole non hanno alcun senso,oggi è stata una giornata difficile.
Non ho sentito la sveglia e sono arrivato al lavoro in ritardo,mio padre che annulla il combattimento e adesso mi metto a fare il poetico con uno dei due miei migliori amici. Sono sicuro di risultare patetico.
《Wow,Miller. Tu sì che mi sorprendi sempre》***
Tengo fermo il sacco del mio migliore amico,mentre lui continua a tirare pugni.
Mio padre ha annullato l'incontro,ma lo faccio allenare ugualmente. Non si sa mai.
《Che cena era?》
《Una delle solite cene di lavoro》
Dico alzando gli occhi al cielo.Annuisce.
《Che noia!》
Sbuffa dando un pugno al sacco e un altro ancora. Concordo pienamente con lui. Non riesco ad immaginarmi con uomini in giacca e cravatta che parlano in modo cordiale tutta la sera,potrei dire tutte le parolacce che conosco in una serata intera. E non sono poche.
《Ho saputo che Adrian Jhonson vuole fare progetti con tuo padre》
Dice Gabriel.
《È così》
Confermo ciò che ha detto.
《Cosa vuole esattamente quel tizio? Non mi convince》
Dice Andre sciogliendosi le bende insanguinate e mettendosene altre.
《Non lo so》
Faccio spallucce
《Soldi. È questo quello che vogliono tutte le persone di quel campo. Tuo padre è un ottimo bersaglio,Aiden, dobbiamo ammetterlo》
《È vero》
Concorda il biondo,facendo una smorfia di dolore. Non mi sono mai immischiato negli affari di mio padre e non lo farò adesso.
Dopo essersi infilato una maglietta,usciamo dal Jeff e ci dirigiamo in un pub per berci qualcosa.
Il mio migliore amico si passa una mano tra i capelli,mentre manda un messaggio a Derek. Lo starà avvisando che stiamo andando al Teddy's bar and grill.
Entriamo e subito davanti si presentano i soliti sgabellini di legno. Mi siedo nell'ultimo e i miei amici mi affiancano.
Qualche minuto dopo sento qualcuno che mi da una pacca sulla spalla.
Mi giro e vedo Derek. Sorrido,mi alzo e allargo le braccia dandogli due schiaffi sulle guance. Lui ride e mi spinge. Si siede accanto a me e parliamo dei combattimenti,cercando di non farci sentire. Ma con tutta la confusione che c'è qua dentro,stento a crederci che riusciranno a sentirci.
Due biondine si avvicinano a noi e subito Andre si raddrizza,facendo un sorrisetto malizioso. Gabriel alza un sopracciglio e li guarda indifferente.
《Preferisco la mia ragazza a tutte queste oche》
Aveva detto una sera alla fine di uno dei tanti combattimenti,mentre una ragazza si strusciava su Derek.
《Ciao,ragazzi》
Dice la bionda con gli occhi marroni.
《Ciao a te》
Dice Andre leccandosi le labbra.
Scuoto la testa e mi alzo dallo sgabello.
Dalla tasca esco il pacchetto di sigarette e mi dirigo all'uscita del pub. Me ne metto una in bocca mentre l'accendo.
Aspiro il fumo e lo rilascio,si confonde nell'aria.
《Me ne offriresti una?》
Dice una voce fina e dolce. Giro il capo in quella direzione e riconosco subito la ragazza del coltellino. Sghignazzo.
Ma è possibile che me la ritrovo sempre in mezzo ai piedi?
《Mi sto convincendo sempre di più dell'idea che sei una stalker》
Dico mentre le passo una sigaretta
《Frequentiamo solo gli stessi posti》
Farfuglia prima di portarsela tra le labbra,attendendo che gliel'accendessi.
Appena ho fatto,indica un tavolino all'interno del pub.
《Sono venuta con i miei amici. Non sono qui per te》
Faccio un sorrisetto storto e continuo a fumare. Non dice niente e nemmeno io.
D'improvviso si accende la lampadina dentro la mia testa.
《Come ti chiami?》
Mi metto di fronte a lei e rilascio il fumo.
Fa la stessa cosa.
《Perché dovrei dirtelo?》
Aggrotto le sopracciglia confuso
《Perché non dovresti?》
《Infondo sei uno sconosciuto》
Non so come ribattere. Apro la bocca ma da questa non esce nulla. Il niente.
Fa un sorrisetto di vittoria e alza un sopracciglio. Si lecca le labbra e continua a guardarmi in attesa di una mia risposta. La rabbia sta ribollendo sempre di più nel mio petto e nel mio stomaco.
《Non potresti dirmelo e basta?》
《Sydney,mi chiamo Sydney Jhonson》
Butta la sigaretta finita ed entra dentro.
Jhonson...
Questo cognome mi è familiare.
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NOI 2 (#Wattys2019)
Storie d'amoreCOMPLETA. *È CONSIGLIATO LEGGERE IL PRIMO LIBRO* Sydney Johnson capace di confonderti e sorprenderti. Segnata da una notte che sembrava non finire mai per lei. Nasconde le sue emozioni attraverso la rabbia. Troppo orgogliosa per ammettere i suoi err...