3

15.1K 364 30
                                    

Passai una notte mostruosa: tormentata dai sensi di colpa per le parole che avevo rivolto alla mia migliore amica, e dal pensiero fisso che gli altri non mi considerassero un'amica affidabile.

Verso le 2 di notte, Logan si era fermato davanti alla mia porta chiusa, probabilmente avrebbe voluto bussare, ma non ne trovò le forze. Pochi secondi dopo si arrese alla paura e se ne tornò nella sua stanza.
Alle 3,30, sgattaiolai fuori dalla mia stanza per andare in bagno. Prima di recarmi al gabinetto, però, deviai il mio percorso e decidi di origliare alla porta di Logan. Sentì il brusio inconfondibile del suo videogioco preferito, segno che anche lui stava passando una notte insonne.
Erano già le 4,15 quando capì che non mi sarei addormentata tanto presto, così accesi la televisione e tentai di trovare qualcosa di minimamente interessante su qualche canale. Alla fine mi ridussi a guardare alcuni episodi di 'malattie misteriose' su Real time, inutile dire che, dopo i primi 10 minuti di visione, iniziai a sospettare di avere contratto uno di quei strani virus che ti divorano da dentro. Così, decisi di fare delle ricerche online riguardo all'insonnia, alla costante fame e alla voglia di non fare niente. L'unico risultato che mi dava era la depressione. A quel punto era troppo. Spensi sia la televisione che il telefono e poggiai la testa sul cuscino.
All'alba delle 5,26, finalmente mi addormentai.

"Sempre la solita" nonostante fossi ancora immersa nel mondo dei sogni, riuscì ad udire la porta di camera mia chiudersi e dei passi avvicinarsi sempre di più al mio letto. "A che ora sei andata a letto ieri sera, Cam?"
Aprì leggermente gli occhi ancora stordita. Mi voltai con la velocità di una tartaruga, e mi alzai leggermente per poter vedere il viso di colui che mi aveva svegliato.

"Dylan!" Esclamai poco prima di gettarmi fra le sue braccia.
Sentì le sue mani aggrapparsi alla mia schiena e stringermi forte. "Non dovevi arrivare verso mezzogiorno?" Mi staccai e presi il telefono dal comodino per accenderlo.

"Cam, sono le 2 del pomeriggio" spalancai gli occhi e scostai le lenzuola dal mio corpo per poi alzarmi dal letto.

"Non ci credo, non posso aver buttato via una mattinata così!" Inizia a vagare per la stanza cercando di sistemare più cose possibili.

"Cam, stai calma, ti è concesso dato che è il giorno del tuo compleanno" Spalancai per la seconda volta gli occhi nel giro di pochi secondi.

"Oggi è sabato?" Portai entrambe le mani sulla testa e inizia a maledirmi per non essermelo ricordato. "Cazzo cazzo. Fra meno di otto ore la mia casa sarà piena di adolescenti in calore!" Gesticolai raccogliendo i miei panni dal pavimento.

"Sì, la vacanza è andata bene Cam, grazie per avermelo chiesto. E sì, prima ho incontrato Kyle che mi ha detto tutto riguardo al vostro litigio" disse Dylan in modo molto ironico mentre si alzava da dove era seduto. Venne verso di me.

"Scusami" fu l'unica cosa che riuscì a dire in quel momento.

"Non preoccuparti, piuttosto come stai tu?"
Sospirai affranta e mi morsi il labbro.

"Non ho dormito niente. Giuro che odio Logan" mi guardò con gli occhi disperati e pieni di comprensione.

"Ma tu hai già un piano di vendetta, giusto?"
Un sorriso mi sorse spontaneo. Era incredibile come Dylan precedeva ogni mia mossa.
"Beh... " presi un respiro profondo "voglio ripagarlo con la sua stessa arma"

A quelle parole Dylan indietreggiò e si incupì.
"Voglio baciare Colton davanti a lui. Niente di più. Solo un bacio innocente"
Un misto fra sollievo e preoccupazione si fece spazio nello sguardo di Dylan.

"Attenta a giocare con il fuoco Cam" assottigliò le labbra "Ora vai a mangiare, poi fai una bella doccia, ti prepari e io ti aiuterò ad accogliere i tuoi inviati, d'accordo?"

CamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora