capitolo 1

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PV Alice


Era una giornata come le altre: passai la notte in bianco, piansi tutto il tempo e alle 6.30 iniziai a prepararmi per il primo giorno di scuola: là tutti avevano una divisa, che io mi sono rifiutata di indossare, per far capire che io ero più forte del sistema, che non sarebbero mai riusciti a vincere finché non fosse rimasta, anche solo una persona, che non si fosse mai arresa. Presi il mio felpone nero, dei jeans neri strappati, una maglietta dei nirvana che mi arrivava poco sopra le ginocchia, il mio cappello dei AC/DC, i miei occhiali da aviatore neri e iniziai a sciogliermi la coda per lasciare i miei lunghi capelli bruni che risaltavano i miei occhi verdi. Mi misi del mascara, una riga di eye-lyner e un po' di copriocchiaie. Ero pronta per andare a scuola.. o come la chiamo io "prigione".

Presi un biscotto al cioccolato, il mio zaino e poi mi incamminai. Stavo pensando alla mia vita da quando ero in Sud Corea a Pusan. A otto anni i miei genitori mi mandarono in un collegio visto che loro dovettero trasferirsi in Africa per lavoro, poi appena arrivata al liceo, mi trasferii in un appartamentino al centro della città; ogni mese mi inviano dei soldi per mantenermi, tra spesa, bollette e altro.. vivevo bene da sola, odiavo stare con gli altri... ero introversa e fredda, ormai però ero al quarto anno, quindi non avrei dovuto aspettare tanto per potermene andare da questo manicomio che la gente chiama "scuola superiore"... Mentre continuavo a pensare però arrivai a scuola. Intravidi già due ragazzi del quinto che mi fissavano in maniera strana... li fulminai con lo sguardo e gli passai accanto per attraversare l'entrata dell'edificio. Aspettai il suono della campanella per entrare in classe per circa 20 minuti, intanto ascoltai un po' di musica. Appena sentii quell'orrido suono mi incamminai nella mia aula. Rividi tutti i miei compagni, che fecero finta che io non ci fossi; così, mentre si salutavano calorosamente mi sedetti nel banco più lontano dalla cattedra sperando che nessuno occupasse il posto accanto al mio e fu così, ma solo in un primo momento... Arrivata la nostra odiosa prof di storia, fece entrare un ragazzo, e beh... WOW. Aveva dei fantastici capelli grigi/neri, aveva un filo sottilissimo di matita sotto i suoi occhi... devo ammettere che quegli occhi mi fecero salire un brivido sulla schiena... ti penetravano l'anima, ti ipnotizzavano in una maniera unica... Era vestito anche lui senza divisa, aveva un felpone mimetico, dei jeans neri e delle Nike Air Force nere fantastiche. Non ero il tipo di persona che si innamorava... ma quegli occhi mi avevano veramente colpita. OVVIAMENTE si sedette accanto a me, ma non mi degnò neanche di uno sguardo. Di solito, nonostante il mio carattere freddo, piacevo molto ai ragazzi, ma lui invece sembrava con la testa altrove. Lo fissai incuriosita... non avevo il coraggio neanche di chiedergli il nome... ma avevo bisogno di saperlo, NE AVEVO BISOGNO. Persi ben sei ore a fissarlo senza che lui se ne accorgesse e ogni momento che passavo accanto a lui sembrava eterno... anzi avrei voluto fosse eterno. Era già finita la scuola però. Prima di uscire dalla classe e non resistetti e gli domandai :-Aspetta, ma come ti chiami?- con un fare molto tranquillo, anche se non lo ero affatto. :-Yoongi, Min Yoongi...- mi disse con quella fantastica voce e poi se ne andò in maniera molto silenziosa.

WOW.

Quando mi parlò sentii il cuore in gola, probabilmente ero anche arrossita. Anche solo pensare a lui mi faceva sentire caldo, moolto caldo. All'uscita da scuola rividi quei due tipi dell'ultimo anno, cercai di far finta di niente, ma iniziarono a seguirmi; così ebbi un'idea per fargli capire chi comanda qui. Mi diressi verso un vicoletto isolato il più possibile.Eccoci arrivati. Andai velocemente in quella stradina poco illuminata.. eccoli quei due bastardi.
Li vidi e feci finta di essere sorpresa è spaventata, mi attaccai alla rete di ferro lì in fondo.. senza paura avanzarono verso di me con un sorriso perverso. Erano perversi quanto stupidì..
Appena si avvicinarono a me è mi toccarono i fianchi, presi con le mie mani la loro nuca per avvicinarsi ancora di più a me. Appena misero le mani sul mio sedere sbattei le loro teste tra loro nella maniera più violenta possibile per farli svenire e il mio piano come sempre andò a buon fine.
Non era la prima volta che degli psicopatici di avvicinavano a me, ormai ero diventata una campionessa di difesa personale...
Cercai di levarmi da quei due corpi svenuti senza fare troppo rumore e me ne andai nella mia caffetteria-libreria preferita.
Il gestore era un po' vecchiotto ma era davvero gentile, ormai era quasi come un secondo padre per me. Ultimamente stava cercando personale, quindi decisi di aiutarlo. Arrivata lì incontrai il proprietario e con un sorriso a 32 denti mi urlò :-Alice! Abbiamo un nuovo dipendente! Lo sai, ha pure la tua età!- Devo dire che ero stranita... non ero abituata ad avere dei "colleghi", ma mi ci sarei abituata, d'altronde era solo una persona che lavorava insieme a me...
OMMIODDIO
ERA LUU, ERA YOONGI...
Il mio cuore stava per uscire dal mio petto, io miei occhi orami erano già ipnotizzati dai suoi e le mie labbra, beh me le morsi il più forte possibile per trattenermi...
Mi guardò con un fare molto gentile e in quel momento arrossii come non mai. :-Quindi ti chiami Alice...- disse con un tono di voce abbastanza apatico, anche se vedevo che si stava sforzando ad essere gentile. :-Ah... Ehm... S-Si! Io mi c-chiamo A-Alice... e tu Yoongi, g-giusto?- risposi nella maniera più sciolta possibile, ma non ci riuscivo! Di solito dicevo quello che pensavo in faccia ma non potevo dirgli "Ehi lo sai, credo di essermi innamorata di te, ti trovo incredibilmente sexy e vorrei baciarti tutto il giorno!". Feci un grande respiro e mi misi il grembiule nero, scordandomi di aspettare la sua risposta. Mentre andavo dietro il bacone inciampai e mi tagliai il collo, era un graffio davvero grande, e bruciava davvero un sacco.
Il proprietario in quel momento era uscito a buttare la spazzatura visto che tra 30 minuti avremmo dovuto aprire.
Yoongi corse da me e cercò di portarmi su un divanetto.
Prese l'acqua ossigenata e del cotone e cercò di disinfettarmi il collo :-AH... AH...- urlai.
Si mise a ridere e ...cavolo era troppo bello. Avrei preferito che mi baciasse più che disinfettarmi ma... vabbè.
:-Perché ridi?- dissi ridendo anche io, cavolo quella fantastica risata era contagiosa... :-Ehm, no niente, è che hai una soglia del dolore davvero bassa...- gli stavo per rispondere quando sentii la porta aprisi.. mi alzai istintivamente, erano ancora quegli psicopatici che avevo steso prima di venire qua.
:-Ci si rivede, tesorino- disse  il ragazzo biondo.
:-Cosa cazzo vuoi? Non ti è bastata la lezioncina di prima?- dissi con un tono abbastanza scocciato...
:-Mah, vorremmo continuare quello che volevamo farti, però ora abbiamo capito che non dobbiamo trattenerci con un tipetto come te piccola-
Esclamò sempre quel tipo.
:-Provate a toccarla e vi spacco la faccia!- urlò Yoongi con un tono davvero arrabbiato.
Ero felicissima, mi sembrava un principe che difendeva la sua principessa awwww <3, va bene Alice, ora concentrati, devi escogitare un piano per allontanare quei due senza mettere in mezzo Yoongi. LAMPO DI GENIO.
Mi avvicinai lentamente verso quei due, li presi per il mento e gli sussurrai "parliamone domani dopo scuola, stesso posto, ora devo lavorare". Li vidi eccitati come non mai.
"Ti aspettiamo" mi sussurrarono contemporaneamente nelle orecchie.
Mi ero cacciata in un bel guaio con quei due.. Dopo qualche secondo se ne andarono lanciandomi sguardi che una ragazza avrebbe considerato sexy ma io consideravo ridicoli, davvero RIDICOLI.
Mi girai verso Yoongi che era piuttosto confuso..
Gli spiegai la situazione velocemente e gli chiesi un aiutino a stenderli domani dopo scuola. :-HAHAHAHA sei proprio diabolica eh?- di disse con un sorriso malizioso. Gli sorrii e non dissi niente. Ritornò il capo,che rovinò la fantastica situazione che c'era nella stanza... iniziammo la lavorare, ma quando ci incontravamo sul bancone mi faceva sempre quel sorriso malizioso che trovavo davvero sexy.Finito di lavorare Yoongi mi propose di riaccompagnarmi a casa... E chi riusciva a dirgli di no? Però poi accadde una cosa che non mi aspettavo proprio ...
* ANGOLO AUTRICE *

Ok lo so che ora vi lascio con il fiato sul collo... MA È TROPPO IMPORTANTE LASCIARE QUESTA SUSPENCE FIDATEVI DI ME..
Stellinate 🌠 se vi piace il racconto e se volete lasciate anche un commento! 🔜
Da qui è tutto
Annaaaa

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