LA LEGGE DEI PADRI

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18 Novembre 2005.

"Sto correndo più veloce che posso" dico alla mamma che mi prende in braccio e continua .

"Dai Katy siamo quasi arrivati" le urla papà con Travor in braccio.

Mamma mi nasconde dietro ad una macchina e bisbiglia 'non muoverti da qui',tira fuori la pistola e comincia a sparare  al gruppo di uomini che volevano rapirmi.

Poco dopo arriva Papà che mi lascia Trevor e va ad aiutare la mamma.

Il mio fratellino ha 2 anni,è carinissimo: ha gli occhi verdi e i capelli ricci.

I miei genitori fanno parte dell'esercito e continuano a dire che io sono speciale, che sono diversa dalle altre bambine.

Per questo cercano di prendermi:ho qualcosa d'importante e tutti  lo vogliono.

Gli spari si placano pian piano.

"Travor dammi la manina" dico. Mi sorride e noto le fessurine tra i suoi denti, fa dei versetti e mi dà la mano.

Guardo oltre la carrozzeria della macchina e noto corpi stesi e due uomini : uno di loro  sta puntando la pistola in testa a mio padre.

"è la legge dei padri" dice.

La legge dei padri? che cos'è? perché?

"No,ti prego" urla mamma.

"La bambina" dice l'altro.

"Na-Nasty" singhiozza mamma avvicinandosi.

"Sì?"rispondo.

A quel punto papà tira una testata al tipo che gli puntava la pistola.

Si sente uno sparo e il rumore di un corpo che cade.

MAMMA.

Esco allo scoperto ed urlo.

Un urlo acuto che da fastidio.

Nessuno si muove.

I miei capelli diventano neri,i miei occhi azzurri e mi compaiono le lentiggini.

Guardo il colpevole e vedo una bambina su un altalena, una donna che prepara il pranzo,uno schermo nero con una retta verde,sento delle urla e dei pianti.

Alla fine svengo.

Mi risveglio con la voce di mia madre in sottofondo,sta cantando.

"Mamma ho fatto un incubo"dico.

Mi guarda con gli occhi lucidi e noto che sono in ospedale.

Allora non era un sogno.

Sono passati ormai 12 anni da quel giorno.

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Colonel NastyWhere stories live. Discover now