Anime spogliate

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Non riuscivo a dormire, quella notte no.
Io non dovevo avere sogni e io non li volevo più.
Non avevo più i miei bruni boccoli, la mia camicia blu, non sentivo più l'odore del mio piatto preferito, i baci di mamma erano ormai in cielo.
Mi hanno sempre detto che ogni anima ha il diritto di conoscere la propria libertà eppure se scoprissero la mia vera età mi sparerebbero.
Mi sono rimasti i ricordi, di quella che era la mia vita, l'ossigeno dei miei sorrisi, quando mi chiedevo cosa avrei visto il giorno dopo.
Ed ora, spero solo di non svegliarmi, ogni mattina ho sempre il timore di essere l'unica in questa baracca a poter sentire quel silenzio devastante, l'unica a poter respirare la malinconia che riposa qua dentro, io che come speranza ho solo un foglio ed una matita.
Mi guardo attorno e lo vedo, lui, l'opposto di me, voleva fare il calciatore ed io la scrittrice, a lui piaceva il rosso e a me il blu, ma adesso ha il mio stesso pigiamino maledetto, la mia stessa capigliatura e il mio stesso futuro.
Siamo anime spogliate, anime spogliate.
È diverso stasera, le lamentele e le urla sembrano lontane, sta volta non mi appartengono.
Chiudo gli occhi e sorrido.
Io sono Anne Frank.
Immagino la mia camicia che mi accarezza delicatamente la schiena, i miei lunghi capelli che volano dolcemente assieme al vento, quello della felicità.
Stanotte canto, ballo e mi scateno, stanotte sono io.
Adesso sono fuori mentre conto le stelle perché forse domani, sarò una di loro.

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⏰ Last updated: Mar 31, 2018 ⏰

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