Prologo

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Era una notte fredda e tempestosa di metà Dicembre e nel Clan Majo, uno dei Clan più potenti e prestigiosi del Mondo Magico, stava nascendo la discendente di una grande dinastia dall'unione di un'amore proibito tra un'umana e un mago. Nacque una pargoletta dagli occhi color blu mare, con i capelli color terra fresca e dal sorriso radioso e splendente, così che venne chiamata, dal più anziano del Clan: Aiazawa. Crebbe felice e spensierata nella dimora di famiglia, un bellissimo castello in stile gotico e vittoriana chiamato Fortezza Libera situato sulle pianure verdissime di Dolce Sospiro in mezzo all'oceano Profondo Ghiaccio, molto vicino alla Capitale Centrale, fino all'età di cinque anni. Il padre le insegnò a cavalcare i draghi, potenti e crudeli creature che solo un vero e potente mago poteva domare, ed ad usare la magia. Invece la madre le insegnò l'educazione e il portamento di una reale, mentre la sorella maggiore era il suo punto di riferimento e la sua supereroina. Ma la vita non fu tutta rose e fiori, e proprio dietro l'angolo il male stava in agguato pronto ad attaccare. Era il quinto compleanno della piccolina e al castello vi era stata organizzato un ballo in suo onore e nel bel mezzo della festa, dove vi erano accorsi tutti per sfoggiare il miglior vestito o semplicemente per accaparrare pettegolezzi, scoppiò un incendio nell'ala Ovest. Si scatenò il panico e il caos più totale, tutti iniziarono a fuggire tranne i membri della famiglia Kasai che vennero accerchiati da creature oscure e assassinati brutalmente. L'unica superstite restò la bambina che grazie alla nutrice riuscì a scappare via mentre i genitori tennero occupate le creature. Fu la distruzione totale di un intero Clan. La piccola subito dopo il funerale della famiglia fu presa in tutela dal più anziano del Clan Senshi predominante nella Radura Magica, un uomo colto e buono; si narrava che nella guerra di successione di cinquant'anni fa il Mondo Magico, sotto assedio dalle forze oscure, fu salvato da un guerriero venuto da molto lontano e che riuscì da solo a battere un intero esercito e così, in fine, a salvar il popolo. Passarono undici anni e Aiazawa crebbe confinata nel castello nel cielo, era parecchio dura e monotona la sua esistenza, e farle compagnia c'era solo la sua tutrice e nessun altro non aveva mai avuto un dialogo o contatto con i suoi coetanei che lei ammirava di nascosto quando scendeva giù al paese incappucciata come una mendicante, osservava tutto di nascosto, non usciva mai nelle sue vesti naturali perché la gente la derideva, la compiangeva, addirittura certe persone la ritenevano maledetta, portatrice di sventura e morte perciò smise di uscire nonostante ogni volta desiderasse poter essere libera e non in gabbia come un uccellino, ma il mondo fuori dal castello lo impediva, così le rimase solo che continuare ad imparare le buone maniere degne di una nobile di sangue puro, anche se non lo era. Si impegnò in tutto e si cimentò pure nello studiare tutti i libri custoditi nella biblioteca del castello e non solo perché imparò a padroneggiare a pieno la magia bianca e di nascosto anche quella nera e quella proibita, fino a che, un bel giorno compì sedici anni e volle a tutti i costi andare in una scuola pubblica: si era stufata di essere chiusa nel castello, lo era stata anche per troppo tempo, così chiese a suo padre adottivo il permesso, e il buon uomo che ormai stava diventando vecchio, gli rimase solo che accettare la richiesta per vederla felice e soprattutto libera. Con gran gioia la lettera di ammissione arrivò dopo qualche giorno e le venne recapitata dal padre stesso che nel frattempo era stato a Capitale Centrale per delle questioni burocratiche, non stava più nella pelle, era troppo felice, così corse in camera dalla nutrice che l'aprì e la lesse ad alta voce.


BuongiornoSiamo lieti di comunicarle che l'iscrizione di vostra figlia è stata accettata senza danni. Ci aspettiamo da lei un'educazione degna di una ragazza altolocata, e una precisione e puntualità eccellente, nonché impeccabile, in tutti i compiti e incarichi scolastici che le saranno assegnati. La informiamo che la divisa scolastica sarà già presente nel dormitorio assegnatole e che i libri saranno assegnati dai professori materia per materia.

Le porgiamo i nostri più cari e distinti saluti e un buon benvenuto alla scuola per prodigi aperta a tutti i Clan.


Restava solo da fare i bagagli e partire per l'inizio del suo destino. 

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Salve, piacere a chi non mi conoscesse, questa storia che ho pubblicato due anno fa risale alla stesura di ben sette anni fa, eh già, è la prima opera che ho pubblicato, e ne sono orgogliosa nonostante il mio italiano pessimo di allora. Ho deciso di pubblicarla così originale com'è senza apportare modifiche di nessun tipo...ma credo che non sarò fedele alle mie parole perché rileggendola ho trovato molti errori e orrori di tutti i tipi ^.^' vogliate scusarmi...

«Kyofu96»









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