Anime perdute

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Quel forte odore di acqua salmastra le fece quasi lacrimare gli occhi.
Dolce e amaro al tempo stesso era il ricordo di loro due, insieme, sulle sponde di quel piccolo angolo di paradiso.
Paradiso tutto per loro, con felici ricordi di altri tempi, ricordi di un mondo tutto loro.
Perché loro erano semplicemente loro.

Da quando per la prima volta, in quello stesso laghetto in mezzo al bosco, si erano incontrati ed i loro sguardi incatenati, non esisteva più un "Io", ma solo un "Noi".
Loro, che erano sempre insieme ovunque andassero.
Loro, che non facevano altro che perdersi di notte ognuno nelle calde braccia dell'altro.
Loro, che vivevano sempre di loro e di nient'altro.
Loro erano rimasti sempre loro, ora solo un po' più distanti.

Ora, in quello stesso angolo di paradiso, ormai non più così paradisiaco, c'era solo Lei.
Una calda lacrima le rotoló giù per la rossa guancia fredda, sferzata dalle continue raffiche del gelido vento invernale.
I suoi capelli rossi svolazzarono placidamente.
I suoi verdi occhi arrossati la tradirono, rivelando così tutto il suo terrore di fronte all'atto che da lì a poco avrebbe dovuto compiere.
Passarono i minuti, finché anche quel profondo senso di disperazione si acquietò, lasciando dietro di sé solo calma e serenità.

Era finalmente pronta.

Estrasse dalla tracolla di lucidissimo cuoio conciato un meraviglioso pugnale, dotato di una sottilissima lama argentata.
Si perse un attimo a guardare ammirata quella meravigliosa lama, con occhi ricolmi di amore;

Poi si riscosse, impugnando saldamente, dalla parte del manico, quell'arma dotata di rara bellezza.
Si fermò, accarezzando per l'ultima volta il manico color dell'ebano finemente intarsiato da Lui.

Si puntò con lentezza disarmante la lama contro il ventre, poi guardò il cielo terso e sorrise, l'aria aveva smesso di turbinare intorno al corpo della giovane, non vi erano più lacrime a bagnare quel bel viso baciato dal sole, solo un'immenso e luminoso sorriso.

La lama calò con decisione.

La neve si macchiò velocemente di vermiglio;
Testimone dell'orrenda vicenda a cui aveva appena assistito, ma a lei questo non importava.
Ora era finalmente felice, mentre la sua linfa vitale fuoriusciva velocemente dal suo corpo e si depositava sulla vergine e candida neve.
Sorrideva, vedendo già una familiare mano protesa verso di lei.
Alzò lo sguardo e si ritrovò il volto sorridente di lui a pochi centimetri di distanza.
Con un immenso sforzo tenne gli occhi aperti, incantandosi a guardare le fresche e dolci labbra di Lui, posarsi sulla sua bocca.

L'ultima brillante perla uscì delicatamente dalle sue palpebre, gli occhi si fecero vacui e il sorriso rimase impresso su quelle fresche labbra.

Spirò.

Finalmente l'aveva ritrovato.
Finalmente erano di nuovo Loro, stavolta per sempre.

Fine.

Lui E LeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora