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Trovato il parcheggio per la macchina, io e Oliver ci incamminiamo verso il suo 'posto segreto' «Dove mi stai portando?» Oliver porta il dito accanto la bocca e mi intima di fare silenzio. Attraversiamo una piazza enorme, Roma è bellissima, incantevole, penso. Se dovessi scegliere un posto in cui vivere per sempre, sceglierei ad occhi chiusi Roma, solamente lei. Ammiro con grande entusiasmo i monumenti che ci circondano, la gente che passeggia, come se nulla fosse, come se fossero circondati da cose comuni, ed invece no, è un mondo magnifico, sono talmente abituati che nemmeno ci fanno caso, e si nota benissimo.
Caccio fuori dal mio zainetto giallo la macchina fotografica, quella di papà per il mio quindicesimo compleanno, la stringo forte al petto e sospiro. Che ricordi, non mi separerò mai da questa. «Che fai?» «Faccio alcune foto qui.» Dopo aver scattato tre, quattro foto, Oliver si avvicina «Dammi, te ne scatto una qui accanto a questa fontana.»
Lascio la macchinetta nelle mani di Oliver.
«Ancora un'altra...» Si sistema accanto a me e scatta un'altra foto. «Oh, grazie è stupenda. Fa sempre bene avere qualche ricordo. No?»
«Immagino di sì.» Porta il braccio intorno al mio collo e mi trascina verso la sua destinazione. Giriamo a destra, usciti dalla grande piazza, facciamo alcuni metri per poi continuare dritto.
Mi guarda, siamo davanti un cespuglio fittissimo, lo scosta con le mani e si apre tipo una via d'uscita. Fa segno di entrare, al centro c'è un'altra fontana ingombrante, tutto è verde intorno a noi, non c'è possibilità nemmeno di intravedere un pezzo di cielo dall'alto. Resto a bocca aperta, ad osservare e ad ammirare la bellezza di quel posto, alberi giganti, e tronchi robusti, un posto quasi fiabesco. «Pesche.. Albicocche.. Melograno..» Dice indicandomi le varie piante con il dito.
«Vieni con me» Lo seguo e ci incamminiamo fra la natura rigogliosa. «Oliver questa è pura arte...»  «Proprio come te, vedo questo posto ed io penso a te. Arrivai qui quattro anni fa e quando vidi questo posto.. Ne rimasi meravigliato. C'è così tanta bellezza al mondo, Elio..» Gli alzo il mento con due dita e gli stampo un bacio sulle labbra morbide, le accarezzo dolcemente, apre la bocca in modo da farmi entrare con le dita.
«Non troverò mai le esatte parole per dirti quello che provo per te... Ti amo Oliver»
Mi stringe la faccia fra le sue mani guardandomi intensamente, e mi perdo nell'azzurro dei suoi occhi, mi prende dal colletto tirandomi a sé.
«Questo da ora, é il mio posto preferito in assoluto... Grazie a te.»  ... Si avvicina ad una pianta è strappa via una pesca, la osserva attentamente, voltandola e rivoltandola fra le mani, la porta alla bocca e l'addenta.
Chiude gli occhi e resta lì a godersi il sapore di quel frutto squisito, sembra in estasi.

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