casa

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Arrivo a casa all' incirca alle 4:30 p.m, trovomia nonna Nadia nella  piccola  cucina.

A mia nonna  devo tutto,è  la donna che mi ha fatto da mamma a me e a Beka. Ama il teatro e i riflettori, da giovane  era una modella  e attrice poi alla nascita di mia madre  si è  ritirata per un periodo, quando mia  madre  è  morta, era a pezzi diceva il nonno poi siamo arrivate noi e gli abbiamo riportato il sorriso  e tutte le sue passioni. Ancora oggi continua la sua passione  per il teatro.

< O ma ciao Sole, sei tornata finalmente> dice < si, scusa  il ritardo  nonna> rispondo dandogli un bacio  sulla guancia, poi corro su dalle scale e vado in camera mia.
La mia stanza non è molto grande, le pareti sono di un rosa chiaro quasi bianche, sulla destra c'è  la  mia cabina  armadio e una parete con appese tutte le mie foto, al centro della stanza il mio morbidissimo letto ad una piazza emezza mentre a sinistra  la mia libreria con le mie piantine, di fianco una finestra con una piccola nicchia e per ultima la mia scrivania sempre  sporca di tempera.
Poso le mie cose sul letto e vado a bussare nella stanza di fronte alla mia, ma niente,   non risponde  nessuno, riprovo bussando più  forte ma niente, allora  entro in quella stanza che è un disastro, vestiti ovunque, libri in giro ma soprattutto una puzza di fumo nauseante. La trovo in balcone seduta con  i piedi sul tavolo,  una maglietta  nera larga che gli copre le cosce, fuma e ascolta la musica ad altissimo volume come sempre.
Mi piazzo davanti a quella ragazza dai capelli rosso chiaro e gli occhi scuri.

<Ei Sole, non si bussa?> dice mentre leva i piedi dal tavolino
<Ho bussato ma non mi hai sentita per la musica>
<A, c'è  qualcosa che non va?> sorride e si porta la sigaretta alla bocca,<Nooo, mi hai solo lasciata fuori scuola> rispondo in tono secco.
<Scusa  mi sono dimenticata> sento la rabbia salire, la guardo malissimo. < Chi ti ha riaccompagnata?> continuò
<Due ragazzi>
<U.U> dice sorridendo e io alzo gli occhi al cielo  <No,non quel tipo di ragazzi> rispondo
<Chi sono?>
<Roberto Grendel e Thomas Mydler>
Beka scatta in piedi con aria proccupata <Stai lontana da Mydler>a quel punto scatto in piedi piena di rabbia < Sono io a decidere con chi stare!>
<Vuoi metterti nei guai con Alexsa idiota?!>
<Al tuo contrario io non ho paura di lei!>.
Non so perché  la sto provocando ma non riesco a fermarmi e ho uno strano dolore alla testa,
<Non ho paura di quella  zoccola, ma so solo a cosa vai in contro stupida!>
Odio farmi comandare rimango zitta poi  quasi per istinto gli prendo il polso guardo la sigaretta che ha in mano e questa fluttua per un attimo nell' aria, poi cade giù  dal balcone, lascio subito  la presa impietrita.
<Sole ma che fai?!> urla Beka
< L'hai lasciata cadere tu io non ho fatto nulla>
<Va fuori di qui ora!>
La guardo male e me ne vado.

Sono arrabbiata con Beka con Mydler e con me stessa, mi siefp sulla piccola  nicchia e scrivo a Giulia:

"Giu sai se Alexsa Brelli e Thomas Mydler stanno insieme"

Mi risponde dopo cinque  minuti

"No, ma lei gli va dietro in un modo, ma lui non la vuole, perché  tutto questo ineresse per Mydler? non gli andrai mica dietro"

"Ma ti pare sono solo curiosa"

Guardo il cielo, e una bellissima aquila con le piume  color rame vola sopra i boschi e le montagne del mio paesino.

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Different ~la tua forza~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora