Appoggiai il casco sulla mia moto e, feci un lungo sospiro. Mi fermai un secondo ad osservare il locale di fronte a me, era stato un amico ad indicarmi quel posto. Da fuori sembrava carino, mentre osservavo l'ingresso vidi molti uomini intenti ad entrare. Sentivo le loro risate e le loro voci concitate, erano vestiti un po' in tutti i modi, chi elegante chi casual. Scesi completamente dalla moto, mi passai una mano tra i capelli nervosamente, se non fosse stato per il mio amico non mi sarei trovato lì. Ma il mio migliore amico aveva insistito talmente tanto che alla fine avevo ceduto. Prima di incamminarmi all'entrata ripensai a com'era cambiata la mia vita negli ultimi sei mesi. In sei mesi tutto il mio modo era crollato, facendomi sprofondare in un dolore che mi aveva tolto la voglia di vivere, mi aveva spezzato il respiro catapultandomi in un'esistenza fatta di vuoto e di un freddo che non avevo mai provato in vita mia, mi aveva reso il cuore impenetrabile ad ogni sentimento. Il mio ex fidanzato mi aveva tradito, dopo quattro anni di convivenza, dopo quattro anni di amore intenso e profondo. Gli avevo regalato il meglio di me stesso, gli avevo dato tutto, fiducia, tenerezza e, soprattutto rispetto. Joe aveva distrutto tutto quello che avevamo per qualche ora di sesso con uno sconosciuto. Ripensare a quel dolore mi fece per un attimo battere più forte il cuore e, la mascella tremò per un istante. Ma adesso sapevo che Joe forse non mi aveva mai davvero amato, forse non nel modo giusto per me. Riposi in un angolo della mia mente e, del mio cuore, quei sentimenti ed entrai nel locale con un animo diverso. Per quella sera volevo dimenticare tutto il mio dolore, volevo dimenticare le nottate in bianco passate a ricordare Joe. A com'era stare tra le sue braccia, a com'era nella quotidianità dei gesti di ogni giorno. Com'era mentre faceva l'amore con me, in quel modo gentile e romantico, proprio come mi piaceva. Volevo dimenticare le giornate piene solo di tristezza infinita e, di quell'amaro in bocca che non mi era ancora andato via. E che forse una parte del mio cuore avrebbe portato sempre con sé. Appena entrai, mi accolse un'aria molto particolare. C'erano luci soffuse quasi per tutto il locale, l'arredamento era moderno ed era ammobiliato con molti divanetti disposti su vari angoli dell'immensa sala. Mi guardai intorno e subito alcuni occhi si posarono su di me. Mi sentivo fuori posto e, avrei voluto poter tornare indietro ma mi imposi di non crollare. Perché per una volta volevo fare quello che non avevo mai fatto prima nella mia vita, volevo fare del sesso con qualcuno senza nessun legame affettivo. Qualcuno che non conoscevo, che non avevo mai visto prima, ma che per qualche momento mi avrebbe fatto dimenticare Joe. Diedi un'occhiata verso il bancone del bar e, decisi di sedermi su uno sgabello, mi tolsi il giubbotto in pelle e lo appoggiai lì vicino. Poi il barista mi rivolse un sorriso e, io ricambiai con educazione. Prima che potessi fare l'ordinazione sentii alla mia destra uno strano calore, ed istintivamente mi girai da quella parte. Un uomo vestito con un abito di alta sartoria mi si era appena seduto accanto. Aveva i capelli biondi un po' mossi e, due occhi grigi intensi di una tonalità che non avrei saputo ben definire, era come se mi stessero parlando. Lo sconosciuto non portava la cravatta e, la camicia lasciava intravedere una parte del collo abbronzato, come il resto della sua pelle. Alzai lo sguardo e, lo posai sulle labbra più sexy che avessi mai visto. Quelle labbra si incurvarono in un sorriso sensuale e caldo. Poi la sua voce bassa e roca mi arrivò all'orecchio come una melodia meravigliosa.
«Sei nuovo? Non ti ho mi visto prima.»
Non risposi subito, ero troppo impegnato ad ammirare l'uomo affascinante che avevo vicino a me. Io, un uomo così, lo avevo visto solo nelle riviste di moda, e nei miei sogni più bollenti. Ritrovai la parola dopo qualche secondo e, lo sconosciuto fece una risata bassa che arrivò fin dentro ad ogni mia cellula.
«Sì, sono nuovo. Questo locale me lo ha consigliato un amico, ma credo di non essermi vestito adeguatamente.»
«Invece, per me sei perfetto.»