Capitolo 18

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Stefano:Figlia mia.Si avvicina a me abbracciandomi.
Io:Non mi toccare ti prego.E mi scanso dall'abbraccio.
Stefano:Hai ragione,prendimi a calci,pugni,insultami se vuoi.Fai quello che vuoi.
Io:Non voglio vederti,vattene via di qui.Torna dove sei venuto.Dopo 17 anni ti viene in mente di fare il padre,troppo tardi Stefano mi dispiace.Io c'ho solo un genitore ed è mia mamma.
Stefano:Mi dispiace.
Io:Eh sai pure a me è dispiaciuto,quando sei andato via,anche quando non mi sei mai venuto a prendere a scuola,non mi hai portato mai al parco. Mi è dispiaciuto non averti nella mia infanzia perché  un padre è quell'uomo che ti insegna ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere. Avresti dovuto essere quell'uomo, che quando sarei uscita per la prima volta con un ragazzo, non avrà dormito tutta la notte aspettando il mio ritorno e invece quel giorno c'era mamma ad aspettarmi e il giorno dopo tu non avresti dovuto chiedermi com'era andata non perché non ti interessava ma perché avevi paura che tu io non mi sia trovata bene con quel ragazzo che con me non c'entrava niente. Dovevi anche essere quell'uomo che quando trovavo una tua foto da giovane, mi sembrava sempre fichissimo e mi dispiaceva non averlo potuto conoscere allora quando faceva lo scemo con mia madre. Dovevi essere quell'uomo che ogni volta che usciva con la macchina sperava che piovesse per incontrarmi e darmi un passaggio. Mio padre doveva essere quell'uomo che quando tornavo troppo tardi mi sgridava ma dentro mi voleva solo abbracciare. E che poteva litigare con chiunque per tutta la vita ma con me voleva  sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che mi amerà come non ha mai amato niente nella sua vita. E mi doveva rimanere vicino ,sempre nei momenti difficili in cui mi sono sentita sola e non mi sono trovata nessuno accanto, ho girato la testa per guardare dietro di me. E non ho trovato un uomo. Nemmeno mio te,mio padre.
Sono in lacrime.
Tutti sono in lacrime.
Mamma:Non dire così,sai quante volte mi ha chiamato perché voleva vederti.
Io:Si mamma ma non é mai venuto.Cosa devo pensare io di lui?Non riesco manco a guardarlo in faccia.
Vado di sopra sbattendo la porta.
Sento bussare.
Io:Chi è?
Biondo:Simone.
Io:È aperto.
Biondo:Come stai?
Io:Sai che è una domanda inutile?
Biondo:Sì lo so però era per parlare un poco con te.
Io:Ah okay.
Biondo:Quindi stasera dormiamo insieme?
Io:Se non vuoi vado a dormire con mia mamma.
Biondo:Certo che voglio.Che pensi di fare con tuo padre?
Io:Quello che lui ha fatto con me in 17 anni,ignorarlo.
Biondo:Ma non gli vuoi bene almeno un pochino?
Io:Io sono innamorata di mio padre Simo,nonostante tutto.
Biondo:Vieni qua.
E allarga le braccia.E io mi metto fra le sue braccia.
Io:Grazie.
Inizio a dargli dei bacini sul collo.Lui mi stringe ancora di più.
Poi alzo la testa e ci guardiamo negli occhi.
Lui si avvicina sempre di più a me,e io a lui..quasi ci tocchiamo.Ci stavamo per baciare di nuovo..Si apre la porta.
Carmen:Ra... si blocca e noi subito ci stacchiamo.
Carmen:Scusate,scusate,scusate se ho interrotto qualcosa ma volevo dirvi che è pronta la cena.
Io:Amore tranquilla.Si adesso veniamo con te.
Carmen:scusate ancora.
Biondo:Stai sempre in mezzo tu eh.
Carmen:Dai scusa Biondino.So che ti manca la mia amica e che stavi morendo dalla voglia di baciarla.
Io:Ahahah.
Biondo mi guarda.
Arrivati in cucina c'è ancora Stefano con mia Mamma.
Mamma:Amore mio.
Io:Mamma.
Mamma:Dai accomodatevi.Ma che fate dopo uscite?
Io:Boh non so,dove vogliamo andare in discoteca più tardi?
Carmen:Oddio qui sii,è una figata a Napoli.
Io:Vi porto in un posto bellissimo baby.
Stefano:Come sta andando il percorso ad amici?
Io non rispondo.
Biondo:abbastanza bene,siamo tutti bravi.
Carmen:Lei ci ha sentiti cantare Stefano?
Stefano:Si ho sentito Chanel,e te.Ho origliato anche i ragazzi e voi due siete veramente bravi.
Tutti tranne io:Grazie mille.
Stefano:Tu Biondo se bravissimo c'hai veramente tanto tanto stile,te sei spettacolare quella voce incanta.
Einar:Grazie Grazie mille.
Mamma:Simone se mi aiuti vado a prendere gli strumenti per cantare..così ci fate sentire qualcosa.
Vanno sia Einar Carmen e anche Simone.
Rimaniamo solo io e Stefano.
Stefano:Io ti ho seguito dalla prima puntata...dalla prima cosa che hai fatto in tutto.Io ero sempre all'angolino anche al tuo primo giorno di scuola io c'era,forse non mi crederai ma ho pianto tantissimo.Ho pianto anche quando ti ho visto i tv,fare i casting e finalmente entrare in quella scuola..che come mi diceva mamma era il tuo sogno da sempre.Io sono stato sempre con te,io ti amo figlia mia più di ogni altra cosa al mondo.
Io:....

UBRIACHI INSIEME,UBRIACHI SOLO PER STARE INSIEME||BIONDO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora