<<Manila Oliviero! È la centesima volta che viene in presidenza!! Che è successo stavolta? Lo sa che...>> disse il preside della mia scuola, facendomi la solita ramanzina che io feci finta di ascoltare.
<<Sisisi preside, però adesso basta, ha rotto!!>> pensai, ma purtroppo la sfiga era sempre con me, infatti pensai ad alta voce.
Così il preside mi fece un'altra ramanzina e decise a quel punto di sospendermi.
<<Alleluia, almeno non vado a scuola>> dissi roteando gli occhi, ero veramente felice.
Così, stanca di lui e della scuola, andai a casa come se nulla fosse.
Si, diciamo che... ero scappata... ma me ne fregai altamente, tanto nessuno se n'era accorto. Menomale che c'era il bidello che stava, lì, davanti la porta. Sicuramente mi aveva scambiato per una professoressa, che bidello bravo che ho nella mia scuola.
Camminai e camminai, non volevo andare a casa per ora, così andai fino in spiaggia, sì...camminavo tanto.
Mi sedetti sulla sabbia, mentre guardavo il mare e sentivo il rumore delle onde che mi rilassava un botto.
Fino ad addormentarmi totalmente.
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<<Ragazzina! RAGAZZINAA!>>Sentiì, all'improvviso, una voce maschile che mi fece decisamente saltare in aria.
<<Mmm>> riuscii a dire. Quasi-quasi mi meravigliai quando vidi il ragazzo che mi aveva chiamato: moro, occhi castani e un sorriso mozzafiato.
Ehm...che stupida che sono!! Non voglio proprio adesso innamorarmi.
<<Che ci fai qui tutta sola? Perchè non sei a scuola?>> Mi disse quel ragazzo angelico.
<<1. Che ti interessa? 2. Fatti i fatti tuoi 3. Perchè anche tu non sei a scuola?>> risposi... ops, forse avevo esagerato, così cercai di rimediare.
<<oh, scusami! Non volevo, sai? È il mio carattere questo, scusami davvero>> dissi un pò agitata, forse anche troppo...
<<L'ho notato... comunque, piacere io sono Marco>> Mi sorrise. Dio che bello il suo sorriso, giuro che mi faceva venire la pelle d'oca.
Ricambiai il sorriso, avevo una voglia matta di baciarlo, ma decisi di non farlo e poi non lo conosco tanto bene.
<<Piacere, Manila>> gli dissi dandogli la mia mano che poi lui afferrò e strinse.
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<<Ci scambiamo i numeri di telefono?>> disse a un tratto, continuando a osservare il mare...Lo guardai per un attimo e subito dopo accettai...
Dopo averci scambiato i numeri di telefono, gli dissi: <<oh, ehm... è tardi, io vado a casa>>.
<<Vuoi che ti accompagni? È quasi buio>> Guardò l'orologio, Marco.
<<No, grazie davvero, so la strada di casa. Ciao e grazie di avermi fatto compagnia, sei simpatico>>
<<oh, ehm... di niente, anche te>>
E la conversazione si chiuse lì.
Le ultime parole che riuscì a sentire furono queste: questa ragazza mi ha fatto perdere la testa.Vi giuro che ero rimasta scioccata ma felice allo stesso tempo.
Decisi di lasciar perdere, no ne sono sicura se mi piace... e poi lo conosco da neanche un giorno!! E forse è impressione mia.
E mi incamminai verso casa, con tanti dubbi e pensieri nella mente...
SPAZIO AUTRICE
Nuova storiaaa.
Vi piace?-G💚
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fuck distance
FanfictionSai? Con gli anni ho imparato ad amare me stessa grazie a una persona molto importante per me, ad essere io, ad essere quella che sono veramente e non è facile... tutti lo sanno. Sembrerebbe facile, ma in realtà non è così. Niente è facile. Non è fa...