As Time Ticks By || Xu Minghao

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Caro angelo,
Scrivo questa lettera nella speranza di stare meglio, ma non credo che funzioni.
Comunque, tentar non nuoce, o sbaglio?
È da qualche giorno ormai che non faccio altro che chiedermi: 
Le cose sarebbero andate diversamente se avessi avuto il tempo dalla mia parte? Tu saresti ancora qui?

Sai, non mi sono mai interrogato sulla morte, non ci ho mai pensato. La vita che mi è stata donata, la davo per scontata.
Ora, rimpiango tutto.
Rimpiango soprattutto di non aver mai trovato il coraggio di dirti un semplice «ciao» quando ci siamo visti per la prima volta.

Tu eri lì, seduta su una panchina all'ombra di un vecchio salice, mentre leggevi un libro; io rimasi fermo come un idiota, seduto in riva al lago ad ammirare la perfezione dei tuoi lineamenti.
Tu te ne accorgesti, mi guardasti e sorridesti imbarazzata, io sorrisi a mia volta mentre sentivo le mie guance andare a fuoco. 
Avrei voluto che quell'istante durasse per sempre.

Non mi sono mai sentito come in quel momento: il mio cuore batteva all'impazzata, il respiro mancava e le gambe tremavano, ero sicuro che se fossi stato in piedi non avrebbero retto. Tutte quelle sensazioni che normalmente avrei odiato, le trovai piacevoli in quel momento, perché eri tu a causarle.
E ogni giorno continuavo a tornare in quel luogo, ormai era di routine; perfino quando ero troppo stanco anche per parlare o quando la giornata non era andata per il verso giusto, le mie gambe continuavano a portarmi lì, quasi a trovare conforto nel tuo dolce e caldo sorriso.

Mi sentivo il ragazzo più felice del mondo.

Un giorno mi accorsi che il tuo sorriso era diverso, mancava qualcosa, e mi ci volle un po' a capire cosa. Poi finalmente lo capii: la spensieratezza. Con il passare del tempo il tuo sorriso diventava sempre più triste e spento, fino a scomparire quasi del tutto. Nonostante questo cercai di rimanere positivo, «Starà passando un brutto periodo, spero che passi in fretta» mi ripetevo ogni giorno, non avevo coraggio sufficiente per avvicinarmi e tirarti su il morale per quanto fosse possibile, mi limitavo a sorriderti con fare rassicurante ogni volta che ne avevo l'occasione.
Sembrava che stesse passando, ma quando finalmente raccolsi abbastanza coraggio da avvicinarmi e parlarti, tu iniziasti a non venire più.

In quel momento il mondo mi crollò addosso e la mia mente ripercorse ogni singolo istante cercando di dare una risposta sensata alle migliaia di domande che mi passavano per la testa senza darmi un attimo di tregua. Mi sedetti sulla panchina con sguardo assente e rimasi lì per svariati minuti.
Eppure il mio amico Jun, quando gliene parlai, me lo disse; mi disse di lasciar perdere, perché sarei rimasto sicuramente deluso da tutta questa storia. Io decisi di non dargli ascolto, continuavo a ripetere a me stesso che ce l'avrei fatta, ero sicuro che un giorno sarei finalmente riuscito a confessarti i miei sentimenti e a descriverti le sensazioni che provavo e che provo tuttora al solo pensiero di te. Ma a quanto pare lui aveva ragione.

Pochi giorni dopo venni a sapere quello che era successo, in quel momento avrei voluto chiudermi in casa e non uscirne mai più, ero veramente disperato, la mia vista era annebbiata dalle lacrime e il mio respiro soffocato dai singhiozzi.
Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione del genere, eppure eccomi qui, a scrivere i miei pensieri sopra un inutile pezzo di carta e con ancora un leggero retrogusto di amarezza nella mia bocca.
Una volta ero solito stare sempre per conto mio, seduto in riva al lago mentre guardavo l'acqua, talmente calma da sembrare olio, e pensavo alle ore o ai giorni precedenti cercando di capire cosa avrei potuto fare in modo diverso.
Poi un giorno sei arrivata tu e hai stravolto completamente la mia vita.
Con il passare del tempo, sarò di nuovo in grado di rimanere da solo con i miei pensieri.
Forse avrei potuto avere un'opportunità, ma non potremo più avere l'occasione di scoprirlo.
Probabilmente questa lettera non verrà letta da nessuno, magari sto sprecando il mio tempo, ma non mi importa; questa lettera è per te, so che tu non sei più tra noi, ma so anche che in qualche modo la leggerai, e finalmente saprai come mi sentivo in tua presenza e quanto ci tenessi a te.

Mi dispiace di non aver potuto fare niente per te, spero che potrai perdonare la mia timidezza.

Sei l'unica persona che io abbia mai amato,
per sempre tuo,

Minghao.

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