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Eccomi un'altra volta qui. Sperando di non beccare un sudicio pervertito o una stupida troietta.  Odio dover fare questo stupido lavoro . L' unica cosa positiva è quando si fermano dei bei ragazzi della mia età . Sembrano sempre gentili , anche se poi si rivelano degli stronzi pervertiti come gli altri.  Anche se , se si sono fermati da me dei pervertiti lo sono già a prescindere.

Sono le tre del mattino , la strada è deserta.  Ci sono solo io.  L' unico stupido obbligato a fare un "lavoro" del genere.  Mio padre mi obbliga a venire qui ogni notte , da ormai due mesi , da quando mia madre è morta. Lui non mi ha mai voluto  bene. Neanche quando c'era lei , mi picchiava e molestava tutte le settimane.  Non ho mai voluto dirlo a mia madre. Lei era un angelo , non si meritava un marito così.  Ora che non c'è più non so come continuare a vivere .

Si sta fermando una macchina affianco a me , è una signora sulla quarantina. " Quanto prendi all'ora?" mi viene il disgusto a sentirlo pronunciare. " 65.000 won" rispondo secco. "Sei troppo caro tesoro , magari un'altra volta". La macchina riparte. Per fortuna se ne è andata.  
Ho in testa solo il nome di quello stronzo che purtroppo amo, chissà se ritornerà da me , chissà se lascerà l'orgoglio e la famiglia da parte per me. Conoscendolo non credo. È sempre stato così, l'orgoglio comanda la sua vita , piuttosto di ammettere di avere torto inizia ad ignorarti finchè non si autoconvince di avere ragione. Mi ha sempre mandato fuori di testa. Litigavamo spesso per il suo orgoglio del cazzo. Ora è fidanzato con quella specie di ragazza , Lisa. Non credo per niente che la ami, ma non può ribellarsi dai suoi genitori. Vorrei solo che tornasse da me , mi dicesse che gli manco e che non può resistere senza di me. Non accadrà mai.
Sento arrivare un'altra automobile ,  è nera , come la sua. Abbassa il finestrino, aspetto una domanda del tipo " Quanto prendi?" o " Come mai un ragazzino bello come te fa la puttana per strada?".
Lo vedo. È lui. Cosa ci fa qui? Sta scendendo dalla macchina e si avvicina a me. Si inginocchia.
"Jimin , mi manchi , mi manchi come nessuno mi è mai mancato prima. Mi manca un pezzo del cuore da quando non stiamo più insieme. Odio questa situazione. Odio i miei genitori e odio quella stupida  ragazzina viziata , che vuole solo sesso da me. Tu sei la persona più importante della mia vita , vuoi scappare via , lontano da tutto e tutti , con me ? ". Non rispondo subito , mi scendono delle lacrime amare , siccome questo momento lo aspetto ma molto, troppo , tempo.
Cadiamo mentre lo abbraccio e capisce che è un si. Anche lui per la prima volta da quando lo conosco piange. Dopo poco  saliamo in macchina , e andiamo via per mondi lontani.

Fine~

창녀-prostitutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora