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La truccatrice continuava a parlare con il Manager di qualcosa, ma lui non riusciva a sentire le loro voci. Le orecchie fischiavano insistentemente, il dolore era lancinante ma non lo faceva notare, o almeno non lo fece fino a quando non se ne furono andati. Prende un paio di cuffie e le mette facendo partire una canzone e il fischio piano piano va scemando. Si alza e sistema la larga felpa ed i capelli tinti di grigio. Apre la porta sempre con le cuffie e si dirige verso le quinte del palco, il resto del gruppo ed i ballerini arrivano poco dopo alle sue spalle, gli tolgono una cuffie e gli gridano nelle orecchie: "Sveglia!". È come se un pugnale gli attraversasse la testa da un orecchio all'altro ma lui si gira e batte il cinque ai ragazzi mantenendo il suo solito sguardo a metà tra il tranquillo e l'indifferente. "Sidus! Sidus ci sei?" ("stella" in latino)
A chiamarlo è lo staff che ha sistemato il suo microfono e glielo porge.
Il ragazzo si girò, prese il microfono in mano ed annuì "Pronto.", teneva un tono di voce molto bassa.

La ragazza era tra il pubblico pronta ad assistere all'esibizione per poi trovare un modo per aggirare la sicurezza e dirigersi ai camerini per incontrare Sidus, la stella di quella serata.

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Quando sale sul palco inizia a cantare, la sua voce perfetta lascia tutto lo stadio in silenzio per qualche secondo ma subito dopo le grida della folla in visibilio riempiono l'aria, non può fare altro che concentrarsi sul testo che sta cantando, ma quando arrivano le parti dei suoi amici allora non riesce a concentrarsi ed ancora quel dolore prende il sopravvento.
Quel fischio lancinante gli fa scuotere più volte la testa, come infastidito da qualcosa ed ora non riesce a sentire, ne la traccia ne i suoi compagni che cantano, nemmeno le grida del pubblico sotto al palco. Ci è abituato, basta non fare caso al dolore e pensare a come deve fare, far finta di poter sentire la sua voce ed iniziare a cantare. Alla fine della performance riesce finalmente a sentire e la prima cosa che gli arriva alle orecchie è la voce del Manager che urla: "Kaith via da lì." Guarda in alto e quello che vede lo blocca per qualche secondo, una delle luci del palco sta per cadere su di uno dei suoi compagni ,Kaith, che è paralizzato dalla paura, come il resto del gruppo. Kim riesce a muoversi per buttarsi sopra di lui e spostarlo dalla traiettoria dell'oggetto. La luce colpisce la gamba di Kim con una velocità tremenda ma abituato al dolore delle sue orecchie non ci fa nemmeno caso. Quando tutti accorrono attorno a lui gridando la prima cosa che fa è chiedere alla ragazza a cui aveva lasciato il suo telefonino nelle quinte di portarglielo così da potersi mettere le cuffie, solo quando riesce a zittire il dolore alla testa e tutte quelle voci si accorge che la gamba ha iniziato a sanguinare copiosamente a causa dei vetri. Guarda Keith che continua a chiedere scusa chinando il capo e in quel momento Kim alza il pollice come per dire che è tutto a posto, non riesce a comprendere perchè sono tutti in ansia se nemmeno lui lo è.

Non é riuscita a fare niente, a visto tutta la scena ma non ha fatto in tempo ad arrivare al palco ed ora Sidus è ferito. È sorpresa dalla velocitá di reazione del ragazzo, cosa che non si aspettava. Si avvia verso l'uscita ed entra nell'ambulanza al momento incustodita arrivata per soccorrere il cantante.

Continuano a chiedermi se sto bene costringendomi anche a togliermi una della cuffie pensando che non li stia ascoltando così da far tornare quel tremendo mal di testa più leggero grazie ai paramedici che hanno fatto in modo che tutti facessero silenzio. Loro continuano a chiedere ed io continuo a rispondere a monosillabi cercando di chiudere ogni discorso il prima possibile. Preciso che non mi da fastidio parlare con le persone, è quando lo fanno con troppa ansia, alzando la voce che inizio a sentire male ma questo conviene non dirlo al Manager, con il suo continuo urlare, senza contare che se venisse a sapere che spesso e volentieri non sento mi taglierebbe fuori dal gruppo. Dopo il primo soccorso mi fanno salire sull'ambulanza e appena chiusi gli sportelli posso finalmente rilassarmi, non sento più quelle voci e posso togliermi le cuffie. La ferita non è grave, a parte per la perdita di sangue continua che è però stata già arginata, quindi non sarebbero necessarie le sirene se non fosse per la personale richiesta di accenderle del Manager ma appena ci siamo allontanati abbastanza chiedo che vengano spente e finalmente posso rilassarmi. Sparito il dolore alla testa quello alla gamba si fa più insistente ma non ci faccio particolarmente caso.

La ragazza riesce tranquillamente a vedere Sidus da dove è nascosta. Sul palco e fino a quel momento sembrava teso, rigido adesso invece sembra un'altra persona, senza pensieri, tranquilla. Nonostante l'evidente dolore che doveva fare quella ferita non sembra per niente ansioso e questa è stata una sorpresa. Adesso deve solo assicurarsi di prendere il controllo dell'ambulanza prima che il ragazzo venga trasferito dentro lo stabile ospedaliero e la missione sarà completata.


Salve! Allora questo è il primo capitolo spero vi sia piaciuto. Ho deciso di farvi una piccola legenda per quanto riguarda i divisori ed eccola qui:
¤¤¤¤¤¤¤¤¤->possiamo dire che è lo spettatore che osserva ciò che accade attorno a Kim/Sidus
☆->spettatore che osserva ciò che accade attorno alla "misteriosa ragazza"
♤->ciò che accade visto dalla prospettiva di Kim/Sidus
Spero vivamente che la storia vi interessi. Al momento gli aggiornamenti non saranno regolari comunque prima mi piacerebbe sapere se secondo voi dovrei continuare o meno.
Grazie per aver letto.
Revisionata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20, 2018 ⏰

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