Namjoon siede al tavolo di uno squallido locale.
Una lunga attesa gli lascia del tempo per respirare senza far niente, ma quel gesto così basilare gli riesce estremamente arduo quando vien sopresso dagli intricati nastri dei suoi pensieri.
Voci senza volto e parole per lui frivole fluttuano tra le pareti dismesse lamentandosi e gemendo, senza esser nemmeno udite dal ragazzo stagnante nell'acqua torbida.
Una emaciata mano increspa la superficie di muschio, raggiunge la sua gola, la stringe, la stria di rosso, ed ecco che la porta si spalanca sinistra.Una figura smilza fluttua tra i tavoli e prende posto davanti a Namjoon, il viso pallido fa capolino sulla sua coscienza e richiama la sua attenzione.
Le labbra di rosa di Yoongi danzano abilmente e sussurrano in arcaiche lingue, le parole volteggiano e disegnano sinuosi spirali di fumo bianco.
La nebbia offusca la stanza, sommersa da futili discorsi. Parole su parole, fin troppe parole, buttate fuori dalla propria mente solamente per alleviare il dolore e lucidare il proprio animo, macchiando quello altrui.
Namjoon le lascia fuori e si tiene dentro le sue, beando la vista del volto dell'amato, che appare tra foglie d'alloro e delicati fiori di ciliegio.
Gli occhi si annebbiano di una dolce adorazione amorosa, voglion provar piacere e dimenticare la sofferenza che presto li farà colare. La stessa che affligge senza sosta il suo animo e, di notte, gli vieta il riposo."dimmi Yoongi, è tanto terribile esser adorato?" pensa il ragazzo, senza ottenere una risposta.
"Sì, è terribile essere adorati" così si risponde.
La natura umana non sopporta le oppressioni.
Chi adora, chi pensa di aiutare l'altro, in realtà è estremamente egoista, sa solo chiedere. Chiede di essere amato a sua volta.Un telefono squilla dolente, il volto di Yoongi si illumina d'amore e quello di Namjoon diviene cereo.
bisbigli e sussurri e un -Namjoon, devo andare-.
Yoongi si precipita fuori, un aspro vuoto raffredda il suo posto.
L'altro lo rincorre con mille lame ghiacciate nel petto, sanguinano incessantemente.
L'aria serale gli fende il volto, lo schiaffeggia, si prende gioco del suo povero cuore a pezzi mentre osserva la sagoma del suo amato allontanarsi da lui.Allora Namjoon grida furente, lascia andare le sue domande impregnate di dolore amaro.
-Dimmi, Yoongi, è così terribile essere adorato?! Essere amato?!-Interminabili attimi scorrono plumbei, fino a quando l'interpellato si volta di scatto, sputa fuori tutta la macabra sincerità del pensiero.
-Sì, è terribile, Kim Namjoon! Mi fa sentire in colpa. Perché ora sto andando da lui, perché non posso fare a meno di desiderarlo più di quanto desideri te. Perché quando mi chiama, non posso far a meno di correre da lui, mentre tu soffri. Schifoso, vero?-
Ora Yoongi respira affannato, i suoi occhi d'ossidiana scrutano il vento, sono ghiacciati, così taglienti da lacerare all'istante ciò che incontrano.-Perdonami, allora, se sono così egoista da amarti.-
La voce di Namjoon è rauca, spezzata dal pianto.
Le parole salgono insanguinate dalle piaghe del suo cuore e grattano malefiche la gola.L'amore brucia, brucia violento, e avvelena il mondo.
La cenere colma le ferite aperte e si deposita sulle ciglia dello sconfitto, infiammando gli occhi che stanchi di rimanere aperti, piangono lamentosi.
Sfocata, l'immagine dolcemente sofferta dell'angelo caduto si fa piccola, scompare, risucchiata dalle tenebre vermiglie.Un pesante drappo funebre cala sulla vita, e Namjoon si lascia cadere per terra, esanime, ma voglioso di soffrire ancora per l'amore che prova Yoongi, che lo domina e riscalda le sue giornate di un patire ozioso.
Eppure, l'ha lasciato andare.
Ora vorrebbe tanto esser rimasto avvolto tra veli silenti, desidera continuare ad amarlo tra le ombre segregate negli angoli più remoti e soffocare pacatamente tra i sentimenti trattenuti.Si ritiene egoista, ha chiesto troppo in cambio, mentre gli sarebbe bastato carezzare i dolori amorosi del suo amato senza emettere un suono, e sentirsi dire che era un buon amico.
egoista, egoista, egoista
ora Yoongi su chi potrà contare,
se tu non ci sei?Scaltro,
il desiderio ghigna appagato,
le dita grondan sangue scarlatto
di un ragazzo, che ha scelto d'amare
solamente
il suo assassino.odio profondamente ciò che ho scritto, ma ho bisogno di buttare fuori ogni singola parola.
Perdonate l'esagerazione e i dialoghi ridicoli,
la mia mente sta vagando nel dramma.
E scusate anche gli errori che potreste avere incontrato durante la lettura, non sono abbastanza lucida da correggere.
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l'egosimo degli adoratori | os
Fanfiction-sugamon- parole disgustosamente drammatiche ed esagerate.