Cloe è una ragazza dal cuore d'oro, gentile, sensibile e molto stronza per via del suo pessimo passato.
Purtroppo, come se non bastasse, a scuola dovrà subbirsi il suo bullo, ovvero Simone.
Simone è un ragazzo arrabbiato col mondo, basta prendersela...
Vedo Cloe sul tetto della scuola. porca puttana, vuole davvero suicidarsi!?
-CLOE!
urlo, correndo verso di lei. non le permetterò di togliersi la vita.
-Va via, Biondo! lasciami qui, a morire. insomma, questo è tutto ciò che aspettate da me... E tutto ciò che aspetto anch'io... adesso lasciami morire in pace.
urla e piange, allo stesso tempo.
La tengo stretta a me, e tutto mi crolla addosso nel momento esatto in qui vedo quel viso scavato, lo sguardo spento, gli occhi gonfi di lacrime, e rossi.
E' una grande sofferenza vederla in questo modo. mi sento malissimo...
e pensare, che sono stato anche io una delle su ragioni per cui voleva suicidarsi...non me lo perdonero' mai.
e non posso fare altro che far scivolare le lacrime in silenzio.
no, non posso sopportare di vederla cosi'. quegli occhi rossi, zuppi di lacrime stanno soffrendo troppo.
-non farlo mai piu', hai capito?
le sussurro all'orecchio, tendendola stretta a me.
resta in silenzio.
Cloe pov's
Mi sveglio in uno strana casa. E quel pensiero mi fa battere il cuore a mille, dalla paura. Prendo coraggio, mi volto, e vedo Biondo leggermente russare.
Cosa ci faccio sul suo letto? Cosa ci fa lui, accanto a me, in boxer? Rimango senza fiato, e lo sveglio.
-buongiorno, piccola.
-cosa ci faccio qui?!
Domando impaurita.
-ma come, non ricordi?
Domanda malizioso.
A questo punto, ricordo tutto ciò che è successo questa mattina. Ma come, lui avrebbe dovuto aiutarmi a sucidare...non salvarmi la vita.
-come ti senti?
Dice avvicinandosi a me.
-confusa, e impauirita da te...
Dico fredda.
-beh... prometto di non farti niente...ne hai avuto abbastanza in questi giorni.
-Biondo, non si può risolvere qualcosa che hai già fatto... E poi, scommetto che domani ricomincerai a farmi del male...
Dico per poi piangere.
I pensieri negativi non fanno altro che rimbombarmi la testa, li respingo, e me ne scappo in soggiorno.
Mi siedo sul divano, pensando ad aver quasi commesso un suicidio, per via di quello stronzo. Ad un tratto sento dei passi avvicinarsi a me.
-Cloe perchè sei scappata?
Dice avvicinandosi a me.
-stammi alla larga, hai capito?!
-cosa?
Chiede confuso.
-Ho detto che mi devi stare alla larga!
Dico scansandolo.
- wow...non credevo di averti ridotto così...
Nemmeno il tempo di parlare, che si piomba ad abbracciarmi. Ricambio, lasciandomi il passato alle spalle, e il dolore dentro.
Lo so,lo so... Il capitolo è CORTISSIMO... Ma non preoccupatevi, per ingannare l'attesa del prossimo capitolo, leggete questo bellissimo libro.
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